sabato 21 dicembre 2013

Forconi alla deriva

Qualche giorno fa parlai del programma del Movimento dei Forconi, ma non trovai il tempo di fare previsioni sull'esito delle loro proteste. Poco male. Il recente fallimento, evidente a chiunque non si lasci ingannare troppo dalla televisione, ci permetterà di analizzare meglio le cause di una deriva preannunciata.

Il Movimento dei Forconi è un movimento politico senza leader. Mi direte che ha un fondatore di nome Mariano Ferro, col carisma di Romano Prodi nei suoi momenti di pennichella più intensa, ma è irrilevante.

mercoledì 11 dicembre 2013

Analisi delle linee programmatiche dei Forconi

Da un movimento che si ispira all'attrezzo agricolo classico delle rivolte contadine, non mi aspettavo certo un programma politico dettagliato e fattibile. Così, quando ho scoperto il loro sito internet, non mi sono sorpreso di trovarmi davanti ad una lista di obiettivi persino più sgangherata  di quella del M5S. Definirli obiettivi, anzi, è anche troppo. Sono desideri, più che altro. Sogni. E che io sappia non esiste una lista cosiddetta estesa, o dettagliata, che dia qualche informazione in più. 

giovedì 28 novembre 2013

Breve analisi politica del post decadenza

Prima di fare qualsiasi analisi, premettiamo una cosa essenziale: Berlusconi non è finito. Dimenticate i festeggiamenti della sinistra, il giubilo dei giustizialisti alla Di Pietro, gli champagne stappati dai radical chic e i discorsi dei grillini che si sentono sempre in procinto di iniziare una rivoluzione che viene sempre, puntualmente, posticipata. Ho letto in giro una sorta di "fuori uno" che mi ha dimostrato in due parole quanto può essere banale e superficiale un grillino medio. 

venerdì 22 novembre 2013

J'accuse: #insultacivati e Cancellieri

In questi giorni sono stato molto attivo su Twitter per commentare la vicenda Cancellieri. Riassumo in una sola frase: Civati propone la sfiducia per la Cancellieri, visto il suo abuso di potere ed il favoritismo alla famiglia Ligresti, ma quando si rende conto che il PD non lo segue, Civati vota contro la sfiducia per disciplina di partito.
Tra i trend abbiamo avuto un generico #CancellieriVergogna e, a sorpresa, un autoironico #insultacivati, messo in giro da Civati stesso come atto di autoflagellazione. 

mercoledì 20 novembre 2013

I 5 vantaggi della scissione del PDL

La scissione del PDL ed il divorzio, non troppo prevedibile, tra il sottomesso Alfano ed il padrone Berlusconi, sono stati l'ennesimo teatrino di un partito che non sa più contro chi rivolgersi. La tecnica è stata insegnata dal PD, che si è movimentato contro se stesso - e lo è tuttora - creando questo Renzi che fa un po' da homo novus, dando una nuova anima al partito. Forse l'unica. Notato che la tecnica funzionava, e che la storia delle primarie e dello scontro tra vecchi e giovani infervorava i membri del partito e l'elettorato, il PDL non ha perso occasione per imitare il format piddino, con un po' di sane migliorie apportate dal sempreverde Cavaliere. 

sabato 9 novembre 2013

Crisi, frugalità, vigliaccheria e Sindrome di Stoccolma

L'Italia è una nazione che non vuole crescere e che continua a vivere col mito della vita semplice di un tempo. In realtà meno dell'1% degli attuali giovani saprebbe davvero vivere come una volta, privandosi di internet, televisione, cellulari, cibo già pronto, orari di lavoro (per chi ce l'ha) sopportabili, riviste, libri, musica sempre disponibile, bagni puliti, acqua calda sempre pronta, scarpe buone e spiccioli per andare almeno al bar. Resta tuttavia un mito presentato spesso come alternativa all'attuale società dei consumi, che non è altro che una società dove l'essere umano non è soltanto un organismo pluricellulare che lavora, mangia e dorme. 

venerdì 8 novembre 2013

Presunta incostituzionalità del M5S

Leggere i quotidiani fa male. Leggere i quotidiani schierati a sinistra, fa ancora più male. Mi è stato portato all'attenzione, infatti, un articolo del Corriere che sarebbe stato scritto da un esimio esperto di scienze politiche, uno di quegli accademici nati nel 1924 che continuano a scrivere perché non hanno imparato a fare altro nella vita. E che, alla veneranda età di 89 anni, scrivono baggianate. 

giovedì 7 novembre 2013

Cinque Stelle cadenti: fallimento del M5S

Noi siamo differenti. Noi non siamo come gli altri. Noi siamo il popolo. Li manderemo tutti a casa, ma voi votateci. Siete circondati (da idioti?), arrendetevi. Andremo in Parlamento e lo apriremo come una scatola, o quel che era. Scopriremo tutti gli imbrogli della casta. 
Qualcuno aveva anche accennato a Robespierre, qualcun altro indossava maschere di V per Vendetta, erano tutte persone comuni molto indignate che, per un po', ma soltanto loro e qualcun altro, hanno respirato aria di révolution, di liberté, égalité e fraternité

mercoledì 23 ottobre 2013

Operazione verità: a che punto è la notte italiana

Pubblico l'articolo che segue in contemporanea a molti altri bloggers, in seguito all'adesione alla campagna per svelare la verità sui conti pubblici italiani. La pianificazione centrale del Governo, pur di salvare le apparenze e giustificare tutti gli investimenti improduttivi fatti finora, continua  a mentire sul bilancio e a fare previsioni illogicamente ottimiste. 
E' un'analisi lunga e tecnica, ma vale la pena darvi un'occhiata. 

domenica 13 ottobre 2013

Cronaca di un concorso pubblico all'italiana

Piedimonte Matese (CE), correva l'anno 2010 quando scopro, grazie a voci di corridoio, che il Comune aveva bandito un concorso pubblico per l'assunzione di 4 istruttori amministrativi. E' richiesto soltanto il diploma. Il bando viene pubblicato a pochi giorni dalla scadenza, ma riesco comunque a preparare la documentazione e a partecipare. Sedici euro il costo totale.
Passano i mesi, durante i quali controllo giornalmente gli avvisi del Comune. Nulla. Per circa un anno. 

giovedì 10 ottobre 2013

Questione di credibilità

La credibilità internazionale di uno Stato è data fondamentalmente da due fattori: la stabilità della sua diplomazia e la sicurezza dei suoi mercati. 
Della stabilità della diplomazia c'è poco da dire: l'Italia è sempre stata la prostituta degli Stati Uniti, che hanno abusato del suo territorio per montare basi militari un po' ovunque ed avere avamposti stabili pagati in parte dalla popolazione locale. 

venerdì 4 ottobre 2013

Presunzione di colpevolezza

La presunzione di innocenza è un principio del diritto penale secondo il quale l'imputato è considerato innocente fino a sentenza definitiva. Nel concreto, la presunzione di innocenza si è l'onere, da parte dell'accusa, di produrre prove per dimostrare la colpevolezza dell'imputato. Quest'ultimo, invece, non ha alcun obbligo di dimostrare la sua innocenza: deve soltanto difenderla cercando di respingere le accuse. 

giovedì 26 settembre 2013

Barilla, Boldrini e la sagra delle amenità

Inizio con una citazione, per i meno informati:
"Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. non per mancanza di rispetto ma perche' non la penso come loro, la nostra e' una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale". Lo dice Guido Barilla, presidente del gruppo Barilla, a La Zanzara su Radio 24. - (AGI)

martedì 24 settembre 2013

Bandiera rossa a mezz'asta. Evidenza di un fallimento

Dove sono finiti i comunisti di cinquant'anni fa? 
Quelli che avevano i loro uomini piazzati in ogni grande fabbrica, a fare la spia e la propaganda di nascosto tra i lavoratori, a fomentare gli scioperi e le serrate, sempre in fermento. 
Quelli che avevo un'idea precisa del mondo che, per quanto contorta e criminale, faceva breccia nei cuori dei lavoratori e li faceva sentire parte di una comunità più vasta, a livello nazionale, europeo, mondiale. 

lunedì 16 settembre 2013

Parabole stataliste: stabilità e larghe intese

Ammiro la sottile abilità con la quale i politici ci stanno portando ad odiare la concorrenza tra partiti. Mi riferisco a tutti quei costrutti e registri lessicali elaborati appositamente per cambiare la sostanza dei fatti, per mascherarla, deformarla. 
La crisi è stata salutare per la casta politica perché le ha permesso di smantellare il teatro sul quale gli attori fingevano di sfidarsi con spade di plastica e deboli stoccate. Non devono più fingere di essere divisi, ora hanno l'opportunità di stare uniti apertamente e hanno anche una valida scusa per non disaggregarsi mai più. Sono un po' come quelle coppiette di fidanzati che finalmente escono allo scoperto e fanno di tutto per recuperare il tempo perso e dimostrare alla società quanto siano uniti. 

mercoledì 11 settembre 2013

Parabole stataliste: il veto del Congresso USA

Ascoltavo un'intervista in televisione, a proposito del Congresso degli Stati Uniti che ha assunto una posizione contraria all'intervento armato in Siria. L'intervistato stava spiegando come questo sia stato un forte precedente nell'ambito della prassi del diritto internazionale, poiché l'organo rappresentativo - finora escluso dalle decisioni riguardanti gli interventi armati - si è opposto ad una decisione del Presidente. 
Secondo l'intervistato, si tratterebbe di un grande passo avanti delle democrazie occidentali poiché finalmente l'organo che rappresenta il popolo può esprimersi anche su una materia delicata come quella delle guerre.

martedì 10 settembre 2013

La cultura della monnezza

Dopo aver fatto anche io una limitata esperienza di viaggi, collezionando qualche viaggio nelle città del nord Italia, del centro e del casertano-napoletano (dove vivo), posso finalmente dire anch'io con cognizione di causa che, almeno noi campani, abbiamo la cultura della sporcizia
Molti di quei finti patrioti locali saranno a rodersi le mani perché non sto lodando le bellezze naturali tenute malissimo da loro, ma sto puntando il dito contro i difetti delle città, quelli che vanno nascosti, perché se ami il tuo paese non sputi nel piatto dove mangi. 
In altre parole, se vivi tra idioti, non hai il diritto di dire loro quanto siano idioti, né di insegnare loro che si può essere meno idioti.

sabato 31 agosto 2013

Il culto dello Stato

Lo statalismo in Italia raggiunge un'intensità religiosa, un fanatismo pari a quello che spingeva i poveri illusi a intraprendere le sante crociate contro gli infedeli. Me ne rendo conto ogni volta che leggo il codice penale in quei reati che riguardano le offese al Presidente della Repubblica, ma soprattutto quando parlo con la gente. 
Quasi nessuno sa cosa sia una Repubblica. O meglio, ne conoscono la definizione giuridica ma, non avendone mai avuto esperienza diretta, credono che l'Italia sia una vera Repubblica. 

venerdì 30 agosto 2013

Nel Paese delle contraddizioni, la spesa pubblica si riduce aumentandola

L'Italia è il Paese delle contraddizioni. Un politico che si definisce liberale può, per vent'anni, aumentare la spesa pubblica ed il debito senza ricevere alcuna critica dai suoi elettori circa il falso liberalismo che professa. Un Presidente della Repubblica dichiara di non volersi ricandidare e, addirittura, verso la fine del suo primo mandato sembra volersi persino dimettere, salvo poi fare dietrofront senza vergogna e intraprendere un secondo mandato. Sempre senza vergogna. 

mercoledì 28 agosto 2013

Finto razzismo all'italiana

In Italia il razzismo non esiste, non è esistito quando divenne legge sotto il fascismo, né esiste oggi. Esiste tuttavia una fortissima ignoranza e l'abitudine di cambiare significato ai termini per adeguarli a quella schifosa battaglia politica in atto tra gli avvoltoi che chiamiamo erroneamente "politici". 
Il razzismo, quello vero che causò problemi alle minoranze etniche in USA e in alcune zone d'Europa, si fondava sulla concezione che i popoli di pelle scura fossero in uno stato primordiale dell'evoluzione umana o fossero un ramo separato, meno sviluppato dei bianchi. I bianchi, ovviamente, sarebbero stati lo stadio finale, la razza umana perfetta. 

mercoledì 21 agosto 2013

Le amare ragioni della fedeltà a Berlusconi

La strenua difesa, il quadrato serrato e la ferocia dei difensori di Berlusconi sono qualcosa di commovente per i nostalgici della vecchia Forza Italia, di irritante per i buonisti dell'attuale sinistra e di inspiegabile per molti (pochi, in percentuale) tra coloro che tentano di vedere la politica attraverso i propri occhi. 
Berlusconi è stato dato per morto diverse volte. Ogni volta che perde una battaglia, ogni sconfitta alle elezioni, ogni segno di cedimento, sono accompagnati da inviti a ritirarsi a vita privata in quella villa che è più grande del paese dove sono nato e cresciuto. 

martedì 20 agosto 2013

Il partito della Boldrini

Il progetto della Boldrini è ormai chiaro: prima di essere Presidente della Camera, nessuno la conosceva, ed ora sta cercando di gettare le basi per il suo futuro partito personale, qualche partitucolo che andrà ad unirsi alla fitta fauna che costituisce il sottobosco del centrosinistra. 
Non è niente di losco e troppo articolato, sia chiaro. Parliamo pur sempre della Boldrini, mica di Einstein, però funziona. 

mercoledì 7 agosto 2013

Berlusconi non è liberale, è comunista

Sto ascoltando Rai2, scrivo in diretta mentre il presentatore dice sciocchezze. Hanno intervistato uno dei fondatori di Forza Italia che, come già denunciavo nel post scritto giusto oggi, ha speso senza rimorso il termine "liberale" per definire Forza Italia e Berlusconi. 
Quindi diciamolo subito: Berlusconi non è liberale. La destra italiana, attualmente, non è composta da liberali, ma da socialisti che hanno trovato il modo di spendere i valori liberali e insozzarli con clausole mussoliniane. 
Berlusconi non è mai stato liberale. 

Il seme del totalitarismo

Lo studio della storia ci pone spesso davanti a domande alle quali non riusciamo a trovare risposta. Spesso la causa sta nel pessimo testo che stiamo studiando, altre volte la causa è il non voler ammettere che noi siamo tutti ciechi e ignavi. 
Quando si intraprendono gli studi sul periodo di fine ottocento e inizio novecento, viene naturale chiedersi cosa avessero in testa quei popoli che permisero l'affermarsi di regimi totalitari. Col senno di poi, infatti, ci riesce facile vedere l'ovvia oppressione esercitata dai comunisti sul popolo russo o dai fascisti sul popolo italiano. 

domenica 28 luglio 2013

Due parole sull'omofobia e relative tutele

Discutendo con un amico omosessuale sulle varie proposte di fare una legge specifica per i reati contro i gay, è saltata fuori, come prevedibile, la domanda: lo Stato deve o non deve proteggere in modo particolare gli omosessuali? 
Il buon senso ci direbbe di no, il buonismo ci direbbe un secco e deciso sì. 

giovedì 25 luglio 2013

L'Itaglia dei valori

Non si fa che parlare di giovani che sono il futuro dell'Italia, di dinamismo, di umiltà, di sobrietà e di diritti umani. Si professano valori uno dietro l'altro, se ne inventano di nuovi, uno per ogni politico primadonna, così che ognuno di loro possa apparire unico agli occhi dei suoi elettori. E questi valori diventano una veste sul corpo di chi li professa e se ne fa esempio, tanto che la persona è spesso associata a quel determinato valore. 
Mi viene in mente la Bonino, che è quella tutta diritti umani ed Europa, senza aver mai concluso niente di concreto e, anzi, avendo dato prova di non conoscerli affatto col recente caso della consegna al boia di una madre e di una bambina. 

venerdì 19 luglio 2013

Matrimoni omosessuali

Ogni volta che in qualche Stato, in genere di civiltà giuridica equiparabile a quella anglosassone, una sentenza delle corti costituzionali locali (chiamate poi con nomi differenti) riconosce alcuni diritti alle coppie omosessuali, in Italia si inizia a mugugnare riguardo l'arretratezza mentale e giuridica del nostro ordinamento e di chi ne fa parte.
Ora a prescindere dai cliché che ci portiamo dietro e che amiamo associare ai nostri politici e al cosiddetto "italiano medio" - figura che non ha ragione d'esistere neanche come modello teorico al quale tenderebbe la popolazione italiana - è bene dare uno sguardo alla questione sotto il profilo strettamente giuridico, perché è nelle aule di tribunale e del parlamento che la questione verrà dibattuta, non nelle piazze. 

domenica 14 luglio 2013

La non rivoluzione egiziana

In Egitto è stato deposto il presidente Mohammed Morsi, eletto circa un anno fa "dal popolo" ed appoggiato dall'esercito, che già appoggiava il regime precedente. I media si stanno sprecando con considerazioni sulla primavera araba, sull'inverno occidentale e su chissà che altra grande rivoluzione stia avvenendo in uno dei Paesi più poveri del mondo. 
L'unica cosa che sta avvenendo è che la gente sta morendo di fame

domenica 7 luglio 2013

Enti substatali: di province e regioni

L'esistenza di vari strati di enti amministrativi non trova alcuna giustificazione pratica. Già nel 1860, in piena rivoluzione industriale, l'avvento delle automobili aveva reso obsoleti gli enti intermedi così come erano stati concepiti fino ad allora. La divisione del territorio in regioni e province (o provincie, se volete usare le regole  grammaticali del pre '49) rispondeva alla sola esigenza di raccolta dati e a scopi puramente geografici o statistici; tutte funzioni, queste, che nulla hanno a che vedere con l'amministrazione. 

giovedì 4 luglio 2013

Casta dei giudici e controllo sulla società

La casta dei giudici è una delle più vecchie del Paese e riesce ancora ad ammantarsi di una certa onorabilità, nonostante abbiano tra le mani gli strumenti per cambiare la società o, comunque, per orientarla dove gli fa piacere. 
Tanta onorabilità gli verrebbe dalla pretesa di essere un potere svincolato dagli altri, quindi non soggetto ai capricci della politica. In realtà non è affatto così.

lunedì 24 giugno 2013

Sid: un altro passo verso la grande dittatura

Ho spesso scritto contro la lotta all'evasione fiscale e ho già parlato di come essa sia in realtà proprio ciò che tiene in vita una larga fetta di contribuenti (sì, perché se evado una tassa ne pagherò comunque molte altre, ergo resto un contribuente); ho anche scritto riguardo al Grande Fratello tributario a cui andiamo incontro in questi anni. Stavolta mi occupo, più nel dettaglio, del Sid (Sistema interscambio dati) messo a punto dall'Agenzia delle Entrate con la gentile e formale collaborazione di un incapace garante della privacy. 

martedì 18 giugno 2013

L'Italia del futuro

Mi hanno chiesto, nei commenti su google+, quale sarà il futuro assetto dell'Italia; a domandarlo è stato un rispettabile professore, mio lettore da tempo, per cui mi impegno a dare una risposta che sia il più possibile soddisfacente, senza scadere nella saccenteria o nell'azzardo. 

Inizio col dire che l'Italia ha, attualmente, tre tendenze: 

sabato 15 giugno 2013

Il quarto potere e la morte della legge

Ho notato che molti fanno ancora fatica a capire la differenza che ho espresso nel mio articolo sul semipresidenzialismo, quella fra il potere legislativo ed il potere politico. 
Ne ho parlato con due colleghe e ho impiegato due ore di discussione per far loro concepire la profonda diversità di due poteri che da sempre ci hanno insegnato a pensare come uno solo. Ho quindi deciso di parlarne ancora, in modo più sistematico e, si spera, più chiaro. 

domenica 9 giugno 2013

La mia sul finanziamento pubblico ai partiti

Avevo promesso di scrivere le mie opinioni sul finanziamento pubblico ai partiti, quindi ho deciso di buttar giù due righe per parlarne. 
Credo che sappiate già che la mia posizione è di contrarietà, si intuirebbe dalla lettura di qualsiasi mio articolo, ma voglio almeno spiegare i motivi. 
Nella situazione attuale (che resterà tale fino all'approvazione del ddl truffa di cui ho già parlato), il finanziamento privato tanto temuto dai catto-comunisti esiste già

venerdì 7 giugno 2013

Davvero il semipresidenzialismo risolverà tutto? Certo...

Il grande Enrico Letta ha scoperto la soluzione di tutti i problemi: il semipresidenzialismo. E' infatti universalmente noto che la Francia sia il Paese più benestante del mondo perché ha il semipresidenzialismo che permette al popolo di eleggere in forma diretta il Capo dello Stato. 
Così, con la storia di voler cambiare l'assetto statale in favore di uno all'apparenza più democratico, il carissimo Letta ed i suoi accoliti stanno ignorando completamente il resto dei problemi del Paese. 

sabato 1 giugno 2013

Il finanziamento pubblico ai partiti c'è ancora

Vorrei fare un po' di chiarezza sul cosiddetto ddl per l'abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti, perché vedo che in tv e tra partiti ci si scanna a vicenda riguardo l'interpretazione. 
Per capire, innanzitutto, dobbiamo sapere cosa sia un ddl. La sigla ddl non è altro che l'acronimo di disegno di legge, e si tratta di un progetto di legge, un testo suddiviso in articoli che ha valore di bozza ma non ha ancora forza di legge. In sostanza non è una legge, ma è una brutta copia preparata da uno o più ministeri e presentata successivamente all'organo legislativo, il Parlamento, che dovrà elaborarlo e successivamente - se lo ritiene opportuno - approvarlo. 

giovedì 30 maggio 2013

Neanche a Gasparri piace la realtà

Qualche settimana fa stavo assistendo ad un talk show politico, ma non ricordo quale dei tanti fosse. Stavano intervistando un gruppo di cittadini che discutevano coi politici in studio, quando un signore anziano ha urlato che i politici vanno ammazzati tutti perché ladri. 
In studio c'era l'on. Maurizio Gasparri, uomo che, fregiandosi del titolo di onorevole, è certamente di grandissima levatura morale e forte tempra. L'on. Gasparri ha infatti raccolto ogni sua forza e ha attaccato con veemenza il dissidente, urlandogli a sua volta - e più volte - che lo avrebbe certamente querelato il giorno successivo. 

mercoledì 29 maggio 2013

La vittoria del M5S alle amministrative

La stampa mainstream sta sprecando fiumi di parole sul possibile declino delle cinque stelle di Grillo in seguito ai pessimi risultati delle ultime elezioni amministrative. 
Ma il M5S è davvero vicino alla sua fine? 
In realtà no; in realtà il M5S ha semplicemente giocato in un campo che non gli appartiene, un po' come se una squadra di calcio venisse messa a giocare in un diamante da baseball. 

domenica 26 maggio 2013

L'effetto benefico dell'economia sommersa

In seguito al mio precedente articolo, è iniziata una discussione con un utente che ha cercato le cause dell'attuale merda economica in cui viviamo nel parassitismo degli evasori. 
Lungi da me dal mettere in dubbio la sua buona fede. Sembrava anzi un uomo onestissimo e dagli ottimi propositi, pronto a discutere senza scadere in slogan, ma purtroppo un po' a digiuno di macroeconomia. 
L'uomo sosteneva che l'evasione vada combattuta con forza e repressa, poiché l'evasore beneficia di servizi statali pagati da gente onesta tramite le tasse.

sabato 25 maggio 2013

Due parole su quella farsa del pre-pensionamento

Una delle proposte più ricorrenti del governo Letta e che aveva, pare, solleticato anche la fantasia del caro Silvio, era - ed è - quella di mandare in pre-pensionamento i lavoratori più anziani per permettere alle aziende di assumere altri lavoratori più giovani. Per incentivare l'assunzione di giovani, ovviamente, - perché non è detto che l'azienda scelga un giovane entusiasta e pieno di idee - si detasseranno tutte le nuove assunzioni di under-qualcosa per cinque anni. Dico cinque, ma ho sentito la proposta così tante volte e in forme differenti che non saprei quale sia il numero esatto, né importa ai fini della mia riflessione. 

martedì 21 maggio 2013

Non offendete Napolitano, per favore.

Sono in periodo di esami e non sto scrivendo molto perché trascorro i pomeriggi all'università, ma anche ad un eremita non sarebbe sfuggito il breve scontro a fuoco tra Grillo e Napolitano in merito ad alcune denunce fatte contro individui macchiatisi di lesa maestà. 
Sì, proprio così: di lesa maestà, perché in Italia abbiamo anche questo. 
L'articolo 278 del Codice Penale recita: chiunque offende l'onore o il prestigio del Presidente della Repubblica, è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

giovedì 16 maggio 2013

Questa storia dell'elezione popolare del Presidente della Repubblica

Stavo un po' dando un'occhiata a questa nuova riforma che si propone dell'elezione popolare del Presidente della Repubblica (d'ora in poi PdR). 
E' stata sempre sbandierata come riforma in modo abbastanza generico, come succede sempre in Italia, però il costituzionalista Giovanni Guzzetta ha saputo dargli la forma di bozza di legge, consultabile qui.
Ovviamente l'ho letta, esaminata, e l'ho trovata una perfetta sciocchezza o, per meglio dire, un perfetto specchio per le allodole, un campo da gioco per i partiti ancora migliore di quello attuale. Insomma, per citare Star Wars, it's a trap! 

martedì 7 maggio 2013

Sparatoria a Palazzo Chigi: chiarimenti sulla sovranità popolare

La cosa più difficile quando si parla di fatti come la sparatoria a palazzo Chigi è riuscire ad estirpare dalla mente delle persone il concetto che "con la violenza non si risolve nulla" e che, a priori, vada condannato qualsiasi gesto e qualsiasi parola detta fuori dai normali schemi di comunicazione tra Stato e cittadini. 
In altre parole, va estirpato dalla mente delle persone il concetto che lo Stato debba trovarsi sempre in una posizione di prevalenza, di maggiore forza contrattuale, mentre il cittadino deve avvicinarsi sottomesso e rispettoso. 

domenica 5 maggio 2013

Alla Boldrini non piace la realtà

Ho riso parecchio davanti alla dichiarazione della Boldrini di voler regolamentare ciò che si dice sul web. Per due motivi, essenzialmente: le leggi si applicano già anche sul web e perché denota semplicemente una incapacità della Boldrini di stare in politica, di fare politica e di ricoprire il suo ruolo, già inutile di suo. 

mercoledì 1 maggio 2013

Democrazia diretta digitale

Uno dei temi che tiene banco da quando il M5S ha iniziato a urlare nelle piazze è quello della democrazia diretta digitale, il sistema rivoluzionario che permetterebbe di cancellare il parlamento e di far votare le leggi ed i politici direttamente dai cittadini, su internet. 
Ora, anche chi mi legge da poco sa bene quanta poca stima e fiducia io nutra verso i politici, quindi dovrei essere portato ad abbracciare l'idea della democrazia diretta digitale. 
In realtà, la respingo in toto.

lunedì 29 aprile 2013

Sparatoria a Palazzo Chigi: non è questione di toni

Dopo la sparatoria di Roma davanti a Palazzo Chigi, i politici hanno avuto tutti la stessa reazione: bisogna abbassare i toni, bisogna controllarsi, bisogna reprimere il clima d'odio e roba del genere. 
Guarda caso, si è fatta larga menzione anche del linguaggio di "alcune parti politiche" che fomentano il clima di violenza. Ovviamente si faceva riferimento a Grillo e ai suoi vari vaffanculo e diti medi rivolti ai politici, nelle piazze. Secondo loro, basta che un uomo vada a urlare parolacce in piazza per spingere la gente ad andare a sparare contro dei Carabinieri, sotto il palazzo del governo, mica uno qualsiasi. 

sabato 27 aprile 2013

Le macchine che rubano il lavoro

Purtroppo sopravvivono molti sciocchi luoghi comuni sull'economia e sull'evoluzione della civiltà, luoghi comuni che nelle scuole pubbliche mainstream vengono ancora spacciati per verità e, come tali, inculcati nelle menti degli alunni. 
Uno dei più pericolosi è il classico "le macchine hanno rubato posti di lavoro agli uomini". Mi è capitato di leggere addirittura un articolo su un blog che ne parlava, citando il già screditato Ned Ludd, protagonista di un pittoresco aneddoto che lo vuole distruttore di un telaio, reo di aver sottratto lavoro agli operai. 

venerdì 26 aprile 2013

Il modo corretto di leggere la storia

Mi è capitato lo scorso 25 aprile di dover parlare di storia con più persone differenti, come spesso accade durante questo genere di festività. La cosa che più mi ha sorpreso e che accomuna molti storici della domenica è stata la totale mancanza di senso storico, la totale incapacità di comprendere le cause degli eventi storici. 

martedì 23 aprile 2013

Giudizio sulla costituzionalità della rielezione di un PdR

La questione che tiene banco in questi giorni è la costituzionalità della rielezione di Giorgio Napolitano come Presidente della Repubblica. 
Si sprecano fiumi di parole e si assumono posizioni spesso ferme e certe, sebbene la questione sia molto più complessa di quanto sembri, mancando anche una produzione giuridica precedente che possa dare risposte.
Ma addentriamoci in questo mare e cerchiamo di scovare la risposta, cercando di essere brevi.

domenica 21 aprile 2013

Il rumore di una Repubblica che cade

La scena aveva un sapore drammatico ed epico. La Boldrini che scandiva meccanicamente quasi soltanto il nome di Giorgio Napolitano, le schede che passavano di mano ritmicamente, il silenzio nella Camera, mentre i voti per re Giorgio aumentavano alla velocità di lettura del Presidente della Camera. Infine, giunti a 497 voti (il quorum, ricordo, era a 504), i parlamentari si alzano ed applaudono a lungo, interrompendo quel processo "democratico" dello spoglio delle schede. E' stato in quel momento che ho commentato, mentre sedevo con mio nonno in cucina, "E' questo, dunque, il rumore di una Repubblica che cade? Lo scroscio di un applauso?"

sabato 13 aprile 2013

Analisi delle riforme istituzionali proposte dai saggi

I saggi hanno finito. Hanno scritto due distinte relazioni, una sulle riforme istituzionali, una sulle riforme in campo economico. Rientrando la prima nel mio campo, la esaminerò più da vicino e cercherò di distillarne l'essenza, lasciando ad un secondo momento (o ad un altro blogger più esperto di me in economia) l'analisi delle riforme economiche. 
Per i più pignoli, inserisco qui il testo della Relazione Finale del Gruppo di Lavoro sulle riforme istituzionali.

mercoledì 10 aprile 2013

Lo scacchiere coreano e l'atomica

La faccenda delle due Coree sta facendo parlare molto di sé e l'ardire del giovane dittatore Kim Jong-un è oggetto di una satira sfrenata, che lo dipinge come un fanatico della guerra che sta cercando di invadere gli USA a bordo di una barca a remi carica di straccioni. 
E' più o meno davvero così. La Corea del Nord, alla morte del precedente dittatore, padre di Kim, poteva vantare un esercito di un milione di uomini ed una riserva di altri due milioni, su una base di popolazione di soli 24 milioni di abitanti. Il 12,5% della popolazione combatterebbe in una eventuale guerra d'invasione, con tecnologie arretrate, una Marina trascurabile e un'aviazione vecchia quasi di un secolo. 
I numeri ci sono, la qualità purtroppo no. 

domenica 7 aprile 2013

La stoccata dell'UE a Cipro

Questa storia del prelievo forzoso alle banche di Cipro ha scatenato un'ondata di indignazione in tutta Europa e sta facendo tremare le gambe soprattutto in Spagna, Italia e Grecia, dove si  teme un prelievo forzoso dai conti correnti da un giorno all'altro, come nel lontano '92. 
Ad un primo sguardo, il prelievo forzoso dai conti correnti per salvare la banca dal fallimento può far gridare alla rapina, allo Stato ladro che mette le mani nei soldi dei cittadini abusando del suo potere, all'UE che fa solo gli interessi delle banche e degli Illuminati. 

venerdì 5 aprile 2013

La natura dei leader politici

Mi dicono che quando parlo di politica sono sempre tragico e cinico, che non credo in nulla e che non sono disposto a dare fiducia a nessuno, neanche al partito che voto. 
Io sono convinto che quando si parla di casta dei politici non si debba per forza intendere un'associazione criminale ben organizzata. Per parlare di casta è sufficiente che quelle stesse persone siano nel medesimo ambiente per anni, decenni, e imparino a conoscersi a vicenda, come giocatori di un club ristretto di scacchi. 

I saggi del Presidente che salveranno i partiti

Mi hanno chiesto cosa ne pensi dei "saggi" del Presidente Napolitano. Me lo hanno chiesto qualche giorno fa, appena il Presidente li nominò, ma non seppi dare una risposta perché per me si trattava di un contesto totalmente nuovo. Dopo qualche giorno di osservazione, però, mi risulta tutto chiaro: Napolitano è il miglior tattico che PD e PDL potevano avere. 

martedì 2 aprile 2013

Opinioni ed affermazioni, la differenza

Stavolta voglio soffermarmi su un argomento un po' diverso dai soliti temi politici ed economici che tratto sul mio blog. Parlerò della differenza tra un'affermazione ed un'opinione, importante non solo nella quotidianità dei rapporti sociali, ma che può fare la differenza tra diffamazione (o hate speech per dirla in termini anglicani) e libertà di pensiero. 

sabato 30 marzo 2013

La casta delle Forze Armate

In zona, dove abito io, ha la sua residenza un Generale. Non so a quale corpo appartenga, ma ogni giorno si vede un furgone militare che si fa decine di chilometri per andarlo a prendere e portarlo in caserma. E' una cosa che non si può vedere, fa storcere il naso e soprattutto ci fa rendere conto che non sono soltanto le auto blu il problema, ma anche mezzi militari che consumano più di un'auto e che si spostano quotidianamente per un solo uomo. 

venerdì 29 marzo 2013

L'effetto della spesa pubblica sul voto

Da qualche giorno mi ponevo la domanda su quanti effettivamente siano i voti strappati all'elettorato con la spesa pubblica, direttamente o indirettamente. Del rapporto tra la sopravvivenza dello Stato e quella del cittadino ho già parlato più volte nel mio blog, ad esempio qui, ma stavolta ho voluto cercare qualche dato concreto per non parlare sempre a vuoto. 
Il risultato è stato terrificante. 

mercoledì 27 marzo 2013

Consultazione tra sordi

Non mi aspettavo che un leader come Bersani, già dimostratosi incapace di vincere con avversari già sconfitti, riuscisse ad ottenere dai grillini la fiducia per formare un esecutivo; né mi aspettavo che dei testardi come i grillini deponessero così facilmente le loro spade ai piedi di Bersani. Meno di tutto, però, mi aspettavo che le consultazioni potessero essere così patetiche come quella a cui ho assistito oggi, tra Bersani e Letta da una parte e Lombardi e Crimi dall'altra. 

lunedì 25 marzo 2013

Ancora sui marò e sull'inefficienza italiana

I marò restano in India, in attesa che il tribunale speciale li giudichi. 
Nel frattempo però è giunta una dichiarazione confortante dal presidente dell'Ordine degli Avvocati indiani. Il giudice del tribunale speciale che si va costituendo avrà rango di magistrato capo giudiziario e, stando al codice di procedura penale indiano, non avrebbe il potere di emettere sentenze di morte né ergastoli. 

sabato 23 marzo 2013

Tradimento di Stato

Fa sempre paura quando è lo Stato a tradire, soprattutto se lo fa in un periodo di crisi economica e degenerazione istituzionale come quello che stiamo vivendo negli ultimi anni. 
Eppure sembra che, a parte un po' di indignazione, il mondo politico se ne sia fregato abbastanza quando il governo ha abbandonato due soldati di marina italiani nelle mani di uno dei Paesi più incivili del mondo. 

domenica 17 marzo 2013

Femminicidio e i rimedi della politica

Giusto per fare un po' di chiarezza, credo convenga spendere qualche parola per questa storia del femminicidio, tema con il quale ho inaugurato questo modesto blog, e sui modi che i partiti hanno scelto per risolvere (o liquidare) il problema. 
Come scrissi già in passato, ritengo innanzitutto che il fenomeno non sia attuale, ma molto molto vecchio. Non è un problema degli ultimi anni, né si sta aggravando come vuole farvi credere quella tizia che fa la voce seria e contrita al telegiornale. 

sabato 9 marzo 2013

Dov'è il tuo Chavez ora?

Sono giorni, ormai, che sento comunisti e socialisti elogiare il defunto dit... ehm, Presidente del Venezuela Chavez. Ha diminuito la disoccupazione, dicono. Ha aumentato il livello di istruzione. Ha abbattuto la povertà. Ha un vasto consenso. 
Tutto giusto, se si osserva la situazione senza andare ad analizzare cosa c'è dietro queste affermazioni. Anche della Germania di Hitler si potevano dire le stesse cose, in fondo. 

venerdì 8 marzo 2013

La risposta in 5 secondi

Qualche giorno fa, non dico quanti perché non so quando pubblicherò questo post, sono stato vittima di una trasmissione di Barbara D'Urso. Si parlava di Michele Misseri, di sua moglie, della figlia e, in generale, di tutta la faccenda dell'omicidio. Non fatevi idee sbagliate, non stavo ascoltando di mia volontà; ero in salotto a compilare dei documenti e mio nonno stava facendosi cullare dalla trasmissione mentre dormiva beato sul divano. Non potendo fare a meno di sentire, ho iniziato ad analizzare un po' la mentalità di chi parlava, tanto per dare un senso al continuo vibrare dei miei poveri timpani. 

giovedì 7 marzo 2013

Una vecchia, vecchia, vecchia storia: l'esattore delle tasse

Lo scritto, tratto dalla seconda versione dei Sofismi Economici (1848), si sviluppa sotto forma di dialogo tra Giacomo Buonuomo (G), vignaiolo, e Mr. Lasouche, esattore delle tasse (L).

L.: È  vero che avete ottenuto venti botti di vino?

G.: Sì, e devo ringraziare solo mia abilità e il mio impegno.

martedì 26 febbraio 2013

Delle elezioni politiche 2013 e di qualche previsione

Le elezioni politiche del 2013 sono terminate e, dati alla mano, mi sento di fare qualche previsione sul prossimo futuro e sulle prossime elezioni. Mi spingo fino alle prossime elezioni perché, personalmente, ritengo che appartengano ad un futuro non troppo remoto e che siano, più che una scadenza, un punto d'arrivo dell'attuale situazione in Parlamento. 

martedì 19 febbraio 2013

Divide et impera

Qualche giorno fa, vagando per il web, mi sono imbattuto in un blog in cui un ragazzo descriveva il suo modello di Stato ideale. E' un proposito senz'altro nobile ed antichissimo, cui l'uomo si dedica con forza da millenni. 

Ciò che mi ha sorpreso è stata la fiducia che l'autore di tali parole riponeva nella capacità redistributiva dello Stato; nella capacità, cioè, di prendere al ricco per dare al povero; di gestire le risorse sottratte con la forza coattiva della legge a chi le produce/possiede per darle a chi non le produce/non le possiede. 

venerdì 8 febbraio 2013

Sul mito del voto utile

In campagna elettorale ogni sistema è lecito pur di darsi visibilità e pur di attirare voti. I programmi fanno la loro parte (più semplici sono e meglio è, chi se ne frega se sono stupidi), poi ci sono gli scontri televisivi, le interviste, le promesse shock... e, infine, anche i ricatti. Il migliore è quello del c.d. "voto utile". Ci costringono a votare il partito che si arroga di avere il maggior numero di elettori nella sua parte politica così da sottrarre voti inutili a tutte le formazioni politiche minori. 

domenica 3 febbraio 2013

Emanazione dello Stato o frutto della libertà?

L’
altro giorno, discutendo con un amico riguardo le arti in Italia, è sorto uno spunto di riflessione particolarmente interessante: il finanziamento pubblico ed il suo rapporto non solo con le arti, ma in generale con la cultura, i bisogni, le idee dei cittadini.
E’ comune l’idea che il finanziamento pubblico sia essenziale per far sopravvivere determinate categorie di attività umane. Senza finanziamento pubblico, l’ippica andrà in rovina; senza finanziamento pubblico, la FIAT fallirà; senza i soldi della collettività gestiti dallo Stato, l’arte moderna è destinata a non avere sbocchi significativi. 

sabato 2 febbraio 2013

Sono uno schiavo semplice, con la libertà nella testa

Io ho un sacco di lavoro, strano ma vero di questi tempi, ma nessuna voglia di farlo, mi fa schifo proprio l’idea. Un po’ perché dopo anni è la solita solfa, la massima parte del disgusto però è dovuta al fatto che il fisco si porterà via fra il 60 e il 70 percento di quello che avrò faticosamente prodotto. Per quanto ritenga quanto segue assolutamente  lecito, io non vorrei trattenere i miei guadagni per comprarmi un Suv, o qualche altro prodotto status, che non mi interessa, no, vorrei solo essere padrone di me stesso e, visto il mio stile di vita parco e sobrio e vista la mia notevole produttività, poter lavorare la mattina e dedicare il pomeriggio a un milione di altre attività più interessanti: riparare strumenti, studiare, andare a spasso con mia moglie, vedere un po’ di questo mondo che non conosco.

giovedì 31 gennaio 2013

Riuscite ad immaginare un posto senza tasse sulla proprietà?


L'essere umano ha sempre tentato di raggiungere la sovranità. E' nella sua natura. 

Come gli animali allo stato brado, noi umani abbiamo intrapreso la nostra scalata verso la modernità partendo dall'assicurarci fonti di cibo, acqua pulita, terra, energia, materiale da costruzione. Infine, anche l'auto-governo. 

Eppure, mentre il progresso continua, i diritti degli individui si degradano lentamente. Questo non può essere più evidente come sui diritti di proprietà... e, soprattutto, sulle tasse sulla proprietà. 

domenica 27 gennaio 2013

La Shoah e gli italiani

Cominciamo citando una legge, la 211/2000, quella che ogni anno ci induce a "ricordare" le vittime dello sterminio degli ebrei; al comma 1, essa recita:

 "La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati."

sabato 26 gennaio 2013

La crisi europea: fine dell’era politica degli stati centralisti

Q
uella che stiamo vivendo, non solo in Italia, ma in tutta Europa e oltre ancora,  non è solo una crisi economica, è una crisi politica nel senso più ampio della parola, nel senso più completo e radicale della parola. Politica cioè intesa come inter-relazione tra uomo e città e, per estensione, tra società e stato, tra umanità e pianeta. E’ una crisi che oserei chiamare “umana”, che tocca quasi tutte le comunità mondiali e il loro ambiente circostante. Per la cui risoluzione non basteranno aspirine o superficiali correttivi di tipo tassativo-amministrativo.

domenica 20 gennaio 2013

Perché facebook funziona e la democrazia no

Q
uest’anno Facebook raggiungerà un miliardo di utenti – un settimo della popolazione umana. Ha suscitato una maggiore partecipazione di ogni singolo governo in tutto il mondo se escludiamo India e Cina, e probabilmente li supererà entro un anno o due. E mentre molte persone stanno fuggendo dai propri governi come possono, sempre più persone si stanno unendo a Facebook volontariamente.

domenica 13 gennaio 2013

La Bestia

Pensiamo agli animali, ai predatori, che più somigliano all’uomo. Prendiamo come esempio la tigre, nello specifico. La tigre marca un territorio con la sua urina, segnalando agli altri individui della sua specie di non attraversarlo. In quel territorio, che sfrutta secondo le sue esigenze, la tigre va a caccia e cattura prede, che nasconde e conserva per alcuni giorni, nutrendosene quando ha necessità. 

sabato 12 gennaio 2013

Tutto quello che vi piace lo dovete al capitalismo

S
ono sicuro vi sia già capitata questa esperienza o qualcosa di simile. Siete seduti a pranzo in un buon ristorante, magari un albergo. I camerieri vanno e vengono. Il cibo è fantastico. La conversazione procede bene su tutti gli argomenti. Parlate del tempo, di musica, cinema, salute, cose futili sui giornali, bambini e così via. Ma poi la conversazione si sposta sull’economia e le cose cambiano.


domenica 6 gennaio 2013

Assuefazione e oppressione

La libertà è una condizione alla quale l’uomo si abitua facilmente. E’ come la buona salute di cui si gode da giovani: ogni affanno, ogni dolore, ogni minima disfunzione sono subito avvertite e continuano a tormentarci fino a quando non ci saremo curati. Tuttavia, quando i dolori e gli impedimenti aumentano e ci abituiamo a portarli, ecco che curarsi non diventa più prioritario. Sarà normale alzarsi al mattino con la schiena dolorante, sarà normale avere un dente che duole con i cibi più duri, sarà magari divertente trovare peli bianchi nella barba. 

giovedì 3 gennaio 2013

Il Grande Fratello del fisco

Negli ultimi mesi non si fa altro che parlare di lotta all'evasione, indicando l'evasione fiscale come l'origine di tutti i mali e giustificando con la sua lotta ogni forma di coercizione e violazione della privacy da parte dello Stato. 
La realtà è che non si può combattere l'evasione se non si elimina la causa dell'evasione, e cioè l'eccessiva pressione fiscale che lo Stato esercita sui cittadini. 

mercoledì 2 gennaio 2013

Di un termine abusato

Ultimamente i nostri cari politici ci stanno deliziando con un nuovo slogan che, secondo loro, dovrebbe darci un'idea più spassionata di politica,  meno maliziosa, meno torbida: si tratta del termine "anti-politica". 
Chi ne ha abusato sono stati, manco a dirlo, Beppe Grillo e Berlusconi. Due personalità con un'alta opinione di sé, di quelli senza pantheon, di quelli che si sono aperti la strada nella politica senza appoggiarsi ad altri o fare la gavetta in un partito storico.