tag:blogger.com,1999:blog-31734316508197865582024-02-19T06:53:49.994+01:00Saint-JacobusIl nome del blog richiama la sede dello storico Club dei Giacobini francese, nato negli anni della rivoluzione. E' un omaggio a Robespierre, personaggio ambiguo ma cuore ed anima di una rivoluzione dalla quale possiamo soltanto prendere esempio. Non ho la presunzione di paragonarmi a lui, ma spero che il suo esempio sappia guidare le mie mani e la mia mente nello scrivere cose sensate e nel cercare incessantemente la verità.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.comBlogger89125tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-83886934128260771932014-06-18T17:25:00.001+02:002014-06-18T17:25:50.234+02:00Un presidenzialismo vintage<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">B</span>erlusconi è tornato a parlare di <b>elezione diretta del Capo dello Stato</b>. In un periodo in cui si discute di riforme istituzionali, non poteva non rilanciare un'idea che già da tempo sbandiera come <b>necessaria</b> e <b>democratica</b>. Come premessa, Berlusconi fa notare che già da tempo il Capo dello Stato ha scavalcato i poteri concessigli dalla Costituzione, e di conseguenza sarebbe opportuno legittimare tale potere espanso con un'elezione popolare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ha infatti dichiarato: </span></div>
<a name='more'></a><blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>«Negli ultimi decenni il Capo dello stato si è trovato a svolgere, sempre di più, un ruolo di </i></span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>supplenza emergenziale ma quando l'emergenza si </i></span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>protrae troppo a lungo finisce per diventare fisiologica»</i></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E poi ancora:</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">«Il problema è che oggi il capo dello Stato non ha una legittimazione popolare. Si è verificata </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">una frattura irrisolta tra la lettera della Costituzione e la pratica quotidiana»</span></i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sono entrambe giuste affermazioni. Con la scusa dell'emergenza democratica o della crisi economica, il Capo dello Stato ha spesso usato il suo potere per condizionare la politica. Come ogni analista veterano saprà, tuttavia, questo non è un problema, ma è <b>un effetto</b> di problemi ben più grandi. La nomina del Capo dello Stato, e dunque la sua <b><u>non </u>legittimazione</b> popolare, sono al momento <b>uno dei pochissimi limiti</b> allo strapotere dei partiti che hanno l'onore di avere anche la presidenza della repubblica. Attualmente, il PD.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Berlusconi non è stato chiaro sul modo in cui intende gestire il passaggio da una forma di governo monistica, con legittimazione popolare soltanto di una Camera, ad una forma di governo dualistica, con doppia legittimazione popolare di Camera e Capo dello Stato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Prendendo alla lettera le uniche dichiarazioni che ha fatto in merito, dunque, si evincerebbe che <b>per Berlusconi la riforma sarebbe soltanto nell'elezione diretta del Capo dello Stato,</b> senza alcun meccanismo di razionalizzazione dei suoi rapporti con la Camera elettiva e con il Governo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Allo stato attuale delle cose, il Capo dello Stato gode dei seguenti poteri, come da artt. 87, 88 e 92 della Costituzione:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Scioglie le Camere, sentito il parere dei loro presidenti, e dunque dei partiti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Nomina il Presidente del Consiglio ed i Ministri; il primo su "proposta" del partito di maggioranza nelle Camere e degli elettori, che con l'artifizio delle liste chiuse e dei nomi sui simboli del partito, candidano il loro PdC come fosse elettivo; i secondi su proposta del PdC, e dunque comunque del partito di maggioranza e relativi alleati.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- "Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del governo. Promulga le leggi ed emana i decreti e i regolamenti.", e questo è meramente formale finché al potere c'è il partito del PdR in carica.<br />In più ha vari poteri di nomina e ratifica dei trattati internazionali. Per ulteriori dettagli, consultate la Costituzione o wikipedia.<br /><br />Considerando la permanenza di tali poteri nelle mani del Capo dello Stato, poiché - lo ripeto - Berlusconi non ha mai fatto alcun cenno alla modifica dei rapporti tra le istituzioni per adeguarle ai nuovi equilibri, il risultato è questo:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ecodellevalli.tv/cms/wp-content/uploads/2014/03/27-Benito-Mussolini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ecodellevalli.tv/cms/wp-content/uploads/2014/03/27-Benito-Mussolini.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il Consiglio dei Ministri perderebbe ogni potere, poiché tra Capo dello Stato e Camera sarebbe l'unico organo a non essere eletto direttamente dal popolo, e dunque l'unico organo a dover rispondere sia al Capo dello Stato, sia alla Camera.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il Presidente del Consiglio tornerebbe ad essere esattamente come lo disegnarono i "padri costituenti", e cioè un mero organizzatore e portavoce del Consiglio dei Ministri, e non un vero e proprio Primo Ministro sul modello anglosassone, come ora.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I partiti, invece, che non sono istituzioni secondo la Costituzione ma lo sono nella prassi, otterrebbero un potere straordinario, superiore a quello che hanno attualmente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il Capo dello Stato eletto, infatti, non sarebbe più né super partes, né organo di garanzia, poiché l'elezione lo pone nel gioco della politica (più di quanto già non vi sia) e lo rende soggetto a responsabilità politica e autore delle scelte di direzione politica dell'azione di Governo. Ciò significa che nessun partito dovrà più fare finta di essere estraneo al Capo dello Stato in carica. Il PD potrà smettere di fingersi un estraneo a Napolitano, e quest'ultimo potrà tranquillamente dichiarare di essere un uomo del PD ed agire di conseguenza <b>apertamente</b> in favore del PD e contro i suoi avversari politici.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La legittimazione popolare gli darebbe la giustificazione per ricorrere sempre e comunque ai suoi poteri, e <b>le legislazioni ed i governi verrebbero smontate e rimontate a piacimento del partito che otterrà la presidenza della repubblica.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sarebbe il caos sia nel Parlamento che al Governo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>L'unico organo che resterebbe stabile e al suo posto sarebbe la PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA, nella persona del Capo dello Stato. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ecodellevalli.tv/cms/wp-content/uploads/2014/03/27-Benito-Mussolini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ecodellevalli.tv/cms/wp-content/uploads/2014/03/27-Benito-Mussolini.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La via del presidenzialismo, dunque, non passa certamente per un sistema come quello attuale, né per un assetto politico fortemente fondato sui partiti.<br />La legittimazione popolare non è soltanto uno strumento formale e democratico, ma è anche un via libera agli abusi di potere commessi in nome del popolo sovrano che ha scelto un suo rappresentante e gli ha dato carta bianca. Inutile parlare di buonsenso, di correttezza o di integrità morale: <b>se un uomo di un partito ottiene una carica che gli consente di smontare e rimontare governi e legislazioni, quell'uomo lo farà e agirà in favore del suo partito.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I più cinici mi risponderanno che il Capo dello Stato sta già agendo in favore del suo partito, e neanche Berlusconi perde occasione di farlo notare. Ma è un dato di fatto che, ad oggi, le legislazioni sciolte siano state relativamente poche e che il Capo dello Stato non si è mai sbilanciato troppo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La legittimazione popolare accrescerebbe l'ingerenza del Capo dello Stato, facendone l'unico burattinaio indiscusso di tutto l'assetto istituzionale e politico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Infine, è bene ricordare che se l'istinto gregario dell'essere umano tende a farlo raccogliere intorno a determinati emblemi e simboli, esso è ancora più forte quando l'emblema è un uomo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dunque, tra Camera e presidenza della Repubblica, <b>l'organo che diverrebbe il vero rappresentante della volontà popolare e che riceverebbe le attenzioni e l'affetto dell'elettorato, sarà la presidenza della repubblica</b> nella persona del Capo dello Stato.<br />Il culto della persona diverrebbe centrale, come è già centrale sul Presidente del Consiglio. Ma su un uomo coi poteri dell'attuale Capo dello Stato, il culto della persona porta a questo:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ecodellevalli.tv/cms/wp-content/uploads/2014/03/27-Benito-Mussolini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ecodellevalli.tv/cms/wp-content/uploads/2014/03/27-Benito-Mussolini.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Poi fate voi. <b>Se vi piace tanto eleggere la gente e credere che ciò sia uno strumento di controllo sulla feccia che proviene dai partiti, allora forse meritate quanto sopra.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span></i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-71155201009994340192014-05-25T23:05:00.002+02:002014-05-25T23:09:29.640+02:00Uber e il neoluddismo d’un Paese in fuga dalla realtà<div style="text-align: right;">
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<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">L’</span>immagine
è quella di un uomo che spacca un telaio meccanico con un martello, nel 1768.
Circa duecentocinquant’anni dopo, l’immagine è quella di un tassista che
sciopera a Milano e che vorrebbe tanto spaccare tutti gli smartphone del Paese.
In comune vi è il rifiuto cronico di ogni innovazione tecnologica e
l’incapacità – più o meno colpevole – di stare al passo coi tempi e di
accettare che il mercato cambia con il cambiare della società.</span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
</div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Quando
una intera categoria di professionisti scende in piazza compatta per chiedere
al Legislatore di bloccare il progresso che impedisce loro di lavorare come un
tempo, si comprendono essenzialmente due cose: la prima è che quella categoria
ha buoni motivi di credere che il legislatore interverrà a tutelare interessi
corporativisti, visto che esistono innumerevoli precedenti; la seconda è che
quella categoria è stata incapace di evolversi, ma non perché composta da
stupidi, ma perché non ha mai temuto di perdere il primato nella fornitura di
un certo servizio.</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Ciò
premesso, si comprendono anche le ragioni per cui i tassisti sono scesi in
piazza a protestare contro Uber, e non certo per la prima volta.</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Uber
offre la possibilità di prenotare vetture con autista sfruttando una semplice
app e, già prima delle proteste dei tassisti, era attiva in molte grandi città
del mondo proprio grazie alla sua struttura digitale e all’autonomia dei
singoli autisti. L’ulteriore evoluzione di Uber, ancora più dolorosa per i
tassisti, è stata Uber Pop, cioè il servizio low cost al quale può accedere
chiunque. In sostanza, ci si candida sul sito di Uber come autista (rispettando
requisiti minimi di sicurezza) e si può diventare autisti, lavorando con la
propria auto. </span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Uber
comunque non arriva impreparata sul mercato, né ha inventato qualcosa di nuovo.
Basta una rapidissima ricerca su google per rendersi conto che nelle principali
città italiane esistono già servizi di car sharing e che sono sempre più
richiesti. </span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Le
ragioni dell’evoluzione del mercato dello sharing sono non soltanto nella digitalizzazione
della società ma soprattutto nell’<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">impoverimento</b>
della stessa.</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Internet
ci sta dando l’illusione di vivere in una società avanzatissima dove non
esistono più differenze tra ricchi e poveri, perché internet costa poco ed
offre servizi gratuiti ai quali può accedere anche un bambino senza un soldo.
Non possiamo nascondere, però, che la tassazione sempre più pesante sta
rendendo difficile a tutti mantenere la proprietà di un’auto o di una casa o
acquistare beni costosi dei quali si farebbe un uso non molto frequente.</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Se
un tempo l’auto poteva facilitare il lavoro di un professionista e dunque
contribuire al suo profitto, oggi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è più
che altro un peso morto poiché il suo mantenimento è eccessivamente oneroso. Lo
stesso dicasi per la casa di proprietà, che da lusso è divenuto onere, perché
non produce alcuna rendita finché ci vivi all’interno. </span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">E’
sorta dunque la necessità di rendere più utile il possesso di certi beni, e lo
sharing ne è la risposta. <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Lo sharing
permette al consumatore di diventare fornitore di un servizio sfruttando beni e
capacità di cui già dispone. </b>Abbatte la barriera che le corporazioni hanno
tentato di mettere all’ingresso di taluni mercati ove i servizi offerti erano
di così bassa specializzazione da poter essere offerti da qualunque privato.</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Ormai
la stragrande maggioranza della popolazione adulta sa guidare un’auto, dunque
il mestiere del tassista diviene obsoleto quanto quello dello scrivano
medievale. Se un tassista vuole continuare a guadagnare, dunque, deve giocare
innanzitutto sulla facilità di reperibilità e sui costi del servizio:
elementare, Watson. In altre parole, deve far in modo che io scelga di andare a
Roma usando il treno, e poi spostarmi in città usando un taxi, piuttosto che farmi
l’intero viaggio in auto per poterla poi sfruttare anche in città. <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">E tutto questo devo poterlo pianificare in
dieci secondi su una app. </b></span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">I
tassisti italiani avrebbero potuto prendere subito il monopolio della fornitura
di questo servizio, creando un sistema simile ad Uber per organizzarsi, o
unendosi proprio ad Uber. Invece, per anni, hanno tentato di calciare via il
barattolo ricorrendo all’intervento del Legislatore per mantenere la
distinzione tra consumatore e fornitore del servizio. </span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Il
discorso, comunque, potrebbe essere esteso a qualunque servizio poco
specializzato o non specializzato: giardinaggio, babysitting, lavori in casa,
assistenza informatica, persino piccole riparazioni ad auto o altri mezzi, e
via dicendo. Qualunque cosa sappiate fare e che potete fare con mezzi poco
costosi, può diventare un business sfruttando internet ed offrendovi di farlo a
chi ne ha bisogno. Tutto sta nella facilità con cui utente finale e fornitore
possono incontrarsi, e le app come quella di Uber sono la risposta. </span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Non
è dunque utopico pensare che in futuro ogni nostra passione possa diventare un
business grazie a semplici app, e che <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">dunque
sempre più categorie di professionisti</b> (che di specializzato hanno sempre
meno) <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">diventeranno obsolete e andranno
scomparendo</b>. Grazie ad internet, per fare un ulteriore esempio, ragazzi di
neanche diciott’anni imparano come smontare e rimontare un motorino, rendendo
del tutto inutile il ricorso ad un meccanico: se un ragazzo di sedici anni può
riparare uno scooter per 10 o 20 euro perché per lui è un divertimento, il
meccanico non sarà più conveniente. Quello che doveva essere solo un
consumatore (ragazzo di 16 anni) diventa improvvisamente fornitore di servizio
(riparazione scooter), e se dai a questo ragazzo una app che lo mette in
collegamento con chiunque abbia uno scooter rotto nei dintorni, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">quel ragazzo asfalterà tutti i meccanici
della zona.</b> </span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">I
più accorti obietteranno che un meccanico iscritto all’albo o un tassista
professionista potranno essere citati in giudizio in caso di danni o comunque
hanno obbligo di garantire alcuni standard di qualità. E’ vero, ma una causa
civile è lenta e costosa, dunque ci sarà sempre chi preferisce rischiare
affidandosi al servizio di un amatoriale che può offrire lo stesso servizio a
prezzi molto più bassi. E se parliamo di una società dove la classe media vive
con standard di vita che altrove sono considerati da lower class, allora
comprendiamo come questo rischio sarà la scelta comune di moltissimi.</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Ora,
tornando al punto focale della questione: cosa accadrà con Uber? Cosa farà il
governo?</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Semplicemente
farà due calcoli. Dovrà capire quanto sia esteso il fenomeno car sharing,
poiché ogni utente ed ogni fornitore in questo mercato sono degli elettori uniti
da un medesimo interesse, dunque una lobby. Se questa lobby risulta essere più
grande (=portare più voti) dei tassisti, il governo non farà nulla. </span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Non
ci è possibile quantificare il fenomeno in termini numerici esatti, ma come già
detto, una ricerca su google può dare l’impressione di quanto si stia
estendendo e di quanto potenziale abbia.</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">I
tassisti, dal canto loro, sono ancora in tempo per tirare la testa fuori dalla
sabbia e seguire l’antico mantra: se non puoi sconfiggere un nemico, unisciti a
lui.</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-74726568838071891252014-05-01T18:32:00.002+02:002014-05-01T21:55:06.112+02:00La riforma costituzionale del nulla<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">E'</span> prematuro spendere troppe parole sui tecnicismi della riforma costituzionale di questo Governo. Probabilmente ci saranno ulteriori modifiche e per il momento i dettagli forniti con <a href="http://governo.it/governoinforma/documenti/progetto_riforma_costituzionale_20140331.pdf" target="_blank">le slide</a> sono troppo pochi per un'analisi approfondita. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La sostanza delle riforme però è ben chiara, la ratio che vi è dietro altrettanto, per cui almeno su queste si può dire qualcosa. Di negativo, ovviamente.</span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Prima di tutto bisogna capire in che modo nasce l'idea di fare una riforma, in qualsiasi àmbito.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Qualcuno individua la ripetizione sistematica di un problema all'interno del sistema di riferimento, ogni volta che questo viene messo in funzione.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Stabilito che il problema sia dovuto al sistema in sé e non semplicemente ad un cattivo funzionamento dello stesso, si ricercano nel sistema l'elemento (o gli elementi) che sono causa di quel problema.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Individuati gli elementi causa del problema, si fa un progetto di revisione del sistema.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Possibilmente, prima di procedere con la revisione e la riforma, si fanno simulazioni del funzionamento del nuovo sistema, per capire se il problema sia stato rimosso. Nel caso specifico delle riforme costituzionali, quest'ultimo punto è abbastanza problematico, poiché una eventuale simulazione sarebbe puramente intellettuale. </span></li>
</ul>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Qualunque Governo del mondo è costantemente tra il primo ed il secondo punto. Individuano n-problemi, tutti più o meno inventati o conseguenza dei veri problemi, e ricercano soluzioni altrettanto campate in aria. La naturale conseguenza di questo lavoro sull'aria fritta è, ovviamente, <b>il nulla</b>. </span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Il Governo Renzi sta avendo il coraggio di spingere il nulla molto oltre</b>, fino al punto tre. Peccato che il Governo Renzi non sappia o finga di non sapere quale sia il problema che si ripete sistematicamente nelle istituzioni. Per sopperire a questo elemento essenziale, per mascherarne l'assenza, il Governo Renzi si sta cimentando in una profusione di progetti di riforma, ove ognuno vede la soluzione ad un problema che ha già nella testa, ma che non è mai stato circoscritto davvero, con precisione, dal Governo. </span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il problema che un Governo onesto avrebbe dovuto individuare sta nella concezione stessa di Legge e dei poteri dell'assemblea elettiva.</span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'attuale sistema istituzionale italiano dovrebbe funzionare in un gioco di contrappesi tra Parlamento (potere legislativo) e Governo (potere esecutivo), l'uno controllore dell'altro. Da sempre, tuttavia, in questo sistema esiste un terzo attore importantissimo, i partiti politici.</span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>I partiti politici si sono posti come mediatori tra Governo e Parlamento e tra Legge e Realtà.</b></span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Nel primo caso</b>, ponendosi come ponte tra potere esecutivo e legislativo, hanno annullato qualunque sistema di contrappesi, armonizzando l'azione tra le due istituzioni. A prima vista sembrerebbe un vantaggio, ma <b>il risultato di questa armonia è il potere assoluto</b> del partito che ha preso il monopolio decisionale. E si sa che le situazioni di monopolio non portano mai alcun vantaggio al consumatore finale, poiché il monopolista non ha alcun rinforzo negativo in caso di comportamenti scorretti.</span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per spiegare <b>il secondo caso</b>, quello di mediazione tra Legge e Realtà, devo però premettere una cosa: con "Legge" intendo non l'atto formale prodotto dall'attività legislativa del parlamento, bensì <b>la norma generale ed astratta che mette per iscritto ma non modifica quegli usi e costumi di successo selezionati dalle società umane anche prima di darsi ordinamenti statali o costituzioni.</b> Rientrano in questa concezione non solo le usanze come "pacta sunt servanda" (i patti vanno rispettati) che sono alla base dei rapporti economici tra umani, ma anche la concezione del valore dell'essere umano stesso.</span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Con una simile concezione,<b> Legge e Realtà potrebbero benissimo essere la stessa cosa. </b>La Legge sarebbe, insomma, una norma ricavabile dallo studio dell'azione umana e posta a difesa di essa.</span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se in ogni società umana è universalmente riconosciuto che il rispetto di un patto sia essenziale, un intervento dello Stato mirato a stravolgere questa consuetudine <b>è una violenza </b>commessa sugli individui e sulla società. Purtuttavia, attraverso norme chiamate "legge", il Parlamento ha fatto anche questo: ha permesso che lo Stato potesse non rispettare i patti contratti con i suoi cittadini, indebitandosi all'infinito e privando il cittadino di ogni mezzo per costringere lo Stato a pagare quanto gli è dovuto. Al contrario, però, la medesima "legge" impone al cittadino una precisione svizzera nei pagamenti allo Stato. </span></div>
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<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' soltanto un esempio, ma come questo se ne potrebbero fare molti altri.</span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nel suo lavoro di mediatore tra Legge e Realtà, dicevo, il partito ha fatto credere che in alcuni casi (stabiliti da lui arbitrariamente) la Legge possa essere modificata, erosa, fornita di eccezioni, per adeguarsi non alla Realtà, ma ad un concetto di realtà che il partito vuole costruire da zero; ad una sua visione di realtà, insomma. </span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Potrebbe sembrare speculazione teorica senza fondamento, ma a causa di questo modo di concepire la Legge, abbiamo un parlamento che può legiferare su ogni aspetto della vita degli individui e del funzionamento della società, con una serie di norme che hanno sostanza di provvedimento particolare e che stravolgono le normali interazioni tra individui.</span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando chiedete una riforma sul mercato del lavoro, per esempio, state semplicemente dicendo allo Stato di immaginare un altro mercato del lavoro e di provare a crearlo tramite altre norme, come il legislatore fosse un dio onnisciente capace di far funzionare le cose laddove esistono milioni di attori con altrettanti obiettivi differenti.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Premesso ciò, ritorno sul punto che avevo abbandonato: <b>qual è il problema che avrebbe dovuto individuare il Governo?</b></span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Risposta: <b>la confusione tra potere legislativo e potere politico</b>. L'uno difensore della Legge, l'altro produttore di norme particolari avendo come scopo quello di direzionare gli sforzi dell'apparato statale su un problema o un altro. </span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Essendo tali poteri confusi, accade sovente che il potere politico tenti di risolvere i problemi invadendo il campo della Legge.</span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><div style="text-align: justify;">
Ritornando all'esempio già fatto: lo Stato non paga i suoi debiti e viene meno ai patti. Il potere politico, anziché intervenire sulle finanze ed evitare a priori che lo Stato si ritrovi in una situazione del genere - <b>come fa ogni imprenditore da oggi a 10.000 anni fa</b> - il potere politico, dicevo, invade il campo della Legge e stabilisce che lo Stato può anche non pagare perché esistono interessi superiori (sic!) da tutelare. </div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La soluzione viene da sé. Anzi, sono innumerevoli, le soluzioni in campo pratico. In linea generale si potrebbe dire che la soluzione sarebbe la codificazione sistematica dei diritti fondamentali e la formazione di un'assemblea (eletta soltanto da chi non ha legami con i soldi pubblici) con il compito di difendere questi diritti da ogni ingerenza del potere politico. </span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma perché tale sistema funzioni è purtroppo necessaria una coscienza collettiva dell'importanza dei diritti fondamentali dell'uomo. Perché funzioni, un'assemblea in difesa della vera Legge dovrebbe avere l'appoggio di tutti e funzionare da vero contrappeso al potere politico, oggi assoluto.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nelle riforme istituzionali di Renzi non v'è nulla di tutto ciò. Il problema della lentezza dell'iter legislativo è relativo. Esso è conseguenza non dell'assetto bicamerale, ma del controllo capillare che i partiti vogliono avere sulla società, e quindi della produzione di atti legislativi dettagliatissimi e compromissori, figli di accordi tra le corporazioni che i partiti difendono. La parte più lunga dell'iter è quella di discussione, infatti, e spesso inizia fuori dal parlamento, nei partiti. </span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma il problema dell'Italia, come detto, non sta nella lentezza dell'iter legislativo. Anzi, oserei dire che la lentezza dell'iter ci sta dando il tempo di adeguarci alle leggi sempre più liberticide.</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per il resto attenderò il testo finale, giusto per speculare un po', ma sappiate da principio che qualora si facesse, <b>questa riforma non risolverebbe un bel niente. </b></span></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-79972676308329208812014-04-25T16:59:00.000+02:002014-04-25T17:00:39.565+02:00Di che partito siete, fratelli?<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">Q</span>uando discuto di politica con qualcuno, attaccando ogni movimento e partito del mondo, ottengo sempre l'effetto di disorientare il mio interlocutore. "Ma allora tu di che partito sei?", mi domanda, lasciando cadere del tutto l'argomento originario della discussione. Probabilmente si discuteva delle troppe tasse, o di una libertà violata, o di una riforma: <b>non importa più</b>. L'interlocutore, non sapendo chi ha davanti, non riuscendo a schedare l'avversario, finisce per porsi l'unico problema dell'identificazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' un atteggiamento ho riscontrato spesso anche in persone che mi aspettavo preparate o quantomeno consapevoli di ciò che stavano dicendo. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il punto è che in Italia, vista la situazione di monopolio ideologico che si è venuta a formare tra i falsi partiti in falsa concorrenza, non si sa più discutere di affari di Stato, né di diritto, né di libertà. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tutta la discussione politica, ruotando intorno ad argomenti su cui i partiti sono pressoché d'accordo, non può essere svolta ragionando sull'azione umana e su quali debbano essere i princìpi da tutelare con legge; va svolta, invece, ragionando innanzitutto su cosa dice il partito di riferimento di una data ideologia o corrente di pensiero, e su cosa dicano le opposizioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Forza Italia 2.0 e precedenti si sono sempre auto-definiti "liberali", pur non avendo la sostanza di partiti liberali; partendo da tale assunto, il cittadino "di destra" considererà illiberale qualsiasi proposta avanzata da qualunque altro partito, mentre prenderà per liberalismo tutto ciò che uscirà dalla bocca ufficiale di Forza Italia 2.0 (o precedenti, s'intende). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Il rapporto "pensiero - partito" ne risulta pertanto invertito:</b> mentre in un normale scontro politico si partirebbe dal pensiero e si finirebbe per sentirsi appartenenti all'uno o l'altro partito, <b>nello scontro politico all'italiana accade l'esatto opposto</b>; accade, cioè, che il cittadino si avvicina ad un partito <b>per motivi avulsi dalla corrente di pensiero</b>, e ne adotta gli slogan, credendoli in linea con la corrente di pensiero che il partito pretende di rappresentare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La verità figlia dell'autorità, non del ragionamento. Tutto inizia nel partito e finisce nel partito.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Con una tale impostazione di pensiero, spesso incoerente perché i partiti modificano il loro pensiero in base alle situazioni, <b>il cittadino italiano non è capace di discutere di politica</b> con chi si è formato sulla base di una ben definita corrente di pensiero. Non sa discutere con chi ha studiato davvero, insomma. Non ha una linea di ragionamento e di coerenza unica, ma ne ha diverse, spezzettate, che seguono <b>logiche di partito che non hanno nulla a che vedere con la realtà.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Pertanto, quando un liberista sfrenato attacca ogni partito sullo scenario, il cittadino non sa come gestirlo: quello sporco liberista ha detto cosa che ha detto anche Berlusconi, una volta, ma ora lo attacca. Perché? Cosa c'è dietro? Il cittadino è in panico, perché dire al liberista "hai ragione" significa ammettere che Berlusconi ha fatto una piccola incoerenza tra pensiero ed azione; ha detto, cioè, cose liberiste o pseudo tali, ma non ne ha fatta neanche mezza che corrispondesse a quanto ha detto. Ma dar ragione a quel saccente liberista significa far crollare tutto il castello di ideucce che il cittadino ignorante ha in testa da decenni. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il cittadino vuole un dibattito diverso, su un piano meno coerente, meno riflessivo, più pettegolezzo. Il cittadino vuole discutere delle cose fatte dal partito dell'opposizione e dire che sono sbagliate, mentre il suo partito, eh, quello sì che aveva idee giuste, ma non ha avuto tempo/numeri/potereillimitato per farle. E tutto finisce qui.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il cittadino non si chiede se sia giusta o meno una certa riduzione di libertà: se il partito la sta proponendo, e l'opposizione non la vuole, <b>il cittadino la sosterrà pur di dare contro all'odiato nemico. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando il cittadino incontra il cittadino che ha studiato, si ritrova spaesato e vuole catalogarlo. Quando fallisce, perde interesse nella discussione e si disimpegna. Quelle riflessioni non sono più cosa sua, ma del partito; <b>lui deve parlare, il partito deve pensare. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-59031299028160286472014-04-17T18:35:00.003+02:002014-04-17T18:38:04.631+02:00La crociata dei fessi contro la libertà<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">M</span>i è capitato spesso di dover spiegare cosa sia la libertà e per quale motivo, secondo me, lo Stato non dovrebbe arrogarsi alcun diritto di censura né di proibizionismo sui beni. Il più delle volte, a tale liberismo si oppone una categoria di persone che <b>proprio non ce la fa a vivere in un mondo in cui qualcun altro compra, legge, produce o fa cose che a loro non piacciono.</b> Tali oppositori, tra i più ottusi di ogni teoria di stampo liberista, <b>hanno la presunzione di voler costruire un mondo a loro immagine e somiglianza</b>, dove in qualche modo chi si comporta diversamente viene fermato dalla <i>longa manus</i> dello Stato.</span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La motivazione degli amanti del proibizionismo è sempre la stessa: <b>se liberalizziamo tale cosa, allora tutti la faranno.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La maggior parte delle volte, questa argomentazione viene opposta a chi chiede la liberalizzazione della droghe. Liberalizzando le droghe, tutti inizieranno a drogarsi. Liberalizzando la compravendita delle armi, tutti inizieranno a spararsi all'impazzata. Liberalizzando i matrimoni, tutti diventeranno gay all'improvviso e si sposeranno. E così via.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'amante del proibizionismo, insomma, è preoccupato per il mondo in cui vive, ma in una forma tutta egoistica: <b>a lui piace vivere in una società in cui esistono soltanto individui di cui condivide idee e stili di vita.</b> L'individuo fuori dal coro è un abietto e un corrotto che va isolato e additato come esempio di perdizione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Purtroppo, l'amante del proibizionismo è anche un individuo particolarmente miope, e gli sfugge qualcosa di fondamentale nell'osservazione della realtà: <b>è già pieno di cose che tutti sono liberi di fare, eppure non tutti fanno le stesse cose.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'alcol, ad esempio, più volte bersaglio dei proibizionisti, è venduto liberamente, eppure non assistiamo ogni giorno a scene in cui orde di ubriaconi si aggirano per le città, terrorizzando gli abitanti onesti ed astemi. The Walking Dead, per il momento, lo vediamo solo su Fox o il primo del mese fuori dagli uffici postali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Allo stesso modo, la libertà di comprare e vendere droga non produrrà branchi di fattoni che vanno in giro a regalare caramelle strane ai bambini o picchiare le vecchiette davanti alle Chiese. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E lo stesso discorso si potrebbe fare per qualsiasi attività umana oggi sia oggetto di divieto da parte dello Stato e della maggioranza della popolazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Il punto è che, quando si parla di libertà, bisogna comprendere che essa non è soltanto libertà di fare, ma anche libertà di non fare. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La libertà è potenzialità di fare qualcosa senza incorrere in una sanzione o trovare ostacoli appositamente piazzati per dissuadermi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il proibizionista non ci arriva, però. Secondo il proibizionista, <b>ogni individuo tende sempre ai comportamenti più estremi possibili</b>, ed è dunque compito dello Stato tenere a freno tanta bestialità tramite divieti e sanzioni. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Esiste da sempre la libertà di fare alpinismo, ma dubito che la maggioranza degli italiani lo pratichi abitualmente. Eppure è uno sport particolarmente rischioso, che secondo i proibizionisti andrebbe vietato perché tutti lo praticano e si fanno male.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma così come l'alpinismo, potremmo prendere centinaia, migliaia di esempi simili. C'è persino la libertà di suicidarsi lanciandosi da un ponte, ma mi pare di capire che non c'è ancora un evento su facebook del tipo "suicidio collettivo a ritmo di Happy di Pharrel Williams". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il proibizionista, tuttavia, si preoccupa di queste cose e crede di poterle risolvere a colpi di leggi e divieti assurdi, al fine di costruire una società dove si possono fare poche cose, ma moralmente buone, sicure e ben regolamentate. Una specie di asilo nido dai 0 ai 99 anni, fondato su precetti cattocomunisti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando il proibizionista cammina per strada, non si gode la giornata, non pensa a come divertirsi o come realizzarsi, ma cerca gli individui diversi da lui e ne disprezza ogni aspetto, chiedendosi come mai lo Stato permetta simili orrori. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ad aiutare l'ansioso proibizionista, se l'osservazione della realtà non dovesse bastare, potrebbe arrivare anche l'economia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'economia ci dice che, messo un bene X sul mercato ad un prezzo P, questo verrà venduto in una quantità Q. Dimezzando il prezzo (P/2), la quantità Q venduta del bene potrebbe aumentare, ma non necessariamente del doppio. Abbassando ancora il prezzo (facciamo gratis, vogliamo rovinarci) si potrebbe raggiungere tutti i potenziali acquirenti del bene X, e quindi soddisfare tutti coloro che hanno bisogno di quel bene. C'è però un limite. Una volta soddisfatti tutti i potenziali acquirenti di quel bene, sarà impossibile crearne di nuovi. Il fatto che il bene X sia gratuito, insomma, non lo rende desiderabile a tutti i consumatori del sistema aggregato, ma soltanto a chi possa trarne un'utilità in quel momento. Il resto dei consumatori sarà indifferente verso tale bene. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Allo stesso modo, la libertà di compiere un'attività non produrrà immediatamente il desiderio di compierla in tutti coloro che vivono nello Stato preso in esame, ma semplicemente toccherà quegli individui (pochi o molti, non si sa) che in quel momento storico <b>possono e <u>vogliono</u></b> trarne vantaggio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Portando l'esempio su un piano più concreto, ci basterebbe dire che la messa sul mercato di calcolatrici scientifiche gratuite, non avrà come conseguenza che tutti avranno una calcolatrice scientifica e saranno degli esperti matematici. Avrà come conseguenza, invece, che chiunque ne desideri una, potrà averla, e chi non ne desiderava una ma è curioso, potrà provarla e magari scoprirsi matematico... o capire che il 4 sulla pagella era un regalo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Potrei scrivere ancora molto, ma mi fermo qui, perché credo che la brevità sia spesso più efficace di una profusione di esempi e teorie adatti ad una lettura meno occasionale e più pianificata. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il nòcciolo del discorso è che la battaglia contro la libertà conta individui estremamente preoccupati di vivere in una società che non li rispecchia, <b>e questi individui sono estremamente deleteri</b>, perché la loro isteria fa breccia nei cuori pavidi degli ignoranti, e quindi nella maggioranza.<br />La Chiesa Cattolica ci insegna che i matrimoni omosessuali produrrebbero una società piena di lesbiche che non sanno cucinare e gay che non sanno guidare, con bambini deviati che fanno giochi perversi a cinque anni. E' risaputo, tuttavia, che la percentuale di omosessuali non varierà certamente con un divieto di legge. L'omosessuale non ha scelto di esserlo in base alle leggi del suo Stato, ma per tutti altri motivi (connaturati o meno) che io sono il meno adatto a spiegare vista la mia ignoranza in materia. E' invece certo che coloro che finora si sono tenuti nell'ombra, potrebbero svelarsi e vivere la loro sessualità nel modo più libero e pieno possibile, come è loro diritto. Un simile scenario non danneggerà in alcun modo le finanze o l'autostima del proibizionista etero-cattolico-comunista, ma questi continua comunque a opporsi all'autodeterminazione altrui, <b>perché non gli piace e la forza della maggioranza glielo consente. E' un bambino, insomma.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Chiunque combatta contro la libertà, è un bambino pavido, ignorante ed egoista, tutto qui. </b></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-50666478362595032052014-03-19T00:32:00.002+01:002014-03-19T00:32:48.674+01:00L'emigrazione criminalizzata<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">T</span>ra le tendenze umane più meschine, vi è quella di colpevolizzare o demonizzare gli individui più benestanti della società, o comunque coloro che sembrano non patire le sofferenze della maggioranza. E' facile, per la moltitudine degli oppressi e degli invidiosi, vedere nel benestante il nemico e la causa di ogni male.<br />Lo Stato è consapevole di questo istinto e vi fa leva ogni volta che sguinzaglia la Guardia di Finanza su quegli esercizi commerciali ritenuti "grandi evasori". Se ricordate il caso di Cortina e dei ricchi orefici che avevano evaso milioni di euro di tasse, capirete immediatamente a cosa mi riferisco. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Negli ultimi anni, però, non sono soltanto i "grandi evasori" ad essere stati messi sul rogo degli eretici, ma anche <b>i migranti</b>. Coloro che, oppressi da un sistema di tassazione criminale, hanno deciso di delocalizzare le loro imprese all'estero, o di trasferirsi oltreconfine a cercare una posizione lavorativa migliore. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ascoltando uno dei tanti talk show che affollano la prima serata della tv italiana, mi sono imbattuto in un operaio che inveiva contro gli emigrati, chiedendo loro se non si sentissero almeno un po' in colpa per essere scappati dal loro Paese e aver trovato un lavoro meglio retribuito all'estero. Altri, spinti dalla medesima invidia, hanno subito fatto eco all'operaio, scatenando buoni 10 secondi d'odio di cui Orwell sarebbe stato fiero. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fino a dieci o venti anni fa, non avremmo mai assistito a una scena del genere. Questo perché ci trovavamo in una fase in cui l'emigrazione <b>non minacciava ancora il Governo</b>, quindi non era criminalizzata. L'emigrato, vent'anni fa, era ancora un pioniere, un coraggioso, un esempio di italiano "che esporta all'estero la nostra eccellenza".</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ora il migrante è un esempio di italiano che non vuole pagare le tasse ad un Governo criminale e fugge dove sono più basse, sottraendosi alla colletta che fa lo Stato ed obbligando chi resta a pagare cifre più alte.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma la sostanza è la stessa, sia vent'anni fa, che oggi: un cittadino emigra dove le condizioni di vita sono migliori.<br />A cambiare è il modo di concepire l'emigrazione e la sua funzione di "protesta" non violenta. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'emigrazione meno intensa è quella che potremmo definire "di base", e comprende tutti coloro che ogni anno lasciano il Paese per i più svariati motivi, non soltanto economici. Questa fase è generalmente presente in ogni Paese e non preoccupa i Governi, passando per lo più inosservata.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Vi è poi una fase più intensa, che si ha quando le condizioni di vita iniziano a peggiorare e chi ne ha la possibilità si sposta all'estero. E' in questa fase che l'emigrazione viene notata dai Governi e dagli istituti di statistica.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Infine c'è la fase del grande esodo, alla quale ci avviciniamo: chiunque possa scappare, lo fa, consapevole che non c'è più nulla da fare. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quest'ultima fase è quella che maggiormente preoccupa i Governi, non solo perché le imprese si sottraggono al violento giogo fiscale, ma anche perché ogni abbandono rappresenta un atto di sfiducia verso il Governo in carica. E un voto in meno, ovviamente.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando l'emigrazione diviene esodo, il Governo risponde additando i migranti come <b>traditori della patria. </b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A questo punto le reazioni dei cittadini sono due:</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- farsi una risata.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- credere al Governo e convincersi che i migranti siano traditori da riportare in patria affinché subiscano le stesse torture fiscali di chi è rimasto. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'opzione due, però, può esistere soltanto ad una condizione: che il Governo sia stato bravo nell'opera di indottrinamento, e cioè nel <b>far credere che esistano valori più alti dell'individu</b>o e del suo benessere.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando si pretende che un cittadino sacrifichi il suo benessere (fisico, mentale o economico è indifferente) e la sua felicità per un altro fine, allora si sta ammettendo che non esiste alcun primato dell'essere umano. Che l'essere umano è un gradino <b><u>al di sotto</u> delle sue stesse invenzioni</b>, tra le quali figura appunto lo Stato. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Concependo lo Stato come superiore all'individuo, è chiaro che chi non resta a farsi schiavizzare figurerà come un codardo che non vuole adempiere ai suoi doveri.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Ma se invece ammettiamo che il primato sia dell'individuo</b>, dell'essere umano, e che esso abbia il diritto di ricercare la propria felicità ed il proprio benessere, allora la cosa si fa difficile per il Governo accusatore, perché si ritroverà immediatamente <b>in concorrenza con il resto del Mondo.</b> E si scoprirà debole, inetto. Perciò ha bisogno di far creder che lo Stato sia superiore: per evitare questo gioco di concorrenza e trattenere presso di sé quanti più cittadini possibili. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La cosa sarà più chiara con la classica metafora della nave che affonda. La nave è lo Stato, i passeggeri sono i cittadini.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ammettiamo che alcuni si rendano conto che la nave stia muovendo verso un iceberg. Questi urlano per avvisare gli altri, ma non vengono ascoltati e si tuffano a mare per salvarsi. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'iceberg si avvicina, altri passeggeri se ne accorgono, qualcuno ode le loro grida di allarme e insieme tentano di avvisare il Capitano, che se ne frega e continua a mirare dritto verso l'iceberg. Questi cittadini si tuffano e si salvano.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Infine, l'iceberg è a pochi metri dalla nave. Tutti lo hanno visto, ma è impossibile dirlo al Capitano, che continua a fregarsene. A questo punto, vorreste dirmi che si tuffa a mare sia un traditore? Se fino ad allora il Capitano stesso se ne fregava della rotta, e tuttora lo fa, in qual misura l'uomo che si tuffa a mare è un traditore?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Sarà, piuttosto, oggetto dell'invidia di chi non sa nuotare o non ha il coraggio di tuffarsi.</b> Nel panico generale e nell'impossibilità di fare qualcosa, la massa rimasta sulla nave sfogherà ogni sentimento negativo nell'odio verso chi si è messo in salvo, dandogli ogni colpa, persino quella di non aver spinto via l'iceberg o di non voler morire sulla nave da veri uomini patriottici del ca.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Io credo, invece, che chiunque possa scappare debba farlo. Lo Stato dovrebbe esistere per proteggere la proprietà privata ed i diritti dell'uomo, null'altro. L'unico fine dello Stato è quello di garantire al cittadino il perseguimento della felicità, rimuovendo ogni pericolo ed ostacolo.<br />Nessuno presta giuramento di fedeltà allo Stato nell'atto della nascita. Nessuno ha alcun dovere morale verso lo Stato. E' lo Stato ad averne verso i cittadini. E quando lo Stato viene meno, per salvaguardare la propria felicità, il cittadino può e deve emigrare. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Il vero tradimento sarebbe restare e impedire a se stessi e a chi ci sta intorno di essere felici. </b><br />Che senso avrebbe vivere per pagare le tasse ad uno Stato morente per sua stessa scelta? </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-5335180840808214952014-02-24T01:22:00.000+01:002014-02-24T01:35:36.198+01:00Una buona prassi per formare i governi<div class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">I</span>l governo Renzi è squisitamente in continuità con tutti i governi precedenti, in un modo tanto palese che, per presentarlo come nuovo, si è potuto giocare soltanto sull'età media, molto più bassa degli altri. Se avesse avuto davvero elementi innovativi, tutti li avremmo notati ed egli stesso li avrebbe sbandierati in televisione, come ama fare con le amenità quali l'equa ripartizione tra maschi e femmine (tipica del bestiame) ed il basso numero di ministeri (tuttora troppi, comunque). </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ciò che mi sarei aspettato da un uomo che ha tanto parlato di meritrocrazia, sarebbe stato <b>un metodo innovativo di scelta dei ministri</b>, e quindi delle personalità competenti e dal curriculum trasparente. Dico </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">sarei</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">, perché ero certo che Matteo Renzi non avrebbe rotto la tradizione, <b>nominando persone che nel mondo del lavoro non avrebbero ottenuto neanche un colloquio nei settori attualmente assegnatigli. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A chi è pratico di internet basterà googlare i nomi di tutti i ministri per rendersi conto che mancano totalmente di conoscenze e competenze (comunque presunte), spesso in modo tanto palese da costituire una vera e propria offesa agli elettori. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ne riporto solo qualcuno, per farvi rendere conto:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<blockquote style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Giustizia - Andrea Orlando, <i>diploma di liceo scientifico</i>. </span></span></blockquote>
<blockquote style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Difesa - Roberta Pinotti, laureata in <i>Lettere</i>.</span></span></blockquote>
<blockquote style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Lavoro - Giuliano Poletti, <i>diploma di perito agrario</i> e nessun incarico particolare che ne giustifichi le competenze (presunte) in questo settore.</span></span></blockquote>
<blockquote style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Salute - Beatrice Lorenzin, riconfermata, <i>diploma di liceo classico</i> e nessun incarico particolare che ne giustifichi le competenze (presunte) in questo settore.</span></span></blockquote>
<br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">I più esperti di gossip sapranno dirvi anche di chi sono amici o figli questi bravi signori e signore, ma a me è sufficiente mettere in evidenza quanto siano inadatti al ruolo che ricoprono. </span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">In Italia esistono scuole e master in strategia militare ed affini, ma noi abbiamo una laureata in Lettere nel ministero della Difesa, <b>immagino perché sconfiggeremo i nostri nemici con la cultura e i libri.</b> </span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Alla Giustizia abbiamo un semplice diplomato al liceo scientifico, quando potrebbero starci fior di ricercatori nel campo giuridico, ma immaginiamo che il signor Orlando sia un luminare incompreso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Poi abbiamo un perito agrario come Ministro del Lavoro. Io immagino i ragazzi che escono dall'istituto agrario del mio paese e me li figuro come ministri, e vi assicuro che - con tutto il rispetto per la materia agraria - provo un forte disagio nel sapere che le politiche sul lavoro le svolgerà una persona con le loro conoscenze. </span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ed infine abbiamo una diplomata di liceo classico al ministero della salute, <b>seppur in Italia si contino schiere di ricercatori che guadagnano cento euro al mese dando ripetizioni ad altri futuri disoccupati.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Credo, comunque, che si tratti di scelte volute: il messaggio che vuole lanciarci Matteo Renzi un messaggio di speranza; <b>non bisogna perdere la fiducia, perché più si è fancazzisti, più è alta la probabilità di ricoprire alti incarichi pubblici. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">(Consiglio, in tal proposito, la lettura di "Una storia semplice" di Leonardo Sciascia)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>LA BUONA PRASSI</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Da un meritocratico, dicevo all'inizio, mi sarei aspettato l'introduzione di una prassi costituzionale nuova ed efficace, capace di produrre ministri non dico santi, ma quantomeno presentabili ai cittadini. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Come da sentenza della Corte Costituzionale</b>, le prassi costituzionali possono avere vero e proprio rango costituzionale qualora siano in armonia con i princpi della Carta. Ovviamente, perché si possa parlare di prassi, sono necessari due elementi: la ripetizione sistematica del comportamento nel tempo e la convinzione che esso sia giusto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma, prima di ciò, è necessario che qualcuno la segua per primo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Un vero meritocratico</b> avrebbe invogliato tutti gli istituti privati di ricerca a stilare una lista dei loro elementi migliori, presentandone i meriti, le competenze ed in generale tutto il curriculum attinente alla materia. Tali istituti avrebbero poi certificato anche:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- che il candidato ministro non ha mai ricevuto soldi pubblici e tuttora non ne riceve. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- che il candidato ministro non ha mai ricoperto incarichi in aziende, banche o fondazioni pubbliche o partecipate dal pubblico, e tuttora non ne ricopre. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- che il candidato ministro non ha parenti o legami di sorta con i parlamentari della legislatura in corso, con il Presidente della Repubblica, con i membri dell'esecutivo uscente, né con membri del CSM o del Consiglio di Stato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Soltanto i candidati che soddisferebbero tutti i requisiti richiesti</b> finirebbero sulla lista degli istituti, che ne garantirebbero l'affidabilità mettendoci la faccia e, quindi, pubblicizzandosi anche. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In questo modo, il meritocratico Matteo Renzi avrebbe avuto nel giro di alcuni giorni una lista di persone, poche forse, nella quale pescare i nomi almeno per i ministeri più importanti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Avrebbe così lanciato la prassi di selezionare, per l'esecutivo, persone ampiamente competenti nella materia loro assegnata, ma soprattutto slegate da ogni altro politico o interesse partitico di sorta. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Non nascondo che potrebbe essere una prassi con le sue falle, ma sarebbe un buon inizio per iniziare scardinare il potere dei partiti, che da sempre producono governi assemblati con amici e parentucoli che hanno bisogno di un po' di visibilità e uno stipendio di lusso. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Da Matteo Renzi abbiamo ottenuto solo "facce nuove", che mi risparmio di associare a voi sapete cosa, ma del cambiamento non v'è neanche la lettera iniziale. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Il crimine continua a proliferare. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><i>[In questi mesi sono stato fermo a causa del terremoto che ha avuto come epicentro Piedimonte Matese. Con questo articolo riprendo l'attività sul blog, con la speranza che gli americani abbiano smesso di lanciare bombe nelle profondità della terra per provocare terremoti in aree che erano più densamente abitate nel neolitico che attualmente.]</i></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-51528057253374109982014-01-09T15:19:00.000+01:002014-01-09T15:20:17.186+01:00Il socialismo spiegato ai bambini<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">U</span>n professore di economia dell’Università Tech-Texas ha raccontato di non aver mai bocciato nessuno dei suoi studenti, ma che una volta si è trovato invece a dover rimandare una classe intera.Pare che gli alunni di quella classe insistessero sulla presunta efficienza del socialismo, che ritenevano essere un sistema equo. Un sistema in cui non ci sarebbero stati né ricchi né poveri.</span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">Il professore propose allora agli studenti: “Ok, faremo un esperimento sul socialismo proprio in questa classe..” Così il voto assegnato ad ogni studente sarebbe stato calcolato come una media dei voti reali di tutti gli studenti. Ci sarebbe stato un unico voto, nessuno sarebbe stato bocciato e nessuno avrebbe preso una A (negli Stati Uniti una A corrisponde al nostro 10).</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Dopo il primo esame, venne fatta la media dei voti ed a ciascuno studente venne assegnata una B.</b> Quelli che avevano studiato tanto e si erano impegnati erano arrabbiati, e quelli che avevano studiato poco erano invece felici e soddisfatti. Quando fu il tempo del secondo esame, chi aveva studiato poco al primo studiò ancor meno, e gli studenti che avevano invece studiato tanto per il primo pensarono di voler anche loro un “pasto gratis” e studiarono solo un po’.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Il voto medio del secondo esame fu una D!</b> Nessuno era contento. Quando arrivò il terzo esame, il voto complessivo fu una F. Con il susseguirsi degli esami, il risultato non migliorò mai perché i litigi, le accuse e gli insulti crearono un atmosfera di malumore e rancore, e nessuno voleva studiare per il bene altrui.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Con loro grande sorpresa, tutti persero l’anno e il professore disse loro che il socialismo alla fine fallisce sempre perché quando la ricompensa è alta, lo sforzo per ottenerla è grande, ma quando il governo prende per sé la ricompensa, nessuno proverà o vorrà sforzarsi ed eccellere. Più semplice di così non potrebbe essere.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ecco cinque lezioni di questo esperimento:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non si può imporre per legge che un povero sia ricco, imponendo per legge che il ricco non lo sia più;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ogni volta che una persona riceve qualcosa senza aver lavorato per essa, c’è da qualche parte un’altra persona che deve lavorare senza ricevere niente in cambio;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il governo non può dare niente a nessuno se non ha prima preso qualcosa a qualcun altro;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non si può moltiplicare la ricchezza dividendola;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando metà delle persone si accorge che non è proprio necessario lavorare perché l’altra metà si prenderà cura di tutto, e quando l’altra metà che non ha senso lavorare perché qualcun altro se ne prenderebbe i frutti, quello è l’inizio della fine di ogni nazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Penso sia utile per chi ancora abbia problemi a capire le ragioni del disastro economico italiano e di quali siano le prospettive da attendersi visti gli ultimi ed ulteriori aumenti di tasse e regolamentazioni. Storiella ottimista (..) di inizio anno, buon 2014!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E si salvi chi può.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Originale di Riecho, pubblicato su <a href="http://www.movimentolibertario.com/2014/01/il-socialismo-insegnato-a-scuola/" target="_blank">Movimento Libertario</a></i></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-57828653972359992482013-12-21T18:04:00.002+01:002013-12-29T17:03:29.811+01:00Forconi alla deriva<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">Q</span>ualche giorno fa parlai del programma del Movimento dei Forconi, ma non trovai il tempo di fare previsioni sull'esito delle loro proteste. Poco male. Il recente fallimento, evidente a chiunque non si lasci ingannare troppo dalla televisione, ci permetterà di analizzare meglio le cause di una deriva preannunciata.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il Movimento dei Forconi è un movimento politico senza leader. Mi direte che ha un fondatore di nome Mariano Ferro, col carisma di Romano Prodi nei suoi momenti di pennichella più intensa, ma è irrilevante. </span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il Movimento dei Forconi non si muove seguendo un leader, come accade per il M5S, ma <b>si muove seguendo solo ed esclusivamente la pancia</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ogni singolo membro del MdF è leader di se stesso e l'unico compito della sua classe dirigente è quello di coordinarne l'azione, organizzando i presidi e le proteste sul territorio. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I punti deboli del Movimento dei Forconi sono essenzialmente tre: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">1. Assenza di un leader/megafono;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">2. Assenza di uno scopo preciso e di step per raggiungerlo;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">3. Contaminazione tra più linee politiche e di pensiero differenti; </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>L'assenza di un leader/megafono</b> non è al primo posto per caso. Un leader sul modello di Grillo si pone come snodo principale delle informazioni. Raccoglie le informazioni provenienti dal mondo della politica, le elabora e le rilascia ai seguaci con una sua interpretazione, <b>dicendo loro cosa pensare e cosa provare</b> relativamente ad alcune istanze. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'<b>unitarietà di sentimento e di pensiero</b> che ne deriva permette al M5S di esistere a lungo e di portare avanti campagne lavorando in massa. Al suo interno non esistono ulteriori megafoni che si pongono come "centro di distribuzione di idee". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Beppe Grillo, anche grazie al suo blog, è ormai il megafono più forte nel M5S, ed il risultato è che finché esisterà lui, esisterà il M5S. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A Mariano Ferro, invece, mancano gli strumenti per diventare il megafono principale del Movimento dei Forconi: un blog che raccolga tutti i seguaci e il carisma necessario a fomentarli e porsi come "primo sacerdote". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Conseguenza di questa deficienza è , inevitabilmente, l'esistenza di numerosissimi piccoli megafoni interni al movimento, o addirittura l'inesistenza di centri di distribuzione di idee. Più la portata dei megafoni è ridotta, maggiore sarà il loro numero, fino a tendere all'assurdo che ognuno è megafono solo di se stesso. Ergo, ognuno protesta finché gli va e finché politici e televisione riescono a dare gli input necessari a mantenere viva la rabbia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La maggior parte dei politici si è astenuta dal commentare le proteste, limitandosi alle solite raccomandazioni di rito: niente violenza, rispetto per chi esprime le proprie idee, niente violenza, niente violenza. Perché la violenza sarebbe contro di loro. L'astensione dal commentare è stata una precisa strategia: l'assenza di un megafono forte ha fatto sì che ognuno scendesse in piazza spinto da una rabbia generata intimamente, non da una rabbia "distribuita" da un leader capace. <b>Tale rabbia era quindi nutrita dalla condotta criminale dei politici.</b> Tacendo, i politici hanno permesso alla rabbia di sbollire. E mancando un leader, nessun altro l'ha fomentata. E le proteste si sono frammentate, ridotte. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>L'assenza di uno scopo preciso</b> è diretta conseguenza del punto precedente: senza un capitano a tracciare la rotta, la nave va avanti per inerzia, sospinta a caso da venti e correnti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma una nave che va avanti a caso, non è la nave di nessuno. Il Movimento dei Forconi è senz'anima, è solo un gruppo di imprenditori e lavoratori stanchi di dare i loro profitti allo Stato e scesi in strada per urlare esattamente questo. Non per proporre qualcosa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il loro programma, se così si può definire, non è neanche consequenziale a quelle che loro accusano come cause dei loro mali. E' un programma pieno di richieste di finanziamenti che mal si combina ad una protesta contro l'alta tassazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A parte chi ha voglia di urlare e di arrabbiarsi insieme agli altri, nessun altro può trarre profitto dalle proteste dei Forconi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Questa mancanza è stata in parte coperta dall'uso di twitter e degli slogan, che hanno impedito un vero e proprio dibattito serio e ragionato a favore dei discorsi di guerra. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>C'è infine il problema della contaminazione tra più pensieri differenti. </b>Il Movimento dei Forconi è apartitico e la sua assenza di anima permette a chiunque di fare sua la manifestazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Casapound non si infiltra per caso. Casapound non è capace di raccogliere tante persone in un solo posto, perché non è altro che un insieme di circoli frequentati da fascistelli che nessuno prende sul serio. Perciò deve infiltrarsi nelle manifestazioni altrui e tentare di diventarne il megafono sul momento. Purtroppo non ci riesce, e finisce solo per spaccare qualche auto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma come Casapound, tanti altri all'interno del Movimento stesso non sanno cosa pensare né per cosa stanno combattendo sul serio. Dubito, anzi, che conoscano il programma. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ho sentito discorsi di ispirazione indipendentista, anarchica, fascista, liberale, comunista. Se il Movimento avesse davvero preso il potere, si sarebbe immediatamente spaccato. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La loro pretesa di fare una rivoluzione era minata alla base. Un movimento che ha intenzione di fare la rivoluzione deve innanzitutto presentarsi come <b>concorrenza efficiente</b> rispetto al regime esistente. Deve coesistere come governo ombra, come vera e propria opposizione fuori dal parlamento, con personalità capaci di contrapporsi in competenza e credibilità. Deve, insomma, sembrare pronto a subentrare al regime esistente, senza far sorgere la paura per il vuoto di potere che si creerebbe nella fase di transizione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma di questo parlerò più diffusamente in altri articoli, forse. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In conclusione, possiamo dire che il Movimento dei Forconi è un fenomeno alimentato dai politici stessi - volontariamente o involontariamente - che resta coeso solo perché <b>d'accordo sulle cause del problema</b>, ma non ha idea di quali siano le soluzioni. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-72094450876464786512013-12-11T01:36:00.000+01:002013-12-29T17:03:02.865+01:00Analisi delle linee programmatiche dei Forconi<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">D</span>a un movimento che si ispira all'attrezzo agricolo classico delle rivolte contadine, non mi aspettavo certo un programma politico dettagliato e fattibile. Così, quando ho scoperto il loro sito internet, non mi sono sorpreso di trovarmi davanti ad una lista di obiettivi persino più sgangherata di quella del M5S. Definirli obiettivi, anzi, è anche troppo. Sono desideri, più che altro. Sogni. E che io sappia non esiste una lista cosiddetta estesa, o dettagliata, che dia qualche informazione in più. </span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Le linee programmatiche si aprono con una premessa che parla della dignità del popolo siciliano e di sovranità monetaria, alimentare, sui beni culturali, sull'ambiente e quant'altro. Il popolo siciliano prima di tutto. C'è persino una minaccia di ricorrere alla secessione, qualora non dovessero essere ascoltati, <b>ma subito dopo si smentiscono</b>: vogliono il pieno rispetto dello Statuto della Regione Sicilia, il che significa che la Regione ha diritto a fondi supplementari che lo Stato estorce alle regioni più produttive per darli alla Sicilia. Tutto ciò, senza Stato, e quindi con l'indipendenza, sarebbe impossibile. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dopo questo incipit promettente, inizia il lungo elenco di desideri. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>LA TRASPARENZA di ogni atto amministrativo e finanziario dell’amministrazione regionale con pubblicazione immediata e motivata su internet di ogni azione di governo ( nomine, spese, consulenze, rimborsi, attività dei parlamentari ecc..).</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Già esiste, ma probabilmente a livello locale ci sono ancora lacune nell'uso dei computer. Niente di strano, visto che il personale delle PA non ha alcun motivo di aggiornarsi, essendo assunto a tempo indeterminato e non vincolato dalla competitività sul mercato del lavoro. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>L’EQUITA’ SOCIALE con abolizione totale dei privilegi (vitalizi, rimborsi, auto blu, benefit di vario tipo) e riduzione sostanziale degli emolumenti dì deputati, consulenti ed amministratori della cosa pubblica di nomina “politica”. Reinvestimento vincolato delle somme così risparmiate a favore dell’ISTRUZIONE , della formazione professionale e dell’inserimento lavorativo delle classi sociali più svantaggiate.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I risparmi sarebbero nell'ordine di poche decine di milioni di euro, che spalmati su una intera Regione (ammesso che parliamo solo della Regione Sicilia) sarebbero poche centinaia di migliaia di euro per provincia. Che spalmati su tanti Comuni, sarebbero briciole. Comunque non sarebbe una riduzione della spesa pubblica, quindi non ne seguirebbe una diminuzione delle tasse. Buona, comunque. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dopodiché si parla di <i>CONTRASTO AL SISTEMA CLIENTELARE politico-affaristico-mafioso</i>. Non sto a citare perché sarebbe lungo, ma riassumo brevemente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Si chiede la "sburocratizzazione" delle procedure amministrative, una fantomatica legislazione anticorruzione dai contenuti lasciati all'immaginazione del lettore, la "reale tutela della segretezza" in sede di voto (ed anche stavolta senza dirci come), trasparenza nelle nomine per incarichi pubblici e, cito, "<i>IL SUPERAMENTO del precariato mediante qualificazione professionale mirata, con riserva di posti nei pubblici concorsi ed incentivi economici e fiscali per chi sceglie l’imprenditoria personale.</i>" </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Tutti obiettivi lodevoli, ma privi di sostanza. Un lettore discretamente informato desidererebbe qualche informazione in più per comprendere in che misura tali obiettivi possano essere raggiunti. L'ultimo punto, sugli incentivi, non è altro che un ulteriore aumento di spesa pubblica privo di copertura. Esistono già degli incentivi all'agricoltura, se è ciò che vogliono i Forconi, ma ovviamente non sono per tutti. Se ne desiderano <b>di più</b>, significa che devono (dobbiamo) <b>pagare di più</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Le intenzioni saranno anche buone, ma non vedo coperture economiche né uno straccio di proposta per attuarle. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ora arriviamo al più bello, si parla di <i>rilancio dell'economia interna </i>con i cavalli di battaglia tipici di socialisti e statalisti. Quegli stessi cavalli che continuano a non portare vittorie. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ancora una volta troviamo incentivi per <b>formare</b> personale qualificato presso le PMI, per <b>assumere</b> personale qualificato, per riconvertire i centri commerciali in complessi che fanno tutt'altro, per fare pubblicità e per preservare in generale il territorio. Insomma, ulteriore incremento pazzo della spesa pubblica, senza specificare quali tasse andrebbero alzate per finanziare tutto ciò. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Di mezzo c'è anche un reddito di cittadinanza minimo, senza ulteriori informazioni su come darlo, a chi, e da chi prendere questi soldi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Infine, la più bella: <b>stampare moneta appositamente per la Sicilia, per rilanciare i consumi interni. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Questo significa che la Sicilia dovrebbe avere una banca centrale capace di stampare moneta fiat (carta straccia il cui valore è dato per legge, come lo era la Lira, come è l'Euro) per favorire gli scambi interni con una moneta svalutata. In genere, con monete di questo genere si favorisce la domanda esterna, poiché in un mercato con una moneta che non vale niente, si compra tutto a poco se si ha una moneta più forte. E' quello che facevamo noi con il resto del mondo quando usavamo la svalutatissima Lira. Il problema è che finché si esporta soltanto, la cosa funziona, ma quando si tenta di acquistare, sorge un problema: chi accetterebbe una moneta svalutata e <b>garantita da una banca centrale siciliana</b>, col rischio che nel giro di un mese l'inflazione farà crollare ulteriormente il valore di quella moneta? Ma nella Sicilia stessa, per quale motivo un cittadino X dovrebbe accettare contanti in Lira Siciliana (chiamiamola così) quando c'è l'Euro il cui valore sarebbe molto più stabile? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ammettiamo che il tasso di cambio Euro/Lira Siciliana sia ancora di 1. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Vendo un'auto per 10.000 Lire Siciliane (uguali a 10.000 euro) e conservo questi soldi sotto un materasso o nella mia banca di fiducia. Tempo un anno, la BCS (Banca Centrale Siciliana) decide che serve maggiore moneta in circolazione per stimolare i consumi, e stampa ancora follemente altra carta straccia. Il valore di quelle 10.000 LS calerà a causa dell'inflazione indotta dalla BCS, e la mia riserva di ricchezza sarà più che altro un "fondo caffè e cappuccino per due settimane."</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Lo stesso problema non si verificherebbe con l'Euro, il cui valore è più o meno stabile, molto più stabile di quello di una moneta stampata.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' follia, ma questa gente è ancora convinta che stampare denaro sia un modo per rilanciare l'economia. Infatti l'Italia, stampando denaro, ha lanciato la sua economia giù da un burrone. Altro che euro. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma andiamo oltre, alla categoria "equità fiscale". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Impignorabilità della prima casa e dei mezzi di lavoro (e quando mai no, ma ok, giusta), riscossione dei tributi in mano ai Comuni, nomina di una commissione d'inchiesta sugli sprechi di denaro pubblico, IVA scaricabile. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Queste mi sembrano battaglie fattibili anche senza troppe specifiche tecniche di contorno. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Poi cito: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>LA VALORIZZAZIONE DEL PUBBLICO IMPIEGO con:</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>a)ADEGUAMENTO DEI LIVELLI RETRIBUTIVI ATTUALI mediante integrazione con moneta complementare siciliana;</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>b)RIDEFINIZIONE DEGLI ORGANICI , QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE E PARI OPPORTUNITA’ DI CARRIERA.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Pura.Retorica.Senza.Senso.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Vogliono pagare i dipendenti pubblici non solo in euro, ma anche in Lira Siciliana. Il secondo punto è invece così astratto che neanche si commenta. Non si tratta di azioni legislative, ma semplicemente di scelte di amministrazione che andrebbero imposte in sede decisionale. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il resto è un collage molto grillino che parla di democrazia diretta, controllo del territorio, finanziamenti ad altri istituti di ricerca e altre lotte agli sprechi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Alla luce di quanto ho letto</b>, posso dire che il tutto si racchiude in una sola espressione: <b>aumento folle della spesa pubblica. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Gli unici tagli previsti sono quelli ai costi della politica e gli unici risparmi previsti sono le "lotte agli sprechi", i cui proventi non sono ovviamente calcolabili. Anzi, c'è il rischio che le operazioni costino più di quanto si riesca a risparmiare. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Inoltre il programma è così generico che mancano informazioni essenziali quali:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- A chi chiediamo tutto ciò? Al Governo o alla Regione?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">- Su quale territorio vanno applicate le politiche proposte? Nazionale o regionale?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Perché eccetto nei punti in cui è desumibile, <b>non si comprende se i Forconi parlino solo della Sicilia o dell'intero territorio nazionale</b>, ragion per cui i calcoli delle coperture e dei costi sono impossibili. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se avessero messo al lavoro un laureato in economia e un laureato in giurisprudenza, avrebbero avuto un programma leggibile e proponibile. Invece è un caos di idee e propaganda, null'altro. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' una delusione, perché almeno da questi imprenditori mi sarei aspettato un programma di stampo liberale, con nette riduzioni di spesa pubblica e maggiore spazio al libero mercato e alla concorrenza. Invece, ancora una volta, lo spirito statalista degli italiani ha prevalso sui rischi di un'economia di mercato dove vince solo chi è bravo, preferendo parlare solo di incentivi, aiuti, finanziamenti e sostegni, senza considerare che qualcuno deve pur guadagnare per mantenere questo enorme sistema di redistribuzione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per me, sono bocciati, almeno sul programma. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-5808186014468787522013-11-28T18:09:00.002+01:002013-12-01T00:46:45.518+01:00Breve analisi politica del post decadenza<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">P</span>rima di fare qualsiasi analisi, premettiamo una cosa essenziale: Berlusconi non è finito. Dimenticate i festeggiamenti della sinistra, il giubilo dei giustizialisti alla Di Pietro, gli champagne stappati dai radical chic e i discorsi dei grillini che si sentono sempre in procinto di iniziare una rivoluzione che viene sempre, puntualmente, posticipata. Ho letto in giro una sorta di "fuori uno" che mi ha dimostrato in due parole quanto può essere banale e superficiale un grillino medio. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Berlusconi non è finito.</b> E' stato semplicemente espulso dal Senato per effetto automatico della c.d. legge Severino, dopo che tutti gli ordini del giorno per salvarlo sono stati respinti da rapidissimi voti elettronici. Ha un'interdizione di 2 anni dai pubblici uffici, il che significa che ha perso anche i diritti di elettorato attivo e passivo = non può votare, non può essere eletto. E poi c'è quell'anno di servizi sociali che un uomo come lui saprà trasformare in un anno di martirio e feroce condanna della "casta che lo ha espulso". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Insomma, Berlusconi è appena iniziato.</b> Come scrissi già a proposito della <a href="http://saint-jacobus.blogspot.com/2013/11/i-5-vantaggi-della-scissione-del-pdl.html" target="_blank">scissione del PDL</a>, Berlusconi si sta preparando ad una campagna elettorale di tipo piazzista, sul format di quella grillina, configurandosi come leader fuori dalle istituzioni e vicino al popolo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ora che è all'opposizione, l'unico scopo di Forza Italia sarà quello di far crollare l'attuale Governo sotto un serrato fuoco di sbarramento.<br /><b>La posizione di Berlusconi è delle più favorevoli, al momento.</b> E' un martire espulso da questa casta politica che non sta concludendo nulla, perseguitato da un sistema giudiziario ancora di stampo fascista (lo è, senza che pensate che io sia berlusconiano) e, in più, deluso dal governo di larghe intese che lui ha contribuito a tenere su con un grande spirito di sacrificio, ed arenatosi infine nell'immobilità. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>In breve, Berlusconi è la vittima</b>, l'uomo innocente che ha tentato di salvare il Paese stando alle loro regole, ed ha fallito perché Loro lo hanno perseguitato e screditato con ogni mezzo per poter conservare indisturbati il potere. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ed indovinate chi altro si sente <b>vittima</b>, in questo periodo? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Esatto: <b>ogni dannatissimo cittadino italiano</b>. E cosa aggrega di più gli esseri umani? Esatto: un nemico comune che ha già fatto loro del male e continua a farlo. Leggasi: <b>il Governo.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Berlusconi è ora nelle stesse condizioni di ogni altro italiano</b> e può persino farsi campagna elettorale dicendo le stesse cose che si dicono al bar, tanto non può essere eletto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Si comporterà da frontman ed attaccherà chiunque a testa bassa, con l'appoggio nelle retrovie dei suoi figli, ai cui ordini ci sono schiere di giornalisti che non vedono l'ora di fare lo scoop della loro vita. Questo significa che, stranamente, appariranno scandali su ogni avversario di Berlusconi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non sarà molto diverso da Grillo, ma avrà l'esperienza dalla sua. Berlusconi fa politica da vent'anni e ha iniziato esattamente così, come uomo venuto dal mondo dell'imprenditoria, estraneo a quei politici di professione formatisi nei vecchi partiti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Raccoglierà quindi tutti i voti dei suoi fedelissimi e dei nostalgici dei vecchi tempi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Alfano, invece, continuerà in sostanza l'esperienza del PDL, con il nome di "nuovo centrodestra", più moderato nei toni e capace di raccogliere i consensi di quella fascia di elettori stanchi di Berlusconi ma ancora vicini al centrodestra. I sondaggi degli ultimi giorni danno Alfano tra il 5,8 e l'8%, un buon numero per integrare le perdite di Berlusconi in questi ultimi anni. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Va aggiunto che a Maggio 2014 si terranno le elezioni per il Parlamento Europeo.</b> Anche lì il PDL andrà diviso tra i due leader, e ciò permetterà a Berlusconi di sfruttare un ulteriore parametro, quello dell'antieuropeismo. Rivolgerà le sue invettive anche contro l'Europa e prometterà di andare lì a far valere "gli interessi dell'Italia e degli italiani, perché senza Italia, l'Europa fallisce". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>In tutto ciò, il Governo non potrà che restare impotente</b>, poiché è chiaramente incapace di fare qualcosa di buono.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per quanto può valere, sono abbastanza sicuro che nella primavera 2014 andremo di nuovo al voto, e la coalizione di FI-NCD vincerà, portandoci un premier come Alfano. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per ora i sondaggi danno in testa il centrodestra, mentre il centrosinistra continua a farsi un'ottima campagna politica con questo Governo predatore della ricchezza. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In conclusione, il ciclo ricomincerà e neanche ci renderemo conto dell'assenza di Berlusconi in Parlamento, tanto lunga è l'ombra che proietta su ogni istituzione. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-53597144671606191392013-11-22T16:15:00.001+01:002013-12-01T00:48:33.363+01:00J'accuse: #insultacivati e Cancellieri<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">I</span>n questi giorni sono stato molto attivo su Twitter per commentare la vicenda Cancellieri. Riassumo in una sola frase: Civati propone la sfiducia per la Cancellieri, visto il suo abuso di potere ed il favoritismo alla famiglia Ligresti, ma quando si rende conto che il PD non lo segue, Civati vota contro la sfiducia <i>per disciplina di partito</i>. <br />Tra i trend abbiamo avuto un generico #CancellieriVergogna e, a sorpresa, un autoironico #insultacivati, messo in giro da Civati stesso come atto di autoflagellazione. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Al di là del divertimento, il mio scopo primario è stato quello di provocare gli utenti su un dilemma particolare: è giusto o meno che Civati abbia votato in linea col suo partito pur essendo in disaccordo? E, in generale, è giusto dissentire dal proprio partito a parole, ma agire comunque in concerto con la massa? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I risultati sono stati simili a questi (ometto i nomi degli autori per correttezza): </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<blockquote>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>@LuigiValente4 bugia.servivano 63 firme e ne aveva 16.ha provato a convincere i colleghi PD ma poi è arrivato Letta.non aveva i numeri.</i></span></blockquote>
<blockquote>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>@LuigiValente4 @lacarlizz @civati @sergi_giulia prenditela con chi c'aveva i voti e non li ha usati. Civati ha fatto tutto ciò che poteva.</i></span></blockquote>
<blockquote>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>#insultacivati è un hashtag coraggioso, solo Civati poteva proporlo, perché è sicuro delle sue posizioni e non ha problemi a rispiegarle</i></span></blockquote>
<blockquote>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>@civati sei un buon politico......Peccato che molte volte sei costretto a ragionare con la mente del Pd #insultacivati</i></span></blockquote>
<blockquote>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Diamo a @civati quello che è di @civati : accetta di prendersi gli insulti e fa mea culpa. A differenza di tutti gli altri. #insultacivati</i></span></blockquote>
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In una sola parola: <b>assoluzione</b>. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Civati è stato assolto dai suoi sostenitori perché <b>non poteva fare di più, non poteva sfidare il premier, né gli altri candidati alla segreteria del partito, perché Civati è una minoranza. </b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Di conseguenza, pur di non perdere la sua battaglia, Civati è saltato sul carro dei vincitori e si è omologato al resto del partito, commettendo un gesto che riteneva sbagliato. Secondo i suoi sostenitori, Civati <b>non aveva scelta.</b> </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il concetto di "scelta" che hanno queste persone ha un qualcosa di distorto. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Secondo le formule assolutorie, nel momento in cui si sceglie esiste un fattore determinante che condiziona l'operatore: <b>la certezza di vittoria</b> o, da un altro punto di vista, la certezza della sconfitta. <b>La giustezza della scelta, nel momento in cui si ravvedano certezze di vittoria, passa in secondo piano.</b> Civati, dunque, sarebbe stato <b>costretto</b> a votare contro la sfiducia poiché la maggioranza stava nuotando in quella direzione. Non è ben chiaro <i>chi</i> o <i>cosa</i> lo abbiano costretto, ma l'atto è stato oltre la sua volontà, al di là del suo controllo, poiché esiste una forza che attrae inevitabilmente l'operatore di una scelta verso quella socialmente più accettabile. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' lo stesso ragionamento che fanno i fascistelli moderni per giustificare l'alleanza tra Mussolini e Hitler: Mussolini fu <b>costretto</b> ad allearsi con Hitler per non perdere la guerra. Il fatto che tale scelta significava appoggiare uno dei più grandi criminali di tutti i tempi, era irrilevante <b>e lo è tuttora</b>. Mussolini fu <b>costretto</b> da una forza maggiore, quella che spinge a scegliere l'opzione più comoda e favorevole.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Qual è questa forza? <b>La codardia</b>. Semplicemente. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Esiste una cultura della codardia che ha raggiunto alti livelli di sofisticazione ed ha attecchito ovunque in Italia, perché aiuta ad autoassolversi. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La codardia, da scelta, <b>è divenuta una predisposizione genetica</b>, quindi chiunque agisca secondo codardia è automaticamente giustificato. Non è colpa sua se qualcuno lo ha minacciato. Non è colpa sua se la massa andava nella direzione sbagliata e lo ha trascinato via. Non è colpa sua se nessuno ha voluto seguirlo e quindi ha dovuto cambiare direzione. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tante persone assolvono Civati perché <b>vogliono assolvere se stesse.</b> Civati è l'emblema del codardo standard che ammette di essere codardo geneticamente, si dichiara impossibilitato a cambiare questo stato di cose, ed agisce da codardo <b>senza sentirsi in colpa.</b> </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' il Don Abbondio che non salva Renzo perché ha paura di perdere, e con la sua inerzia favorisce Don Rodrigo. Ma Don Abbondio <b>non si sente responsabile perché è codardo</b> e lo ha ammesso, quindi non può essere complice di Don Rodrigo. Eppure lo è.<br />Esattamente come Civati è complice di questo schifo: </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUHOOqbt3r_T4gjYCBrXHy7GC6BzDLemqQGNhYC8-1P8hGL1YTe1T8_obyCyeySUvzVzl1IcHimyLnbJGwZ9muw90wz4gzKCew4vLzNc0zF0sgedQl9hVSbbBg7VbN651j4DaGpFaujna6/s1600/cancellieri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUHOOqbt3r_T4gjYCBrXHy7GC6BzDLemqQGNhYC8-1P8hGL1YTe1T8_obyCyeySUvzVzl1IcHimyLnbJGwZ9muw90wz4gzKCew4vLzNc0zF0sgedQl9hVSbbBg7VbN651j4DaGpFaujna6/s1600/cancellieri.jpg" height="268" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><u>Una criminale che abusa dei poteri di Ministro per salvare un'amica e non viene in alcun modo spinta alle dimissioni dai criminali che governano con lei. </u></b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando Adolf Eichmann, alto ufficiale delle SS, venne processato in Israele per i crimini contro l'umanità di cui si era macchiato durante il regime di Hitler, egli rispose alle accuse ripetendo fino allo sfinimento che aveva "<i>soltanto eseguito gli ordini</i>". I suoi difensori, anzi, lo deresponsabilizzarono ancora di più affermando che se Eichmann si fosse rifiutato di eseguire gli ordini, sarebbe stato giustiziato per insubordinazione, tradimento e qualunque altra merda poteva inventarsi il regime. E, ovviamente, lo sterminio sarebbe avvenuto ugualmente per mano del suo sostituto. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Civati ha giustificato il suo atto ignobile di difendere Cancellieri con la disciplina di partito: <b>stava soltanto eseguendo gli ordini, suo malgrado. </b>Come se eseguire gli ordini non fosse una scelta, come se avesse un chip nel cervello che lo facesse agire in uno stato di abduzione. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E si è reso complice di questo schifo:</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBfkT-x4HbpoDM9GIt65u3VbA11uevZddrEBNxLTo-TJehX_qccy41F3pw-tixTtvs3rr28lqf7MWH323s1HkTYNrDPwn3ySwbeZmQ7iM30X8Q6uuofDEH39tnc_RMOOiD2BIyj1QNLg4p/s1600/cancellieri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBfkT-x4HbpoDM9GIt65u3VbA11uevZddrEBNxLTo-TJehX_qccy41F3pw-tixTtvs3rr28lqf7MWH323s1HkTYNrDPwn3ySwbeZmQ7iM30X8Q6uuofDEH39tnc_RMOOiD2BIyj1QNLg4p/s1600/cancellieri.jpg" height="269" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><u>Una criminale che abusa dei poteri di Ministro per salvare un'amica e non viene in alcun modo spinta alle dimissioni dai criminali che governano con lei. </u></b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Altri eroici difensori di Civati hanno obiettato che Civati non aveva i numeri per opporsi. Rispondo: e quindi?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Vi rendete conto o no che è in corso la difesa di un uomo che si è reso complice di uno dei tantissimi crimini che si consumano nella nostra politica? </b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBfkT-x4HbpoDM9GIt65u3VbA11uevZddrEBNxLTo-TJehX_qccy41F3pw-tixTtvs3rr28lqf7MWH323s1HkTYNrDPwn3ySwbeZmQ7iM30X8Q6uuofDEH39tnc_RMOOiD2BIyj1QNLg4p/s1600/cancellieri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBfkT-x4HbpoDM9GIt65u3VbA11uevZddrEBNxLTo-TJehX_qccy41F3pw-tixTtvs3rr28lqf7MWH323s1HkTYNrDPwn3ySwbeZmQ7iM30X8Q6uuofDEH39tnc_RMOOiD2BIyj1QNLg4p/s1600/cancellieri.jpg" height="268" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><u>Una criminale che abusa dei poteri di Ministro per salvare un'amica e non viene in alcun modo spinta alle dimissioni dai criminali che governano con lei. </u></b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Io non voglio in alcun modo dire che Civati sia più colpevole degli altri, o che sia l'unico colpevole. <b>Tutti coloro che hanno votato contro la sfiducia sono ugualmente responsabili di questo abominio: </b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBfkT-x4HbpoDM9GIt65u3VbA11uevZddrEBNxLTo-TJehX_qccy41F3pw-tixTtvs3rr28lqf7MWH323s1HkTYNrDPwn3ySwbeZmQ7iM30X8Q6uuofDEH39tnc_RMOOiD2BIyj1QNLg4p/s1600/cancellieri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBfkT-x4HbpoDM9GIt65u3VbA11uevZddrEBNxLTo-TJehX_qccy41F3pw-tixTtvs3rr28lqf7MWH323s1HkTYNrDPwn3ySwbeZmQ7iM30X8Q6uuofDEH39tnc_RMOOiD2BIyj1QNLg4p/s1600/cancellieri.jpg" height="269" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><u><b>Una criminale che abusa dei poteri di Ministro per salvare un'amica e non viene in alcun modo spinta alle dimissioni dai criminali che governano con lei. </b></u></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Chiunque tenti l'assoluzione sta semplicemente assolvendo se stesso per tutte le volte che non ha avuto le palle di agire secondo la propria coscienza ed ha agito <b>secondo idiozia</b> soltanto perché lo facevano tutti gli altri. <b>Soltanto per salvare il prestigio sociale derivante dall'omologazione.</b> E lo sanno. Lo sanno benissimo tutti quanti, soltanto che si crogiolano nell'idea che la codardia abbia il potere di costringere le persone e, al contempo, di assolverle da ciò che faranno assecondando la codardia.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Mi dispiace per Civati se è diventato l'esempio di questa invettiva, ma lo stesso post si può dedicare a chiunque abbia salvato Cancellieri. <b>Chiunque</b>. Dal più inutile parlamentare al capogruppo.<br />Le scelte che facciamo non sono mai di qualcun altro ed il nostro carattere non assolve da nulla. <b>L'atto di salvare una criminale è di per sé un atto di complicità. </b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Civati non è la causa, ma è certamente una <b>concausa</b>, insieme a tutti gli altri codardi e farabutti che hanno preferito ancora una volta <b>il crimine</b> alla giustizia. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Mi sorprende che io debba dire certe cose. Mi sorprende che tantissimi abbraccino questa filosofia così autoassolutoria. Queste persone sono le stesse che votano sempre lo stesso partito, "<i>tanto il mio voto non conta nulla</i>", e permettono alla masnada dei criminali di restare al potere.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Complimenti a chi li sta ancora difendendo, avete capito tutto. Quando vostro figlio sarà oggetto di bullismo di una classe intera, assolveteli tutti perché sicuramente ognuno di quei bulli ha agito <b>perché lo facevano gli altri, </b>e comunque da solo non poteva fermarli.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ora andate a spiare Berlusconi nella sua camera da letto e piegatevi bene perché il Governo sarà lì, dietro di voi. Come sempre. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Intanto, a Versailles: </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBfkT-x4HbpoDM9GIt65u3VbA11uevZddrEBNxLTo-TJehX_qccy41F3pw-tixTtvs3rr28lqf7MWH323s1HkTYNrDPwn3ySwbeZmQ7iM30X8Q6uuofDEH39tnc_RMOOiD2BIyj1QNLg4p/s1600/cancellieri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBfkT-x4HbpoDM9GIt65u3VbA11uevZddrEBNxLTo-TJehX_qccy41F3pw-tixTtvs3rr28lqf7MWH323s1HkTYNrDPwn3ySwbeZmQ7iM30X8Q6uuofDEH39tnc_RMOOiD2BIyj1QNLg4p/s1600/cancellieri.jpg" height="269" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-28121118569258761332013-11-20T15:21:00.000+01:002013-11-20T15:21:06.108+01:00I 5 vantaggi della scissione del PDL<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">L</span>a scissione del PDL ed il divorzio, non troppo prevedibile, tra il sottomesso Alfano ed il padrone Berlusconi, sono stati l'ennesimo teatrino di un partito che non sa più contro chi rivolgersi. La tecnica è stata insegnata dal PD, che si è movimentato contro se stesso - e lo è tuttora - creando questo Renzi che fa un po' da <i>homo novus</i>, dando una nuova anima al partito. Forse l'unica. Notato che la tecnica funzionava, e che la storia delle primarie e dello scontro tra vecchi e giovani infervorava i membri del partito e l'elettorato, il PDL non ha perso occasione per imitare il format piddino, con un po' di sane migliorie apportate dal sempreverde Cavaliere. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Premettiamo una cosa: <b>in ogni partito ci sono più movimenti scissionisti</b>, raccolti intorno ai personaggi più in vista. Da quando Angelino fu scelto come segretario del PDL, esiste una frangia di pidiellini - sia membri che elettori - che hanno chiesto a gran voce ad Alfano di staccarsi dal PDL e correre da solo. Io me ne sono reso conto leggendo i commenti nella pagina facebook di Alfano, ma anche leggendo le lettere e le opinioni di moltissimi lettori di giornali, sia online che non. Ma bastava guardare la storia recente del partito, con i gruppi che si sono staccati, per capirlo. Non è niente di nuovo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nel caso della scissione, però, c'è stata una anomalia: a staccarsi non è un Crosetto di cui non importa niente a nessuno, ma è Angelino Alfano, il braccio destro del Cavaliere, segretario per volontà dello stesso Berlusconi e notoriamente privo di colonna vertebrale. All'improvviso, con uno slancio patriottico, il Don Abbondio del PDL abbandona la sua zona di conforto ed inizia a correre da solo con pochi membri che lo appoggiano. E Berlusconi, notoriamente un uomo che governa il partito con il pugno di adamantio, <b>lo lascia fare</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Perché? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I vantaggi sono diversi: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">1. <b>Voti dei delusi</b>. Il centrodestra berlusconiano ha perduto un buon 10% di voti nell'arco di pochi anni, riducendosi a quel nocciolo duro di elettori che, pur di continuare a votare a destra, si accontentano di votare Berlusconi. Tuttavia resta un frangia di delusi da Berlusconi che vorrebbe votare un partito di centrodestra, ma non trova alcuna alternativa tra i pacifici scissionisti quali Crosetto o Meloni, né tra tutti i naufraghi di AN. Alfano, scissionista importante dell'ultim'ora che ha saputo staccarsi da Silvio con un atto di coraggio e con lacrime di dispiacere, è la valida alternativa da offrire ai delusi. Un 10-12% di elettori che probabilmente nelle ultime elezioni si è astenuto o ha votato M5S per protesta.<b> Alfano è il nuovo che avanza, </b>e se avete già sentito questa espressione ma non ricordate dove, pensate a Firenze.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">2. <b>Puritanesimo</b>. Il ritorno a Forza Italia richiedeva una sorta di "purificazione" delle personalità intorno a Berlusconi. Si sa, il Cavaliere ha iniziato da solo, e se ha fallito così tante volte è perché ha voluto far felici i suoi collaboratori, primo fra tutti proprio Alfano, che non voleva saperne di lasciare la poltrona di Ministro degli Interni. L'abbandono di Alfano è stato un atto necessario per dare prova ai nostalgici della libbberalissima Forza Italia che stavolta si ricomincia, e si fa sul serio. Insomma, un restart senza troppi programmi in startup, rapido e funzionale, essenziale e senza bug. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">3. <b>Mobilitazione</b>. Come dicevo nella mia premessa, i partiti hanno bisogno di essere costantemente mobilitati per acquisire voti. I partiti che ristagnano nell'immobilismo e si limitano a fare politica attraverso le istituzioni, non sopravvivono. Infatti non esistono. Ciò accade perché la maggior parte degli elettori ha ancora la concezione di "partito popolare", cioè di partito che deve fare scalpore, deve attaccare qualcosa, <b>deve guidare</b>, letteralmente, il popolo al suo riscatto. Il partito che fa funzionare lo Stato e basta, non ottiene voti perché nessuno sa davvero come debba funzionare lo Stato. A Berlusconi serviva proprio questo: un obiettivo comune verso il quale scatenare retorica, sigle, slogan ed entusiasmo, e lo ha trovato nel processo di scissione e nella rinascita di FI. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">4. <b>Padre buono</b>. I partiti non sono fatti solo dalle personalità che appaiono nei talk show, ma anche da una base di nuovi membri che giungono ogni anno con la convinzione di poter diventare importanti e di poter insegnare ai vecchi volponi che stanno più in alto. Questa scissione è nata anche dal basso, tra quei neo-laureati che hanno frequentato i seminari di partito e con spirito intraprendente si sono avviati nel magico mondo della politica, vedendosi già presidenti e chissà che altro. Berlusconi ha dimostrato loro di essere un padre buono e li ha lasciati volare da soli - con Alfano - non appena lo hanno chiesto a gran voce. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Probabilmente ora si crederanno dei grandi e faranno un'ottima pubblicità all'immagine di Berlusconi e della futura coalizione che guiderà alle elezioni, attirando così nuove reclute.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">5. <b>Controllo sul governo</b>. La divisione del PDL permette ora a Berlusconi di fare propaganda elettorale attiva in stile M5S, senza tuttavia dover per forza togliere la maggioranza al Governo. Alfano infatti resterà al suo posto, con i suoi, a presidiare la maggioranza, ma pronto a ritirarsi non appena converrà ad entrambi andare alle elezioni. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando ci sarà una vera scissione, sui ribelli si scatenerà una pioggia di scandali, per mezzo delle schiere di giornalisti e free-lance che rispondono al gruppo editoriale della famiglia Berlusconi. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Insomma, quando ci sarà una vera scissione, vedrete un vero e proprio litigio tra fidanzati, con il rinfacciarsi reciproco di ogni nefandezza con la vittoria di chi ha più argomenti. Come accadde con Fini. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-48137375752274319082013-11-09T15:45:00.001+01:002013-12-01T00:49:23.970+01:00Crisi, frugalità, vigliaccheria e Sindrome di Stoccolma<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">L'</span>Italia è una nazione che non vuole crescere e che continua a vivere col mito della vita semplice di un tempo. In realtà meno dell'1% degli attuali giovani saprebbe davvero vivere come una volta, privandosi di internet, televisione, cellulari, cibo già pronto, orari di lavoro (per chi ce l'ha) sopportabili, riviste, libri, musica sempre disponibile, bagni puliti, acqua calda sempre pronta, scarpe buone e spiccioli per andare almeno al bar. Resta tuttavia un mito presentato spesso come alternativa all'attuale società dei consumi, che non è altro che una società dove l'essere umano <b>non è soltanto un organismo pluricellulare che lavora, mangia e dorme. </b></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Questo perché l'italiano è sempre stato colpevolizzato per i suoi consumi. La chiesa, prima di tutti, ha sempre puntato il dito verso gli eccessi del mondo moderno, presentando ogni svago ed ogni interesse come frutti del demonio e della perdizione. L'unico svago accettato è giocare a calcio all'oratorio, dopo la messa domenicale, e senza tirare bestemmie per i falli. Il resto è superfluo, è corruzione, è Gomorra, è eresia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">La generazione cresciuta coi Beatles è tuttora convinta che sì, questi computer saranno anche utili a volte, ma non sono indispensabili; che questi cellulari sono comodi, ma se ne potrebbe benissimo fare a meno; che sia bello che qualcuno legga ancora, ma a cosa serve dopotutto? Abbiamo già letto i libri di scuola e sappiamo tutto quello che c'è da sapere. Si accetta persino l'immigrazione con i suoi kebab, ma nessuno potrà mai battere le lasagne alla vernacchiese, quindi non ce ne facciamo nulla di quel kebab che sicuramente è fatto di carne di cane e bambini cinesi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Ai loro tempi non esisteva il lettore mp3 con trecento canzoni sopra, c'era il jukebox nel bar al massimo, e si usava col gettone. E se ne vantano. Ai loro tempi non esisteva che i ragazzi uscissero fino a tardi con cinquanta euro in tasca, al massimo si usciva fino alle otto di sera e con cento lire da spartirsi in tre. Ma anche qui si stava rischiando la scomunica, perché i loro genitori, quelli che avevano fatto la guerra, i veri duri della società, non approvavano neanche questo e sarebbero tornati benissimo nel 1880. Dopo aver visto quella puntata di Lascia o Raddoppia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Perché va bene, la nostalgia è ciò che ci fa rivivere l'infanzia, ma la colpevolizzazione del progresso è da ipocriti. Soltanto perché un tempo si stava meglio con meno, non significa che sia peccato mortale desiderare un po' di più. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">E' facile per i giornalisti far attecchire i loro articoli su un terreno tanto fertile e propenso al retrò, a ritornare a quella vita dal dolce profumo di polvere, color seppia e con sopra il logo dell'Istituto Luce. E magari col Duce che zappa qua e là. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Carlo Carboni, esimio professore universitario con uno stipendio che gli permette di vivere nel peccato, scrive dunque sul Sole 24 Ore <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-11-07/l-italiano-riscopre-vita-frugale-064119.shtml?uuid=ABwA40b" target="_blank">un articoletto</a> in cui presenta la crisi come la panacea di tutti i mali (la tecnologia) che hanno afflitto l'Italia finora, cercando proprio i consensi di chi non riesce a convincersi che il genere umano abbia una tendenza al progresso e all'accrescimento dei propri bisogni. La Rivoluzione Industriale è solo l'invenzione dell'automobile, per loro, <b>magari un'invenzione fortuita fatta da un tizio che tentava di fare una scultura d'arte contemporanea. </b><br />Tutto ciò che è stato inventato dopo la loro nascita è la causa della crisi. Anche le salviette umidificate.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Leggiamo cosa ci insegna Carlo Carboni:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
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<i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">«[le famiglie italiane] hanno reinterpretato l'odiosa austerità dei governi, sdrammatizzandola con uno stile di vita frugale, scoprendone i lati positivi.»</span></span></i></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">Ed ancora:</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: small;">«L'austerità dei tecnocrati europei e nostrani ha tuonato come una
<u>punizione</u>; la frugalità, ormai diffusa tra le famiglie italiane, è il
modo più indolore per "stringere la cinghia", coniugando il senso della
misura nello stile di vita con la consapevolezza della necessità di
lavorare bene, risparmiare sul superfluo e l'ingiustificato, adottare un
atteggiamento selettivo: la spesa per casa al discount, una settimana
in meno di vacanze e, se costretti, uno o due affitti in arretrato.</span><span style="font-size: 11pt;">»</span></span></i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Forse non pago della sua vita peccaminosa,<b> Carboni vede il ladrocinio del Governo come una punizione biblica per i peccati commessi finora,</b> per il buon tenore di vita che avevamo raggiunto. Bisogna "risparmiare sul superfluo", <b>cioè eliminare tutto ciò che non riguardi il mangiare, il dormire e il lavorare.</b> "Adottare un atteggiamento selettivo" e fare meno vacanze, perché tanto senza lavoro non abbiamo bisogno di vacanze. Lasciare anche gli affitti in arretrato. Avete presente ne "I Malavoglia" quando scambiano due uova per sei fave? Ecco cosa dobbiamo fare. Per questo i nostri illuminatissimi e santissimi leader ci stanno togliendo tutti i soldi: per insegnarci che i cellulari non servono, che i libri sono superflui, e che tutto ciò che importa è che noi abbiamo la zuppa alla brongiolese che tutto il mondo ci invidia e che finalmente possiamo mangiare. Visto che non c'è altro. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Ma Carboni non si ferma qui: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 11pt;">«</span>Persino lo spauracchio dell'aumento del carburante si è stemperato, nei
commenti a tavola delle famiglie italiane, con la constatazione che i
rincari hanno ridotto l'utilizzo dell'auto allo "stretto necessario",
con una diminuzione dei consumi di carburanti da cui consegue un minor
inquinamento.</span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: 11pt;">»</span></span></i></blockquote>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">In poche parole, <b>rassegnazione</b>. Ma è un bene che non si usi più l'auto, si inquina meno, così non roviniamo quel patrimonio storico-artistico-culturale-agronomo che tutto il mondo, proprio ora, ci sta invidiano, e che noi non apprezzavamo perché eravamo impegnati ad andare in auto al lavoro. Quindi l'aumento dei carburanti, dopotutto, è positivo. Non fa niente che metà del salario giornaliero venga speso per andare e tornare dal lavoro. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
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al punto che forse nei prossimi anni nessuno avrà più nostalgia di quei
tempi sciagurati in cui credito facile e desideri volavano a braccetto
dietro una finanza tanto spensierata quanto interessata.</span><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">»</span></i></div>
</blockquote>
<br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">E' risaputo che sono tempi sciagurati quelli in cui i cittadini hanno i soldi in tasca. Un'altra bacchettata catto-nazista. </span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
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costituiscano un assist anche per il ponte di comando, per dare senso
allo sviluppo che verrà.</span><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">»</span></i><!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Questa non l'ho capita, ma credo voglia dire che se torniamo a vivere come nei primi del Novecento, qualunque cosa verrà dopo ci sembrerà sviluppo. Come dire: per stare bene colpisci ripetutamente uno spigolo con la testa, quando passerà il dolore apprezzerai meglio il benessere. </span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">La sostanza dell'articolo, pubblicato da un giornale appartenente a una categoria che dovrebbe sostenere lo sviluppo, è che in Italia abbiamo peccato troppo e finalmente è giunto il Dio Austerità dal cielo ad ammonirci e ricordarci che desiderare è male, spendere è male, usare l'auto è male. <i>O tempora, o mores!</i></span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Ma la cosa più aberrante è che, dopo aver letto queste sviolinate alla morigeratezza degli antichi, molti italiani si sentono rincuorati e sono davvero convinti che sia cosa buona e giusta l'essere regrediti. Sono convinti che evolversi sia stato un atto azzardato e che ora ne stiamo pagando il fio. Nella sua mentalità vigliacca, <b>l'italiano è riuscito a colpevolizzare se stesso per l'attuale crisi economica, senza vedere che il vero colpevole è in tv ogni maledetto giorno. </b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Non potendosela prendere con il Governo, perché troppo incapaci di organizzarsi, gli italiani hanno optato per prendersela con se stessi. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Se sfidi Tyson a duello e lui ti riempie di mazzate, è colpa tua che lo hai sfidato, non sua. E siccome l'italiano vede il Governo come una sorta di padre morigerato e dalla cinghia facile che educa la società, ha finito per accettare la crisi come uno schiaffo: s<b>apevamo tutti benissimo che non dovevamo provocare il Governo evolvendoci, perché lo abbiamo fatto? </b>Colpa nostra. </span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Persone come Carboni sono quelle che addormentano la gente. Carboni è uno di quelli che ha venduto la sua intelligenza allo Stato, <b>è come quegli ebrei che collaboravano con le SS nel raccogliere i cadaveri e gettarli nei forni crematori.</b> Tenta di dirci che non dovremmo lamentarci perché ora che siamo senza auto inquineremo di meno, ora che non possiamo andare al ristorante possiamo mangiare il famosissimo cavolcitrulfiore dell'Appennino Abruz-citeriore e possiamo fare una sana partita all'oratorio. Dopo la messa, s'intende, e segnando solo in nome del Signore.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Il genere di intellettuali ai quali Carboni appartiene sono quelli che colpevolizzano tre cose: </span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">- il voler essere ricchi o l'essere ricchi;</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">- il volersi evolvere</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">- il volersi distinguere </span><br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Quando muore un alpinista, uno come Carboni commenta "se se ne stava a casa, ora non gli succedeva niente".</span><br />
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">La società che vuole Carboni, ma che sognano anche molti italiani che sotto sotto la pensano come lui, è una società dove<b> l'individuo vive per starsene a casa ed uscirne soltanto per lavorare.</b> Ed in casa, al massimo, può concedersi lo svago di guardare la televisione, ma sarebbe bene se andasse a dormire alle 21. Anche il sabato, perché il giorno dopo ci sono la messa e la partita.</span></div>
</div>
</div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">L</span>eggere i quotidiani fa male. Leggere i quotidiani schierati a sinistra, fa ancora più male. Mi è stato portato all'attenzione, infatti, un <a href="http://www.corriere.it/editoriali/13_novembre_06/grilliscmo-costituzione-violazione-432b1068-46ac-11e3-a177-8913f7fc280b.shtml" target="_blank">articolo del Corriere</a> che sarebbe stato scritto da un esimio esperto di scienze politiche, uno di quegli accademici nati nel 1924 che continuano a scrivere perché non hanno imparato a fare altro nella vita. E che, alla veneranda età di 89 anni, scrivono baggianate. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La questione riguarda la presunta incostituzionalità del movimento 5 stelle. Secondo Giovanni Sartori, i parlamentari del M5S non potrebbero stare in Parlamento perché l'art. 67 della Costituzione vieterebbe il vincolo di mandato. Esso recita: "<i>Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.</i>"</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Come ogni Costituzione post-rivoluzione francese, anche la nostra Costituzione vieta il mandato imperativo, istituto medievale che compara il mandato parlamentare ad un mandato di tipo privatistico. I parlamentari vincolati dal mandato imperativo avrebbero, quindi, un dovere giuridico a conformarsi alla esatta volontà degli elettori ed andrebbero in assemblea con obiettivi ben precisi da perseguire, <b>pena la revoca immediata del mandato.</b> Esattamente come potrebbe fare l'AD di un'azienda con un suo procuratore o mandatario. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma la civiltà ci ha detto che il mandato imperativo era poco sicuro e che ogni parlamentare debba perseguire l'<b>interesse generale</b>, qualunque cosa esso sia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Parlerò più diffusamente del mandato in seguito, per ora mi soffermo sulle parole di Sartori:</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><span style="font-size: 11pt;">«</span>Ma questi eletti [del m5s, ndr] hanno titolo per entrare e votare in Parlamento? Secondo l’articolo 67 della Costituzione, no. Perché gli eletti del Movimento 5 Stelle <u>sono appunto vincolati da un mandato imperativo di agire, parlare e votare solo su istruzioni di Grillo e del suo guru</u>; una sudditanza che li obbliga, senza istruzioni, al silenzio o alla inazione.<span style="font-size: 11pt;">»</span></i></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non serve un politologo per sapere che <b>qualunque partito</b> impone ai suoi membri di seguire la linea decisa dall'organo preposto alla direzione. Il Movimento 5 Stelle non fa eccezione.<br />L'unica differenza con i partiti tradizionali sta nell'assenza - per ora - di vincoli di tipo differente tra il capo del partito ed i membri. Ciò permette a Grillo di escludere dal suo movimento chiunque non gli vada a genio, senza tener conto di altri eventuali interessi che potrebbero legarlo a quella persona. Cosa che, invece, si verifica puntualmente nei partiti di vecchia data, dove tra i membri più importanti esistono legami economici o addirittura familiari, che impedirebbero rotture definitive e costringono a convivenze forzate e compromissorie. E' pur vero anche l'inverso: se nel M5S si può rischiare di sfidare i vertici senza temere ripercussioni anche economiche o familiari, negli altri partiti bisogna tener conto che tra sfidati e sfidanti continueranno ad esistere legami. E si sa quanto sia difficile la convivenza forzata. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In un certo senso, quindi, nel M5S esiste maggiore libertà che nei partiti tradizionali ed il vincolo di mandato è davvero soltanto un vincolo di mandato. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se bastasse la fedeltà al capo del partito per attivare il meccanismo di esclusione dell'art. 67, dovremmo sbattere fuori dal parlamento il 100% degli eletti, poiché tutti sono vincolati in qualche modo alla volontà del partito di appartenenza. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />Fino ad ora non si è mai verificata una simile eventualità e, vista l'esperienza pluridecennale in questo senso, si può ormai parlare di <b>prassi consolidata</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sartori arriva un po' in ritardo: avrebbe dovuto fare le sue osservazioni nei primi anni cinquanta, quando nel neonato Stato italiano non si poteva ancora parlare di prassi o costituzione vivente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'attuale prassi prevede l'esistenza di programmi elettorali che i partiti amano presentare per punti, per poter poi dire quanti e quali punti sono stati rispettati. L'elettore vota un programma, quindi da un mandato al partito - e per estensione ai suoi membri che andranno in parlamento. I membri del partito in parlamento, poi, si impegnano a seguire la linea dettata dal partito, pena l'esclusione dal partito o dal gruppo parlamentare. Esattamente come nel M5S. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un sostenitore di Sartori ha detto che, a differenza del M5S, nei partiti tradizionali nulla vieta di andare contro la volontà del capo del partito, e di esprimersi dunque diversamente da lui. Ho già dimostrato, però, che non è così. Negli altri partiti, semplicemente, sono più bravi a fare polemica su argomenti di poco conto, per dare una parvenza di democrazia interna, ma sulle questioni più importanti si invoca immediatamente la sacrosanta <b>unità</b> per il bene di tutti, del popolo, del partito e del mondo intero che guarda all'Italia con invidia perché ha i provoloni. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In conclusione, l'intervento di Sartori mi sembra fondato su basi puramente accademiche, che non tengono conto della realtà e di come i partiti tradizionali riescano a vincolare i loro membri più del tirannico Beppe Grillo. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il Movimento 5 Stelle non è incostituzionale, se vogliamo considerare valida la prassi consolidata dei partiti e dei loro programmi, e di come questi si ripercuotano sugli equilibri in Parlamento. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se invece vogliamo fare un'inversione di tendenza e abbandonare la prassi (ma ciò comporterebbe l'abbandono di numerosissime prassi che ora crediamo siano legge), allora tutti i partiti sono incostituzionali e andrebbero espulsi immediatamente dal Parlamento. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La seconda opzione, per quanto improponibile, <b>ha un che di allettante.</b> </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-89806600948627283622013-11-07T17:13:00.001+01:002013-12-01T00:51:11.846+01:00Cinque Stelle cadenti: fallimento del M5S<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">N</span>oi siamo differenti. Noi non siamo come gli altri. Noi siamo il popolo. Li manderemo tutti a casa, ma voi votateci. Siete circondati (da idioti?), arrendetevi. Andremo in Parlamento e lo apriremo come una scatola, o quel che era. Scopriremo tutti gli imbrogli della casta. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Qualcuno aveva anche accennato a Robespierre, qualcun altro indossava maschere di V per Vendetta, erano tutte persone comuni molto indignate che, per un po', ma soltanto loro e qualcun altro, hanno respirato aria di <i>révolution</i>, di <i>liberté</i>, <i>égalité</i> e <i>fraternité</i>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Salvo poi scoprire che se vai in Parlamento e tenti di distruggere il sistema <b>seguendone le regole</b>, non riuscirai a fare proprio niente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non voglio entrare nel dettaglio delle ultime vicende del movimento di Beppe Grillo, questo lo lascio a chi non sa cosa scrivere. Vorrei parlare, invece, di cosa il movimento non ha fatto e di cosa noi, delusi della politica, ci saremmo aspettati dal movimento. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Premetto che non ho mai creduto, neanche per un secondo, che il movimento 5 stelle potesse fare qualcosa di costruttivo. La forza del movimento è sempre stata soltanto nel suo promotore e nella forza distruttrice che evocava. Gli slogan più ripetuti, di cui ho fatto una lista nell'incipit, non hanno nulla di costruttivo. Non sono progetti di governo o di cambiamento, sono semplicemente proposte di mettere in atto la <i>pars destruens</i> della politica, cioè la parte di abbattere l'attuale sistema. E noi, dal M5S, ci aspettavamo esattamente questo: che iniziasse almeno a distruggere, che nel nostro caso, quello italiano, è una cosa difficilissima.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Avremmo voluto assistere a manifestazioni clamorose, un po' come quella dei pochi parlamentari saliti sul tetto: avrebbero dovuto salirci tutti e restarci a lungo, chiedendo l'appoggio degli elettori, e creando un presidio stabile. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E poi qualche tempo fa si vociferava di ritiro sull'Aventino, cosa mai avvenuta, o di assedi vari ai palazzi del potere. Tutta teoria. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il M5S è caduto nella trappola di cui <a href="http://saint-jacobus.blogspot.com/2013/04/la-natura-dei-leader-politici.html" target="_blank">già parlai</a> tempo fa: entrando nel sistema, un sistema di cui non conoscevano alcunché, quelle brave persone sono state sottoposte agli stessi stimoli cui sono stati sottoposti tutti gli altri, illo tempore. Risultato: sono cambiati. Ora credono che sia sufficiente rilasciare <b>dichiarazioni forti</b>, che basti soltanto parlare, che basti fare propaganda su internet dove i gggiovani leggono.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Vediamo cosa scrivevo il 5 aprile 2013: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Con gli stimoli adeguati, quindi, chiunque può essere trasformato. Se non è possibile controllare il singolo, è possibile controllare la massa, facendo in modo che ogni singolo sia sottoposto agli stessi stimoli degli altri. Il potere fa proprio questo.</i></span></blockquote>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ed ancora: </span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Quando quelli del M5S scrivono e gridano che i politici sono tutti uguali, hanno ragione. Non stanno generalizzando, ma stanno dicendo proprio questo che ho appena spiegato: il potere ed i giochi di potere li hanno assuefatti talmente alle manipolazioni che ormai la loro coscienza non fa più una piega. </i></span></div>
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span></i><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ciò che quelli del M5S non dicono è che potrebbero fare la stessa fine dei politici contro i quali stanno urlando. Appena impareranno come giocare, sarà solo questione di tempo e verranno tutti condizionati da un sistema costruito appositamente per corrompere. </span></i></div>
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">
</span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span></i>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il cambiamento tanto sbandierato può essere vero sul breve termine, ma nel lungo periodo si ritornerà allo stato attuale, con leader che giustificano qualche piccolo furto come se fosse una scappatella giovanile, ma sono pronti a calare l'ascia sul collo di un tabaccaio che ha evaso 1 centesimo sulle vigorsol. </span></i></div>
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">
</span></i></blockquote>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il M5S, in poche parole, si è trasformato in un partito come tutti gli altri, che giustifica il suo fallimento con la stessa scusa che ha sempre usato Silvio Berlusconi: <i>se mi votasse il 100% degli elettori, se mi lasciassero governare bene e da solo, io ora avrei fatto tanto per l'Italia.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ora il M5S ha imparato la stessa canzone e si limita a fare emendamenti che nessun altro approva, salvo poi lamentarsi che in Parlamento nessuno li considera. Perché dovrebbero?<br />Il M5S è in minoranza sia alla Camera che al Senato; è in minoranza in due assemblee in cui conta soltanto la maggioranza, la quantità di persone che pensano la stessa cosa.<br />Ma per attuare la <i>pars destruens</i> non è necessario avere la maggioranza, anzi. Soltanto che ora il M5S non è più di Beppe Grillo, ma è di leader inesperti che si sono ritrovati in un gioco che non conoscevano, con regole che non hanno ancora capito.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tutta quella storia dei vaffanculi e degli insulti era buona per la piazza, ma nei palazzi non sta funzionando perché l'ambiente politically correct è dichiaratamente ostile a questo modo di fare violento. <b>I parlamentari del M5S sono sotto costante limatura da parte dell'ambiente che li circonda. </b><br />La carica emotiva che li aveva guidati fin lì si è spenta. Ora sono un partito come gli altri, che pretende di essere anti-sistema, ma segue il sistema esattamente come gli altri. <b>Sono quelli che fanno la rivoluzione marciando ordinatamente nei vialetti del parco perché ci sono i cartelli con scritto "non calpestare l'erba". </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E mi dispiace per chi ci aveva creduto davvero, ma un "ve lo avevo detto", ora, è d'obbligo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
</blockquote>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-63615882397366985032013-10-23T15:14:00.001+02:002013-10-23T15:14:35.891+02:00Operazione verità: a che punto è la notte italiana<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">P</span>ubblico l'articolo che segue in contemporanea a molti altri bloggers, in seguito all'adesione alla campagna per svelare la verità sui conti pubblici italiani. La pianificazione centrale del Governo, pur di salvare le apparenze e giustificare tutti gli investimenti improduttivi fatti finora, continua a mentire sul bilancio e a fare previsioni illogicamente ottimiste. </i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>E' un'analisi lunga e tecnica, ma vale la pena darvi un'occhiata. </i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b></b></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><br /></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><br /></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>PREMESSA</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In questi anni di crisi, oltre alle tasse e al disagio economico e sociale, c'è stata un'altra grande costante che ha tenuto compagnia alle nostre giornate, ai nostri momenti: la menzogna proferita in modo sistematico dai vari governi e dai politici di turno che, in maniera spudorata e vergognosa, hanno reiteratamente mentito e mistificato (e continuano a farlo) circa l'esatta situazione dell'economia e dei conti pubblici, in costante ed inesorabile deterioramento.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">È' chiaro che tutto ciò incorpora evidenti elementi di criminalità, proprio perché tende ad alimentare false aspettative nei confronti degli agenti economici più deboli: i disoccupati con le loro famiglie e le imprese, prime vittime sacrificali di questa crisi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Proprio per questo, insieme ad altri siti amici, tra i più seguiti in Italia di economia, tutti liberi e senza padroni, abbiamo pensato di lanciare, coralmente, tutti insieme, questo post divulgativo al fine di far ben comprendere l'esatto stato dei conti pubblici e dell'economia.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEEdNZZvIyxRBu68tf86zKo9uFeH_a8QWiXTt2RWPgVl8s4Z1Mb9IIZVMGJcSmaWRGHusW5IsQ2hbr16WkTzhB-_ssuvJzOR0NDKfEQERVpqGFpGK6fuW_BUDUos0vGMpcrFIZBbxtt5k/s1600/operazione+verit%C3%A0__m66db1388.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEEdNZZvIyxRBu68tf86zKo9uFeH_a8QWiXTt2RWPgVl8s4Z1Mb9IIZVMGJcSmaWRGHusW5IsQ2hbr16WkTzhB-_ssuvJzOR0NDKfEQERVpqGFpGK6fuW_BUDUos0vGMpcrFIZBbxtt5k/s1600/operazione+verit%C3%A0__m66db1388.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I grafici che seguono esplicano in maniera esaustiva i clamorosi errori previsionali commessi dai vari governi che si sono alternati negli ultimi 3 anni di cirsi, su Deficit Pubblico, Debito pubblico e Pil Nominale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEKi3IM_fHnQOtu5xQS2wxv9zTVM5v7B1GKCA-C3WeaeimUOlzMl-rZKyMptJc8gmGwa8waPkLJm21RqBhEgYcsIykvnLKhgs9yNe5S2JNcJ9hfcKh-UzUr_Pt__-WJjc0NfFkPBjjSo8/s1600/operazione+verit%C3%A0__262b2e61.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEKi3IM_fHnQOtu5xQS2wxv9zTVM5v7B1GKCA-C3WeaeimUOlzMl-rZKyMptJc8gmGwa8waPkLJm21RqBhEgYcsIykvnLKhgs9yNe5S2JNcJ9hfcKh-UzUr_Pt__-WJjc0NfFkPBjjSo8/s1600/operazione+verit%C3%A0__262b2e61.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqI5ynVO-3_YRTSl1UCMj0wGl5jcE9d-AktbhaY1y7xjyzymyWTLFcm6P_4TM-RmpVi87oCCyf0gcbc2M1DHGATnifBSteB2X2-LUPNIOjlfQsLoxozTCxlAHq8s95UtiScPNzhuqxsG0/s1600/operazione+verit%C3%A0__m77e7a5ca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqI5ynVO-3_YRTSl1UCMj0wGl5jcE9d-AktbhaY1y7xjyzymyWTLFcm6P_4TM-RmpVi87oCCyf0gcbc2M1DHGATnifBSteB2X2-LUPNIOjlfQsLoxozTCxlAHq8s95UtiScPNzhuqxsG0/s1600/operazione+verit%C3%A0__m77e7a5ca.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0ATzFOBQTHYRP-PqzIbvLgdXpIiMpXvDHp1hl-1bGuUqtjjW05i2dcfWwOJulwcS-tWTJ_bezAOVBtzBduHZoRBXml9Mc_wKno8VbNvE78meOzr0QTCSr7TXHn6fH9hsrFC-5BOhkUCc/s1600/operazione+verit%C3%A0__273c9c5d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0ATzFOBQTHYRP-PqzIbvLgdXpIiMpXvDHp1hl-1bGuUqtjjW05i2dcfWwOJulwcS-tWTJ_bezAOVBtzBduHZoRBXml9Mc_wKno8VbNvE78meOzr0QTCSr7TXHn6fH9hsrFC-5BOhkUCc/s1600/operazione+verit%C3%A0__273c9c5d.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p><br /></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Come noto, appena qualche di settimane fa, il
governo ha reso pubblica la Nota di Aggiornamento al DEF. Per chi non lo
sapesse, il DEF è il documento di economia e finanza che rappresenta il punto nodale nella
programmazione della politica economica e di bilancio del paese. Il punto
d’incontro tra politica nazionale e l’Unione Europea,<span style="color: #545454;">
</span>che incorpora le variabili macroeconomiche e
di bilancio che il governo stima si possano realizzare, stante una crescita
presunta del PIL.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Leggendo il documento licenziato dal governo,
la cosa che più lascia perplessi, è dover constatare la volgarità della
menzogna esercitata dal governo, proprio su talune variabili che risultano
manifestamente abbellite, taroccate, per nulla aderenti con la realtà dei
fatti, con l'esatta situazione
dell'economia italiana e dei conti
pubblici. Questi ultimi, appositamente “massaggiati” per offrire un quadro
della finanza pubblica migliore rispetto a quello che effettivamente è.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Cerchiamo di andare nel dettaglio.</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">LA MENZOGNA SUI CONTI PUBBLICI<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La nota licenziata dal Governo, rispetto al DEF di
primavera, con la fine dell'anno ormai alle porte, recepisce ciò che era ormai chiaro
da mesi, più o meno a tutti i commentatori di buon senso. Ossia che il Pil,
anche quest'anno, diminuirà dell'1.7%(?), posizionandosi a 1.557,3 miliardi di
euro, quindi ben oltre l'1.3% previsto solo a maggio dal governo Monti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sul fronte della spesa pubblica, il governo, proprio con
l’intento di esporre un deficit migliore rispetto a quello reale, da un lato ha
aumentato di un miliardo di euro la spesa corrente (pensioni, stipendi,
acquisti); mentre, dall’altro, ha
corretto al ribasso la stima della spesa in conto capitale portandola a 807,6
miliardi rispetto agli 810, 6 precedentemente previsti: quindi, 3 miliardi in
meno di spese che aiuterebbero (secondo il governo) a far rientrare sotto il 3%
lo sconfinamento deficit/Pil.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma entrando nel dettaglio del DEF, si scopre che questo
(apparente) miglioramento, è determinato da <b>artifici contabili</b>, per cui
si differiscono all’anno successivo (cioè al 2014) talune spese in conto
capitale originariamente previste nel
2013.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E’ ovvio che, se cossi fosse, questa pratica andrà ad
impattare sul fabbisogno del prossimo anno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ciò nonostante, analizzando le spese della
amministrazioni pubbliche e proiettando al 31 dicembre il consuntivo realizzato
nei primi sette mesi dell’anno -dove sono cresciute dell’1.8% rispetto allo
stesso periodo del 2012- si osserva che
queste, a fine anno, dovrebbero
aggirarsi intorno ai 678.5 miliardi di euro: cioè 6 miliardi in più rispetto ai
valori rettificati dal governo nella nota di aggiornamento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sul fronte delle entrate, a causa dell’aleatorietà dei
pagamenti da parte degli agenti economici, la questione è molto più difficile da
interpretare. Anche se i dati disponibili delle entrate tributarie, per i primi
8 mesi dell’anno, registrano una diminuzione dello 0.3% rispetto allo stesso periodo del 2012. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Le entrate contributive, invece, secondo quanto
comunicato dalla Ragioneria Generale dello Stato, nei primi sette mesi
dell’anno, si sono attestate a circa 124
miliardi di euro, in flessione dello 0.9% rispetto allo stesso periodo del
2012.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Proiettando a tutto il 2013 i dati sulle entrate tributarie e
contributive realizzate nei primi 9
mesi, dando per certa una copertura del taglio della seconda rata dell’IMU -in
parte assorbito anche dal recente aumento IVA-
e, in via del tutto prudenziale, ipotizzando comunque un miglioramento dell’andamento delle entrate, è verosimile ritenere,
a fine anno, un minor gettito che
oscilli tra +0,1 e +0,4% per le entrate
del 2013 sul 2012, ad un valore tra 755 e 757 miliardi di Euro, contro 759
preventivati, con un ammanco tra 2,0 e 4,0 miliardi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quindi in estrema sintesi, alla luce di quanto sopra
esposto, <b>si potrebbe ritenere del tutto
verosimile un deficit, a fine anno, oscillante tra il 3.4% e il 3.6%, cioè dai
4 ai 6 miliardi in più rispetto ai 48.7 miliardi stimati dal governo nella nota
di aggiornamento, con un debito pubblico prossimo al 134% contro li stima del
governo al 132,9%<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In buona sostanza, è questo il quadro di finanza pubblica
che, con ogni probabilità, ci attenderà da qui a fine anno, salvo ulteriori
manovre correttive o giochi di prestigio per esporre un deficit inferiore al 3%.
Ma in uno scenario come quello descritto, nel quale si balla proprio ai limiti,
nonostante la manovra di contenimento di 1.6 miliardi di euro varata lo scorso
10 ottobre, molto dipenderà dalla crescita economica dell’ultima parte
dell’anno e dalle entrate tributarie degli ultimi mesi, anche se, a parer di
chi scrive, <b>i margini di ottimismo
sembrano piuttosto ridotti, se non addirittura inesistenti.<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">COME TAROCCARE LE PREVISIONI SULLA SPESA PER INTERESSI<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma andando oltre, sempre nel DEF, e sempre a proposito dell’inattendibilità delle
stime governative, si scopre che, sul fronte della stima della spesa per interessi, il tandem
Letta-Saccomanni, compiono una vera e propria manovra di prestigio, degna di
Mago Otelma.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tanto per renderci conto di cosa stiamo parlando, vi
propongo questa tabella che riepiloga la stima della spesa per interessi dal 2014 al 2017: sulla
prima riga quella effettuata dal Governo Monti, sulla seconda quella del Governo
Letta con la nota di aggiornamento al DEF.</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" class="MsoNormalTable" style="border-collapse: collapse; margin-left: 2.75pt; mso-padding-alt: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; mso-yfti-tbllook: 1184; width: 495px;">
<tbody>
<tr style="height: 15.0pt; mso-yfti-firstrow: yes; mso-yfti-irow: 0;">
<td colspan="5" nowrap="" style="border: solid windowtext 1.0pt; height: 15.0pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 371.0pt;" valign="bottom" width="495"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Stima Spesa per
interessi Gov. Monti vs Gov. Letta . (dati in migliaia di euro)<o:p></o:p></span></b></div>
</td>
</tr>
<tr style="height: 15.0pt; mso-yfti-irow: 1;">
<td nowrap="" style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 181.5pt;" valign="bottom" width="242"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 43.25pt;" valign="bottom" width="58"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">2014<o:p></o:p></span></b></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 43.25pt;" valign="bottom" width="58"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">2015<o:p></o:p></span></b></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 51.5pt;" valign="bottom" width="69"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">2016<o:p></o:p></span></b></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 51.5pt;" valign="bottom" width="69"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">2017<o:p></o:p></span></b></div>
</td>
</tr>
<tr style="height: 15.0pt; mso-yfti-irow: 2;">
<td nowrap="" style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 181.5pt;" valign="bottom" width="242"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Def . Maggio 2013-
MONTI<o:p></o:p></span></b></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 43.25pt;" valign="bottom" width="58"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">90377<o:p></o:p></span></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 43.25pt;" valign="bottom" width="58"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">97465<o:p></o:p></span></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 51.5pt;" valign="bottom" width="69"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">104384<o:p></o:p></span></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 51.5pt;" valign="bottom" width="69"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">109289<o:p></o:p></span></div>
</td>
</tr>
<tr style="height: 15.0pt; mso-yfti-irow: 3;">
<td nowrap="" style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 181.5pt;" valign="bottom" width="242"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Agg. Def settembre-
LETTA<o:p></o:p></span></b></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 43.25pt;" valign="bottom" width="58"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">86087<o:p></o:p></span></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 43.25pt;" valign="bottom" width="58"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">88827<o:p></o:p></span></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 51.5pt;" valign="bottom" width="69"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">91858<o:p></o:p></span></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 51.5pt;" valign="bottom" width="69"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">92500<o:p></o:p></span></div>
</td>
</tr>
<tr style="height: 15.0pt; mso-yfti-irow: 4; mso-yfti-lastrow: yes;">
<td nowrap="" style="border-top: none; border: solid windowtext 1.0pt; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 181.5pt;" valign="bottom" width="242"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">RISPARMIO <o:p></o:p></span></b></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 43.25pt;" valign="bottom" width="58"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">4290<o:p></o:p></span></b></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 43.25pt;" valign="bottom" width="58"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">8638<o:p></o:p></span></b></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 51.5pt;" valign="bottom" width="69"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">12526<o:p></o:p></span></b></div>
</td>
<td nowrap="" style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border-left: none; border-right: solid windowtext 1.0pt; border-top: none; height: 15.0pt; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-right-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt; width: 51.5pt;" valign="bottom" width="69"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">16789<o:p></o:p></span></b></div>
</td>
</tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Come è facile intuire, già dal 2014, fino ad arrivare al
2017, il governo Letta stima un robusto e progressivo risparmio per la spesa
per interessi, fino a giungere, nel 2017, appunto, a oltre 16 miliardi di euro,
equivalenti ad 1 punto percentuale del Pil. E' chiaro che queste presunte
economie determinano un miglioramento dei saldi di finanza pubblica.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A questo punto occorrerebbe chiedersi perché il governo
stimi una riduzione così significativa del costo per interessi, o secondo quale
parametro. Prima di dare una risposta all’interrogativo, è bene precisare che,
come giustamente segnala il Prof. Gustavo Piga nel suo blog, ormai da
oltre 15 anni a questa parte, o meglio fino all’ultimo DEF
dello scorso maggio, le previsioni di stima della spesa per interessi venivano
“<i>formulate utilizzando i tassi impliciti
nella curva dei rendimenti italiana rilevati a
metà marzo 2013….”. </i>In buona sostanza si tratta(va) di un criterio
riconosciuto dalla comunità scientifica e finanziaria, che traeva fondamento
proprio dall’analisi della curva dei tassi in un determinato periodo temporale.<i><o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Con la nota di aggiornamento, il governo cambia
paradigma. Infatti, sul documento, la stima della spesa per interessi fonda la sua previsione su una “<i>ipotetica e una graduale chiusura degli
spread di rendimento a dieci anni dei titoli di stato italiani rispetto a
quelli tedeschi a 200 punti base nel 2014, 150 nel 2015 e 100 nel 2016 e 2017</i>”.
Cioè, per dirla in parole più semplici, il costo degli interessi sarebbe
destinato a scendere in ragione di una ipotetica diminuzione degli spread.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Siamo quasi al demenziale o, se preferite, al
dilettantismo, poiché, un analisi di questo genere, è priva di qualsiasi
fondamento, non solo scientifico, ma anche logico. Invero, va precisato che un
calo dello spread non significa automaticamente una diminuzione dei costi al
servizio del debito (interessi). Infatti, lo spread, altro non è che una
variabile che misura la differenza tra il rendimento Btp decennale e quello del
bund tedesco: anche quest’ultimo
soggetto a variare in ragione di una moltitudine di variabili economiche e di
mercato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ne consegue, in maniera peraltro del tutto ovvia, che se
diminuisce lo spread, ma al tempo stesso aumenta il rendimento del bund,
l’aumento del titolo tedesco vanifica in tutto o in parte il beneficio prodotto
dal ripiegamento dello spread . Da ciò se ne deduce che se ad un eventuale
aumento del rendimento del Bund, non si contrappone un calo più che
proporzionale dello spread, il costo del debito aumenta anziché diminuire.
Questo, banalmente, per significarvi che la stima fatta dal governo per
quantificare la spesa per gli interessi, oltre ad essere infondata nel metodo,
lo è anche logicamente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Detto ciò, con ogni probabilità, ciò che induce il governo
a ritenere un ripiegamento dello spread nei confronti del titolo tedesco,
verosimilmente, risiede proprio nelle previsioni di crescita del PIL, dal 2014
al 2017, a parer di chi scrive, <b>fin
troppo ottimiste, o meglio non realizzabili.</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il perché dovrebbe esser chiaro. Infatti tanto più la
crescita si dimostrerà (almeno sulla carta) vigorosa, tanto più i conti
pubblici si stabilizzeranno verso sentieri di maggiore sostenibilità (sempre
sulla carta) e, di conseguenza, aumenterà anche la fiducia degli investitori
nei titoli del debito pubblico, determinando anche un ripiegamento dello
spread, magari allineandosi (??) alle previsioni elaborate dal governo nel DEF.
Quindi, un rientro dello spread a 100 punti base, in ragione della crescita esponenziale
del PIL esposta nel DEF, potrebbe essere verosimile. Ma ciò che non lo è, sono
le previsioni sul PIL. </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; mso-ansi-language: IT;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A PROPOSITO DELLE PREVISIONI FANTASIOSE SULLA CRESCITA<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ecco, il punto è proprio la crescita economica. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E’ proprio qui che il governo commette una vera e propria
indecenza, proiettando stime che, non senza difficoltà e fantasia, potrebbero semmai
essere ospitate nel libro dei sogni, nonostante, nel corso degli ultimi 14 anni
ed oltre, il PIL dell’Italia sia cresciuto mediamente ad un livello ben
inferiore (oltre 1%) rispetto alla media UE27.</span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT; mso-no-proof: yes;"> <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRvPQyFKcsDO3pdcPF6x8N9Afwpdc3PAErAFqK76s5TGogGe6vr3URbbjfH4J86jFOxwnOGkx1-Uo7BZGtDqKnzbn2ymHZ_acFbL2mycnmjCbpjorIKG8nmdbex7RSnSLOsEHzW3GBgzY/s1600/operazione+verit%C3%A0__564599b8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRvPQyFKcsDO3pdcPF6x8N9Afwpdc3PAErAFqK76s5TGogGe6vr3URbbjfH4J86jFOxwnOGkx1-Uo7BZGtDqKnzbn2ymHZ_acFbL2mycnmjCbpjorIKG8nmdbex7RSnSLOsEHzW3GBgzY/s640/operazione+verit%C3%A0__564599b8.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ad ogni buon conto, la Nota
di Aggiornamento al DEF si fonda su una
dinamica di tassi di crescita del Pil dal 2014 al 2017 decisamente ottimista: <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">·<span style="font-size: 7pt;">
</span><!--[endif]--><span style="background-color: white;">2014 +1,0%;<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">·<span style="font-size: 7pt;">
</span><!--[endif]--><span style="background-color: white;">2015 +1,7%;<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">·<span style="font-size: 7pt;">
</span><!--[endif]--><span style="background-color: white;">2016 +1.8%;<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">·<span style="font-size: 7pt;">
</span><!--[endif]--><span style="background-color: white;">2017 +1.9%.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Cioè, una crescita molto più
robusta di quella mediamente prodotta negli ultimi 13/15 anni, ascrivibile,
secondo il DEF, all'impatto (positivo) che dovrebbe produrre le riforme varate
dai governi negli ultimi anni. Che poi, quali sarebbero queste riforme, sfugge
del tutto.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In pratica, <b>una crescita ben superiore a quella
prevista da altre istituzioni finanziarie internazionali (es FMI) che appaiono
comunque fuori dalla portata dell'Italia</b>, almeno nel contesto che andremo
tra poco a chiarire.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' chiaro che gonfiare ad
arte una previsione di crescita per i prossimi anni, in visione prospettica,
rende il quadro di sostenibilità delle finanze pubbliche assai più roseo
rispetto a quello che altrimenti sarebbe. Per il semplice fatto che, ampliare
la base imponibile (maggiore PIL), ha come ovvia conseguenza anche un aumento
delle entrate fiscali, determinando un miglioramento dei deficit, senza che ciò
derivi da un inasprimento delle aliquote.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E questo favorirebbe anche
un maggior interesse nell'acquisto del debito italiano anche da parte degli
investitori, che comunque sanno (o meglio dovrebbero sapere) che si tratta di
previsioni di crescita del tutto irrealizzabili. Anche perché, se fosse lo stesso
governo a disegnare una quadro di sostenibilità delle finanze pubbliche a tinte
fosche (cioè più verosimile alla realtà), chi mai avrebbe interesse ad
investire sul debito pubblico italiano, se non con un rendimento che incorpori
anche un maggior premio di rischio? <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white;">Quindi, </span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">banchieri compiacenti, ancorché conoscano (o quantomeno lo sospettino) che
i dati sulla crescita siano del tutto inverosimili, acquistano ugualmente il debito pubblico. Perché sanno che il
governo, all'occorrenza e in caso di necessità, in virtù dell'autorità che ha
di imporre tasse -nelle forme più fantasiose possibili, patrimoniali comprese-
sarà sempre disponibile ad intermediare ricchezza (quella degli italiani, nello
specifico)e ripagare il debito nei confronti degli investitori. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ma siccome il Governo ben conosce che i dati sono del
tutto dissociati dalla realtà e che si tratta di ipotesi irrealizzabili,
destinate a naufragare aprendo buchi nel bilancio dello stato, anticipa gli
eventi. Quindi</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">vara una nuova manovra
in modo che, quando ci si accorgerà del naufragio delle previsioni di crescita,
tutto sarà già più o meno sotto controllo. Perché, è chiaro: le clausole di
salvaguardia servono proprio a questo. Salvo ulteriori manovre e quindi altre
tasse.</span></span></div>
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><div style="text-align: justify;">
<span style="color: #37404e;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Ed è quello che, in buona sostanza, è stato
fatto nei giorni scorsi varando la Legge di Stabilità, della quale parleremo
più diffusamente in prossimo articolo.</div>
<o:p></o:p></span></span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma tornando al fattore crescita economica, vorrei
proporvi un breve ragionamento, di buon senso, per farvi ben comprendere quanto
siano infondate le previsioni di crescita formulate dal governo. Ragionamento che,
per certi versi, esula dalla solita prospettiva approcciata dagli economisti su
tali tipi di analisi. Nulla di complesso e particolarmente difficile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per comprende di cosa stiamo parlando, è bene fare un
breve excursus su ciò che è stata la crescita italiana negli ultimi 13 anni,
ossia dall’introduzione dell’euro. Ragioneremo in termini nominali. Cioè non
considerando l’effetto inflazione che si è manifestata nel periodo considerato
e che, comunque, giova ricordare, è stata di circa il 30% dal 2000 al 2013. </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtgE1_uryMK_A67SgsyclcV9wSWzSwIyJ-aCnQ_GzOGS9JQ0gXEQmWjYf0MlZp7PX_PuPPxSfkY8zHIPfGCRtjTixm0HQddM7FWAQGqYemjmAXKJ2gT2QjzZVh4wYSFQ6jp3LcKwtq-WZ2/s1600/PIL+NOMINALE+2000-2017.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtgE1_uryMK_A67SgsyclcV9wSWzSwIyJ-aCnQ_GzOGS9JQ0gXEQmWjYf0MlZp7PX_PuPPxSfkY8zHIPfGCRtjTixm0HQddM7FWAQGqYemjmAXKJ2gT2QjzZVh4wYSFQ6jp3LcKwtq-WZ2/s1600/PIL+NOMINALE+2000-2017.JPG" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">*Banda celeste: PIL nominale secondo le previsioni del DEF</span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Come è facile osservare, in tutto il periodo considerato,
l’Italia è cresciuta in maniera del tutto asfittica: certamente non in sintonia
con le proprie necessità, e, mediamente, come evidenziato in precedenza, ben
oltre un punto percentuale annuo in meno rispetto alla media dei paesi UE27.
Nel frattempo, il debito italiano ha conosciuto ritmi di crescita molto più
sostenuti, con una drammatica accelerazione
proprio dal 2008 in poi. Ossia con l'esplosione della crisi che ha
determinato, ad esempio, un maggior esborso da parte dello Stato per sussidi di
disoccupazione, o per la partecipazione ai vari piani di salvataggio condotti
nel cotesto europeo. </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Sm_ajLBVtj3picsMlu80vjdqlW-zYjAB-cfgP6B_mGGtfT2PVTb6MZyJCv89oeSavh5ZG9rVAKWsWGesuinOoJ0msgQep8APupyecyKzwrv3u2gUe1O7COXqsdcbH7gTVPQMHRbg3l8/s1600/operazione+verit%C3%A0__7d10fd.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Sm_ajLBVtj3picsMlu80vjdqlW-zYjAB-cfgP6B_mGGtfT2PVTb6MZyJCv89oeSavh5ZG9rVAKWsWGesuinOoJ0msgQep8APupyecyKzwrv3u2gUe1O7COXqsdcbH7gTVPQMHRbg3l8/s1600/operazione+verit%C3%A0__7d10fd.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tant'è che, dal 2000 in avanti, il debito pubblico non è
mai sceso sotto il 103% del Pil -quando i parametri di Maastricht lo vorrebbero
confinato al 60% del prodotto lordo- con
un'accelerazione vertiginosa proprio nell'ultimo quinquennio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fino a giungere, alla fine del 2013, a ridosso del 134% del
Pil. Circa 2090 miliardi di euro, a fronte dei un PIl appena sopra ai 1550
miliardi di euro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tanto per offrirvi l'idea dell'accelerazione subita dal
debito pubblico, giova ricordare che, da
fine 2011 ad oggi, il debito è cresciuto di circa 170 miliardi, ossia oltre
l'8% dello stock totale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Arrivati a questo punto, è il caso di ricordare che dal
2015, l'Italia, in applicazione del Fiscal Compact, per i prossimi 20 anni,
dovrà procedere ad una riduzione del debito pubblico di 1/20 all'anno in
ragione del PIl, al fine di confinare il debito entro il 60% imposto da
Maastricht. Per sostenere l'abbattimento del debito pubblico in un percorso così impegnativo, la
condizione necessaria è che il PIL nominale cresca di almeno il 3% per i
prossimi 20 anni. In modo tale che -confida il governo- una volta stabilizzato,
il debito possa rientrare in maniera quasi automatica. Questa condizione
imprescindibile, benché sulle previsioni del governo sia soddisfatta, appare
del tutto irrealizzabile, almeno per i prossimi anni. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ritornando alla dinamica del PIl dal 2000 in avanti, giova segnalare che
questo è passato dai 1191 miliardi
dell'anno 2000, fino ai 1567 miliardi del 2008. Per poi flettere ai 1520
miliardi con la recessione del 2009, e riprendersi nel 2011, fino a giungere ai
1580 miliardi e per poi flettere nuovamente nel 2012 e 2013, fino ad
attestarsi, secondo le stime DEF, ai 1557 miliardi del 2013. Da ciò se ne deduce che il PIl, negli ultimi
14 anni (comprendendo anche in dato del 2013, indicato nel DEF a 1557 miliardi) è cresciuto di appena
366 miliardi di euro nominali: ossia solo del 30.74%, appena poco sopra il
livello di inflazione cumulata nello stesso periodo. Ossia, non è cresciuto in
termini reali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Secondo le previsioni riportate nel DEF , già dal 2014,
il Pil salirà a 1602 miliardi, per poi passare a 1660 nel 2014, 1718 nel 2016 e
1779 nel 2017. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Cioè ben 222 miliardi in più rispetto ai livelli di fine
2013 (quasi il 15% in più), che rappresentano circa il 60% della crescita
realizzata negli ultimi 13 anni. Tutto
questo è riscontrabile dal grafico (1) sopra esposto, dove dal 2014 in poi,
secondo le previsioni del DEF, si assiste ad un irripidimento della curva del
PIL nominale, che incorpora tassi di crescita medi nel quadriennio di oltre il
3% annuo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A questo banale ragionamento, si potrebbe obiettare che è
sostanzialmente insensato paragonare la crescita del PIL nominale in due
periodi temporali differenti, senza considerare gli effetti inflattivi acquisiti,
che hanno comunque contribuito ad una
maggiore crescita dal PIL nominale. Vero: osservazione ineccepibile. Ma che non
cambia di molto le previsioni troppo ottimistiche fatte dal governo, atteso che
le previsioni sull’inflazione sembrano anch’esse fuori dalla realtà, stante
anche la persistente debolezza dei consumi che si protrarrà anche nei prossimi
anni, spingendo al ribasso anche le previsioni sull’inflazione. Di conseguenza,
con un inflazione che verosimilmente sarà destinata a rimanere al disotto delle
previsioni, la performance del PIL nominale appare ben al disopra di ogni ragionevole
previsione.</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">CONDIZIONI ECONOMICHE OPPOSTE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A conferma dello scenario sopra evidenziato e di quanto
siano inverosimili le previsioni di crescita del PIL elaborate dal Governo, giova
ricordare che nel periodo considerato<b>,
almeno fino al 2007, si sono verificate eccellenti condizioni di crescita nelle
aree economiche più importanti del mondo, che, indubbiamente, hanno trainato la
crescita italiana</b>, con un export particolarmente dinamico. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In questo periodo, al netto delle distorsioni prodotte, si
è assistito anche ad un abbondanza di
credito che è stato riversato nell’economia, determinando una fase virtuosa del
ciclo economico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La facilità di accesso al credito ha consentito agli
operatori economici il finanziamento delle proprie attività e dei propri
bisogni: le imprese hanno potuto investire in opifici, capannoni, immobili,
attrezzature, macchinari e ricerca. Mentre le famiglie ed i privati,
nell’acquisto di case, automobili, o altri beni durevoli. E’ evidente che dinamiche di questo tipo abbiano avuto un
enorme impulso sullo sviluppo economico del periodo considerato, determinando
fenomeni virtuosi anche nella disoccupazione, che ha conosciuto <b>livelli minimi proprio nel 2007, al 6.1%.</b>
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E’ fuori da ogni
dubbio che queste condizioni abbiano contribuito significativamente alla
crescita del PIL che, tuttavia, ricordiamo, è stata ben al disotto della media
europea e delle necessità del paese.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ad oggi sembra di vivere in un altro mondo. <o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Le desertificazione economica prodotta dalla crisi e
dalle politiche di austerity è sotto gli occhi di tutti, soprattutto nella
monotonia delle tasche degli italiani.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La <b>disoccupazione
è doppia (oltre il 12%) rispetto ai tassi minimi del 2007</b>, mentre quella
giovanile ha superato la soglia del 40%, con punte ben superiori al 50% in
alcune zone del sud. Tuttavia, il tasso di disoccupazione indicato dalle
statistiche oltre il 12%, <b>non racconta
affatto l'esatta drammaticità della piaga della disoccupazione</b>, poiché non
tiene conto di chi ha smesso di cercare lavoro o di chi è sottoccupato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Non tiene neanche
conto delle centinaia di migliaia di persone che ancora godono della cassa
integrazione e che sono in forza ad aziende che non avranno mai la possibilità
di riemergere da questa situazione. Se di considerassero anche queste
variabili, il dato sarebbe proiettato ben oltre la soglia del 20%.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Inoltre, rispetto al periodo che potremmo chiamare “delle vacche grasse”
(2000-2007, N.d.r.), il reddito procapite reale è precipitato ai livelli che
non si vedevano da oltre un quindicennio.
La capacità dei spesa della famiglie, anche a causa dell'inasprimento
fiscale di questi ultimi anni, ha subito un drammatico tracollo. Decine di
migliaia di imprese hanno cessato la loro attività, hanno chiuso i battenti o
si sono delocalizzate in aree geografiche ove risulti più conveniente fare
impresa. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La pressione fiscale ha raggiunto livelli record, ben
superiori a quelli conosciuti fino al 2007. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ancora: le banche sono alle prese con
sofferenze record che si attestano ad oltre quota 140 miliardi di euro.
Queste, sono almeno quelle ufficiali. Poi ci sarebbero anche quelle non ancora
emerse, che le banche cercano di mantenere latenti più a lungo possibile.
Stando la fragilità del sistema bancario (solo per usare un eufemismo), appare
del tutto improbabile che le banche possano tornare ad allargare i coroni della
borsa e sostenere un ciclo economico, ancorché trainato da altre economie
mondiali che comunque,pur mostrando segnali di maggior ottimismo,sono ben
lontane dai fasti del periodo “delle vacche grasse”. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nel contesto europeo, invece, giova segnalare che molte economie sono alle
prese con percorsi di rientro dai deficit che chiaramente impattano sul siclo
economico di quelle nazioni e, conseguentemente, anche nella componente export
del PIL italiano.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Queste sono solo alcune delle variabili economiche fortemente deteriorate che non possono che
aggravare le previsioni di crescita per il prossimo futuro, rendendo gli sforzi
previsionali del governo del tutto inattendibili.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> E’ chiaro che
queste variabili -che costituiscono solo
una minima parte di quelle che si potrebbero considerare ai fini della nostra
analisi e che confermerebbero comunque il nostro ragionamento-, stando la persistente
fragilità, non potranno contribuire alla crescita del PIL, come invece avvenuto
in passato nel periodo di crescita economica. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Eppure, questo ragionamento, che non ha ben poco di dottrina economica,
sembra sfuggire del tutto al governo che ipotizza previsioni di crescita fuori
da ogni logica di buon senso. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Di conseguenza non si comprendono le ragioni per cui il
PIL, nei prossimi 4 anni, debba cresce in maniera così esponenziale come,
invece, prevede il governo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per dirla in maniera prosaica, potremmo chiederci: ALLA
LUCE DELLA DEVASTAZIONE ECONOMICA INTERVENUTA, PERCHE MAI L’ECONOMIA ITALIANA,
NEI PROSSIMI 4 ANNI, DOVREBBE CRESCERE IN MANIERA BEN PIU’ SOSTENUTA RISPETTO A
QUANTO AVVENUTO NEI PRIMI 8 ANNI DEL SECOLO, IN CONDIZIONI IMPARAGONABILI
RISPETTO ALLE ATTUALI?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La risposta è semplice. Ossia non esiste nessun elemento
che possa confermare i livelli di ottimismo profusi dal governo, posto il fatto
che,<b> l’Italia, in questa crisi, ha perso
anche una buona parte della capacità di reazione ad agganciare cicli economici
favorevoli</b>, ancorché indotti da altre economie trainanti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In altre parole, a parer di chi scrive, l’Italia si trova
a vivere un’epoca di declino economico e
sociale di lungo periodo, dalla quale uscirne non sarà affatto facile, se non
impossibile, permanendo simili condizioni. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In una situazione come quella descritta, con un cambio
non rappresentativo dei caratteri di
debolezza strutturale dell’economia italiana, invertire la tendenza,
verosimilmente, sarà del tutto improbabile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nella condizione attuale, l’ipotesi che appare più
verosimile è quella secondo la quale l’’Italia si troverà ad alternare periodi
recessivi, con periodi di bassa crescita ( stagnazione), in un percorso
altamente allarmante e distruttivo che determinerà:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">·<span style="font-size: 7pt;">
</span><!--[endif]-->Declino inarrestabile
del sistema produttivo manifatturiero italiano;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="background-color: #fefdfa; line-height: 14.25pt; text-align: justify; text-indent: -18pt; vertical-align: baseline;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">·<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Aumento della disoccupazione
e crescita del paese da sognare per lungo tempo;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="background-color: #fefdfa; line-height: 14.25pt; text-align: justify; text-indent: -18pt; vertical-align: baseline;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">·<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Impoverimento continuo
delle famiglie, della classe media e poi anche degli altri;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="background-color: #fefdfa; line-height: 14.25pt; text-align: justify; text-indent: -18pt; vertical-align: baseline;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">·<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Collasso del welfare
attuale perché insostenibile.</span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-52876597258438036542013-10-13T18:19:00.004+02:002013-10-13T18:34:37.225+02:00Cronaca di un concorso pubblico all'italiana<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">P</span>iedimonte Matese (CE), correva l'anno 2010 quando scopro, grazie a voci di corridoio, che il Comune aveva bandito un concorso pubblico per l'assunzione di 4 istruttori amministrativi. E' richiesto soltanto il diploma. Il bando viene pubblicato a pochi giorni dalla scadenza, ma riesco comunque a preparare la documentazione e a partecipare. Sedici euro il costo totale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Passano i mesi, durante i quali controllo giornalmente gli avvisi del Comune. Nulla. </span><b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Per circa un anno. </b></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">Poi compare un avviso, </span><b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">sotto le feste</b><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">, che ci invita cortesemente a sostenere le due prove scritte in due giorni </span><b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">tra Capodanno e l'Epifania</b><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">. Un avviso che avranno letto tutti, perché è risaputo che in periodo di feste uno si aspetta di fare le prove del concorso per il quale ha fatto richiesta </span><b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">un anno prima</b><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">. Comunque, su 660 partecipanti previsti, quella mattina davanti alla scuola media G. Vitale di Piedimonte Matese ci sono la metà dei concorrenti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dopo la lunga procedura di controllo degli ingressi, veniamo fatti accomodare nei corridoi e nell'aula magna della scuola, dove erano stati sistemati banchetti e sedie. <b>I riscaldamenti erano spenti</b>, quindi congeliamo per circa un'ora prima dell'inizio della prova. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Si aprono le buste, vengono consegnati i fogli con 4 domande di diritto amministrativo, ed inizia la follia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Gente inizia a lamentarsi perché qualcuno (tra cui io) ha con sé i testi normativi sui quali si sarebbe svolta la prova, <b>così come espressamente permesso dal bando del concorso, nelle ultime due righe,</b> che nessuno aveva letto perché troppo faticoso arrivare in fondo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La commissione, impietosita dai <b>compaesani che non sapevano leggere</b>, mette dunque a disposizione una copia dei testi normativi. Si alzano tutti, si crea confusione, nella ressa iniziano a venir sussurrate le risposte. "<i>Devi copiare l'articolo tot comma tot!</i>" "<i>Sient ma comm se fa sta cosa?</i>" "<i>Scusate ma è qua il Comicon?</i>" "<i>Jamm jà facit'm cupià assinnò pigl' doi</i>" e altri commenti simili.<b> Nel giro di mezz'ora sono tutti esperti di diritto amministrativo e la prova diventa pleonastica.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Consegniamo, alla faccia di quegli sfigati del resto del mondo che fanno i concorsi senza copiare e senza l'aiuto della commissione. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Quelle stesse persone che invocavano il rispetto delle regole per coloro che avevano con sé i testi normativi, avevano bellamente svolto la prova insieme ad amici ed amiche.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Prova successiva. Stesse condizioni, il gelo nei corridoi, il naso congelato, le mani intorpidite, il respiro che condensa e denti che battono. <b>In questa atmosfera molto sovietica</b>, riceviamo la prova del giorno: scrivere un testo amministrativo. Boh. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La traccia è abbastanza confusionale, <b>soprattutto perché la commissione inizia a dare suggerimenti strani</b>, e parliamo di persone che avevano <b>si e no la terza media</b> e che presumevano di saperne più di noi. <b>Nei bagni si formano capannelli di suggeritori e la prova viene svolta in un comunistissimo clima collettivista</b>. Uno della commissione mi passa accanto e mi <b>costringe</b> a cambiare la mia prova perché "non devi scrivere un atto amministrativo, devi scrivere blablabla". Stronzate. Devo scrivere un atto. <b>E lo riscrivo</b>, consultando le norme di legge che avevo diligentemente e legalmente con me ancora una volta. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Torniamo a casa e restiamo in attesa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Tutt'ora aspettiamo i risultati del concorso e la convocazione alle prove orali. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Scopriamo che c'è stato qualche ricorso perché qualcuno che già lavorava nell'amministrazione voleva che il concorso fosse chiuso ai soli dipendenti comunali, <b>giusto per preservare la casta dei dipendenti pubblici</b>. Sento dire anche che i posti non erano realmente disponibili, ma il concorso serviva solo a stabilire una graduatoria per eventuali posti che si sarebbero liberati. Ahah, come no. E la graduatoria dura per 3 anni dalla pubblicazione del bando. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Insomma, incassi per oltre 10.000 euro se calcoliamo che tutti abbiano speso 16 euro come me per la partecipazione. Spese minime per quello schifo di commissione, diciamo 100 euro a testa? Erano sei o sette... andiamo per eccesso e diciamo che 1.000 euro se ne son andati di spese. Di fotocopie non ne hanno fatte, la traccia del bando ce l'hanno dettata. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Inviai un resoconto di questo schifo ad un giornale locale (mi perdonerete se non ricordo quale) ed al Corriere del Mezzogiorno, ma non ho mai ricevuto risposte né è stata scritta una sola riga al riguardo: <b>immagino che i concorsi truccati e svolti in collettività come la maggior parte delle azioni degli ovini, siano la norma e facciano poca notizia.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ah, già: le prove si sono svolte <b>poco prima delle elezioni comunali, ed il sindaco è stato rieletto.</b> Spesa pubblica, controllo del voto, clima di illegalità generale e diffusa. Sempre la stessa storia.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><br /></b></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><br /></b></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-53797433741280061312013-10-10T15:28:00.001+02:002013-10-10T15:28:07.069+02:00Questione di credibilità <div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">L</span>a credibilità internazionale di uno Stato è data fondamentalmente da due fattori: la stabilità della sua diplomazia e la sicurezza dei suoi mercati. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Della stabilità della diplomazia c'è poco da dire: l'Italia è sempre stata la prostituta degli Stati Uniti, che hanno abusato del suo territorio per montare basi militari un po' ovunque ed avere avamposti stabili pagati in parte dalla popolazione locale. </span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Si è altresì dimostrata incapace di contrattare con uno Stato come l'India o di opporre un netto rifiuto alla richiesta del Kazakistan di consegnare <b>una donna e una bambina</b> accusate di essere moglie e figlia di un oppositore del regime. Ancora, si è dimostrata incapace di prendere posizione nella questione siriana ed ha temporeggiato fino a quando è diventato superfluo schierarsi, poiché la guerra era stata scongiurata. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un qualunque Stato che stia pensando di allearsi con l'Italia, davanti a tanta codardia e indecisione, farà sicuramente dietrofront: nessuno può contare su un alleato che un giorno ti cede la sua sovranità ed il giorno dopo è timido come una vergine. Se gli USA continuano a corteggiarci è soltanto perché siamo una loro succursale. La nostra utilità sta nel dare loro il nostro territorio; quando avremo smesso, non conteremo più nulla sul piano internazionale. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La sicurezza dei mercati è ancora più importante, e se sul piano diplomatico ancora ci considerano, sul piano economico siamo considerati tanto quanto il Ghana. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">No, scherzo. Il Ghana è al 77esimo posto nell'indice della libertà economica, mentre l'Italia è all'<b>83esimo</b>. Così, ad occhio e croce, vi conviene di più andare ad investire in Ghana.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Secondo l'<a href="http://www.heritage.org/index/" target="_blank">Index of Economic Freedom</a>, "<i>le fondamenta della libertà economica rimangono deboli, in assenza di un apparato giudiziario in grado di fornire la risoluzione efficace e tempestiva dei casi.</i>"</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'analisi prosegue ponendo l'accento sulla dilagante corruzione, sulla cultura dell'illegalità, sull'estrema lentezza dei processi e sull'ingerenza della politica nella magistratura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La rigidità del mercato del lavoro, la mancanza di trasparenza, i costi delle licenze ed i tempi per ottenerle (oltre 200 giorni) rendono l'Italia un terreno poco fertile per l'impresa. Formalmente gli investimenti stranieri sono liberi, ma la regolamentazione del mercato è imprevedibile e ne impedisce la crescita. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In definitiva, volendo definirci con due sole parole, l'Index of Economic Freedom ci definisce "<b>moderatamente liberi</b>". Un grande traguardo per un Paese che si vanta di essere nel G8. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ora vorrei richiamare un secondo l'attenzione di tutti quei sinistroidi costantemente indignati, che da anni vanno dicendo che la credibilità di un Paese si fonda sul comportamento del suo Presidente del Consiglio all'estero: con le condizioni disastrose sopra descritte e con un PdC serioso e composto come un perfetto ufficiale della marina britannica ottocentesca, voi investireste in Italia? <b>O andreste comunque in Ghana?</b> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-88010003821779623222013-10-04T14:54:00.001+02:002013-10-04T14:54:08.950+02:00Presunzione di colpevolezza<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">L</span>a <b>presunzione di innocenza</b> è un principio del diritto penale secondo il quale l'imputato è considerato innocente fino a sentenza definitiva. Nel concreto, la presunzione di innocenza si è l'onere, da parte dell'accusa, di produrre prove per dimostrare la colpevolezza dell'imputato. Quest'ultimo, invece, non ha alcun obbligo di dimostrare la sua innocenza: deve soltanto difenderla cercando di respingere le accuse. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Da un po' di tempo mi si fa notare che in molti dei miei scritti traspare, nei confronti dei politici, esattamente il contrario di questo principio, cioè una <b>presunzione di colpevolezza</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ed è così. E' giusto che ne parli diffusamente, perché alla base della democrazia vi è proprio il dovere, che grava sulle spalle del politico, di dimostrare la sua innocenza, intesa come incorruttibilità ed adempimento dei suoi doveri. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sulla presunzione di innocenza si stanno compiendo i più gravi crimini politici nel nostro Paese. Sulla presunzione di essere puliti fino a prova contraria, tutti i politici costruiscono la loro carriera, poiché essa li rende inattaccabili dalla propaganda dell'opposizione ma ancor di più dal singolo individuo. Il motivo è semplice: il cittadino che abbia perduto la fiducia verso il proprio rappresentante a causa di vicende torbide legate a quest'ultimo, tenderà a lanciare accuse e a chiedere addirittura le dimissioni. E' ciò che accade ogni giorno ad ogni politico. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Queste accuse però cadono sempre nel vuoto, perché il politico accusato risponderà che fino a prova contraria, lui è innocente. <b>Con questa affermazione ha dunque tolto dalle mani del cittadino sovrano ogni diritto di delegittimarlo o, se vogliamo, di revocargli il mandato.</b> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il politico che pretenda di essere innocente, in sostanza, <b>sta pretendendo che la fiducia dei cittadini sia la stessa cosa di una sentenza definitiva</b>. E su questa confusione, il politico continua ad andare avanti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Prendiamo il caso più famoso ed emblematico (anche se non unico): Silvio Berlusconi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Silvio Berlusconi è stato coinvolto in una trentina di processi, alcuni ancora in corso, altri ormai terminati senza alcuna condanna. Molti elettori di Silvio Berlusconi, già dai primi processi, si tirarono indietro e smisero di appoggiarlo perché avevano perso la fiducia in quell'uomo coinvolto in vicende poco chiare. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Berlusconi ha sempre risposto in due modi: accuse di tradimento e presunzione di essere innocente fino a sentenza definitiva. Ha preteso, insomma, che queste persone fondassero la loro fiducia in lui sulle sentenze. <b>Sullo stesso principio, ora che è un pregiudicato, la fiducia in lui dovrebbe essere a zero</b>, ma non è questo il punto dell'articolo e non mi dilungherò. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' come se voi aveste la sensazione di un tradimento di vostra moglie ma foste obbligati ad amarla perché non avete fotografie che la ritraggano con l'amante. E' la stessa cosa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il rapporto elettore-rappresentante è qualcosa che deve andare oltre la sentenza. E' un rapporto di fiducia, perché l'elettore sta rimettendo la difesa della sua sovranità nelle mani di uno sconosciuto. La ragione del rapporto sta nella difesa della sovranità. Quando l'elettore teme che la sua sovranità sia a rischio, ha il dovere di trarla in salvo. Non ha proprio alcun dovere di fedeltà in stile fascista verso il suo rappresentante, esattamente come un amministratore delegato non ha alcun dovere di fedeltà assoluta verso il suo procuratore. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nel rapporto elettore-rappresentante è l'elettore ad avere (almeno in teoria) il ruolo dominante. <b>L'elettore comanda, il rappresentante esegue. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La presunzione di innocenza del politico ha stravolto questo principio perché, di fatto, sposta il rapporto di fiducia su un piano giuridico, dove la fiducia non ha più alcun valore. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per questi motivi io guardo ai politici secondo la presunzione di colpevolezza. L'uomo libero rabbrividisce quando un altro uomo detiene il potere, <b>poiché il potere significa sempre limitazione della libertà attraverso imposizioni</b>. L'uomo che detiene il potere è dunque già in una posizione di minaccia verso tutti gli altri. Sta a lui dimostrare che non ha intenzione di attaccare la libertà e non può pretendere che ci si fidi di lui sulla base delle sentenze. Sarebbe come chiedere alla gazzella di non scappare quando vede la tigre acquattata dietro un albero, almeno finché non avrà le prove che la tigre è appostata per la caccia e non per espletare i suoi bisogni in un luogo riservato. Prima ancora di ottenere le prove, la tigre si sarà lanciata all'attacco e, forte dell'iniziativa, avrà quasi certamente ragione della gazzella. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quindi, prima siano loro a dimostrarmi di non essere colpevoli di attentare alla mia libertà, poi potrò considerarli innocenti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-81681732748015285222013-09-26T22:52:00.000+02:002013-09-26T22:52:00.363+02:00Barilla, Boldrini e la sagra delle amenità<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">I</span>nizio con una citazione, per i meno informati:</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">"Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. non per mancanza di rispetto ma perche' non la penso come loro, la nostra e' una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale". Lo dice Guido Barilla, presidente del gruppo Barilla, a La Zanzara su Radio 24. - (AGI)</span><br />
<a name='more'></a></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La notizia è questa. In un Paese normale avrebbe sollevato solo qualche mugugno di disapprovazione, invece è da stamattina che sento e leggo commenti offensivi rivolti alla Barilla, come se finora avesse venduto prodotti infetti o avesse fatto lavorare gli operai 25 ore su 24 mettendo indietro gli orologi di nascosto. Successivamente alla dichiarazione, sui social network è partita la campagna per boicottare i prodotti Barilla, che finora hanno tutti fotografato alla grande, secondo la moda del momento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il commento di Guido Barilla è stato una risposta indiretta alla ben più discutibile Laura Boldrini, Presidente <i>del Partito</i> della Camera dei Deputati. L'onorevole diceva:</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">«Penso alla pubblicità - ha spiegato - a certi spot italiani in cui papà e bambini stanno seduti a tavola mentre la mamma in piedi serve tutti, oppure al corpo femminile usato per promuovere yougurt, viaggi e computer. Spot così vi assicuro che in altri paesi difficilmente arriverebbero sullo schermo». </span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">In altri Paesi è difficile che in tv appaia una mamma che porta da mangiare ai figli, la scena più comune persino nei documentari.</b><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Ma d'accordo, sorvolo sull'assurdità e vado alle riflessioni. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>La prima riflessione</b> riguarda l'etica dell'azienda. Esistono imprese che si danno un obiettivo etico, da statuto, e lo perseguono con più o meno convinzione. Non sta a noi giudicare quanto i soci siano legati agli obiettivi che si sono prefissati, ma se perseguirli aiuta ad accrescere la reputazione del marchio o raggiungere un ben preciso bacino di consumatori, ben venga. Dopotutto, senza profitto, non si fa nulla nel mondo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La Barilla ha puntato su una certa etica, e non è una novità: finora tutti hanno visto le pubblicità della Barilla, tutti hanno sentito lo slogan "dove c'è Barilla, c'è casa" mentre una donna arriva a tavola con un vassoio di pasta, eppure nessuno se ne è lamentato.<br /><b>Non c'è da stupirsi, quindi, che Guido Barilla dichiari che la sua idea di famiglia è quella eterosessuale. </b>Chiunque con un minimo di occhio critico <b>lo avrebbe già capito da tempo</b> guardando le pubblicità, ma evidentemente era qualcosa di tanto irrilevante da non influenzare la scelta della pasta nel momento dell'acquisto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' chiara anche un'altra cosa: in Italia esiste una maggioranza della popolazione che si trova ancora a disagio con il pensiero e l'immagine di una famiglia omosessuale. Su internet emerge una netta maggioranza di gay-friendly, ma internet (e soprattutto i social network) è frequentata da una categoria di individui con una certa uniformità di pensiero. Ancor più uniforme se pensiamo a coloro che fanno gli "attivisti" e che quindi diffondono la loro voce e sembra che essa sia il pensiero della maggioranza della gente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando Guido Barilla ha difeso la c.d. famiglia tradizionale, ha difeso 22.000.000 di famiglie, da intendersi come unioni riconosciute dall'istituto del matrimonio, e quindi circa 44.000.000 di individui, se consideriamo soltanto i coniugi. Ha difeso la maggioranza della popolazione italiana, dando una precisa immagine della sua italianissima impresa che produce pasta. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' stata una mossa di marketing, insomma. Non gli importa di aver colpito gli omosessuali, che si stimano in numero di circa un milione in Italia, forse più: con la sua dichiarazione ha ottenuto l'affetto di ben più clienti di quanti potrebbe perderne con la campagna di boicottaggio.<br />Personalmente non condivido la sua idea, ma non trovo nulla di male nell'esprimerla. <b>Chiunque lo stia condannando, sta condannando la libertà di parola. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>La seconda riflessione</b>, direttamente legata alla prima, riguarda il precedente che si è appena creato: con la medesima logica di boicottaggio a Guido Barilla, bisognerebbe mettersi alla ricerca delle idee di famiglia di ogni imprenditore dal quale compriamo. Boicottare Guido Barilla <b>soltanto perché è stato sincero</b> è un atto che mi sembra la classica protesta all'italiana, tutta ciance e niente sostanza. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>La terza ed ultima riflessione</b> riguarda la Boldrini e le sue parole. Mia madre si è sentita offesa dalla dichiarazione delLA Presidente, perché non vede il suo ruolo come imposto dalla società, ma come un atto volontario. E' normale che una madre che decida di avere dei figli, e che ha un marito lavoratore, debba mettere in conto che a cucinare e portare la pasta in tavola debba essere lei. Ma lo stesso accadrebbe nel caso opposto di un marito disoccupato e una donna lavoratrice. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Nel mio caso personale sono io a cucinare, ma mia madre continua a voler essere l'ultima a sedersi a tavola e vuole servire di persona i piatti. La Boldrini, che ha sempre viaggiato su mezzi dell'ONU con l'aria condizionata, non può comprendere tutto questo. Non ha idea di cosa ci sia nella testa di una madre nell'atto di portare da mangiare ad un figlio e ad un marito. Per la Boldrini tutto è riconducibile al femminicidio e a "brutte idee diffuse nella società". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non capisco in che modo possa essere meglio se a servire il piatto sia il marito od il figlio primogenito. Credo che finché sia un atto volontario, le istituzioni debbano tenersene fuori e non giudicare una donna o una famiglia soltanto perché seguono modelli che hanno servito benissimo la società per millenni. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La pubblicità della Barilla non sta passando alcun messaggio. La pubblicità della Barilla <b>sta raccogliendo </b>un messaggio diffuso dalla società, e lo sta trasformando in marketing. Se la maggior parte delle famiglie fossero state omosessuali, la Barilla avrebbe fatto una pubblicità con famiglie omosessuali, non so se mi spiego.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se bastasse una pubblicità a influenzare in modo così netto la società, avremmo risolto un mucchio di problemi. Basterebbe fare uno spot che dicesse che pagare le tasse è bello, e avremmo sconfitto l'evasione. Basterebbe fare un altro spot che dicesse che lo Stato ti vuole bene, ed io smetterei di scrivere (per la gioia di tanti, probabilmente). E potrei andare avanti, ma credo che il concetto sia chiaro: le pubblicità trasmettono ciò che la gente vuole vedere e se in una certa società esiste un'usanza, non è per via della pubblicità. Il modello di famiglia che chiamiamo tradizionale esisteva anche a fine ottocento, quando gli spot pubblicitari non esistevano per ovvi motivi: tutte quelle famiglie erano sbagliate? Secondo la Boldrini, sì. <b>Le schifa al punto che per lei non dovrebbero neanche apparire in televisione. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il tutto, comunque, è riconducibile a due problemi di fondo: la totale vuotezza di contenuti di cui può disporre Boldrini per farsi propaganda e l'incapacità delle associazioni gay di combattere la vera discriminazione.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-28812693632998595422013-09-24T01:01:00.001+02:002013-12-01T00:52:52.864+01:00Bandiera rossa a mezz'asta. Evidenza di un fallimento<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">D</span>ove sono finiti i comunisti di cinquant'anni fa? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quelli che avevano i loro uomini piazzati in ogni grande fabbrica, a fare la spia e la propaganda di nascosto tra i lavoratori, a fomentare gli scioperi e le serrate, sempre in fermento. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quelli che avevo un'idea precisa del mondo che, per quanto contorta e criminale, faceva breccia nei cuori dei lavoratori e li faceva sentire parte di una comunità più vasta, a livello nazionale, europeo, mondiale. </span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">Quelli che offrivano soluzioni. </span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quelli che raccoglievano decine di migliaia di lavoratori e li portavano in piazza, e si facevano sentire da tutti, dalla nazione e dal governo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dei comunisti è rimasta solo la parte peggiore, quella che dopotutto era il nocciolo duro dei partiti e dei sindacati. Ora i loro successori sono del tutto incapaci di raccogliere le istanze della classe che si arrogano di rappresentare. Sono incapaci perché non c'è più il caporeparto che di domenica frequenta la sezione del partito e nei giorni di lavoro convince i lavoratori stando a contatto con loro, lavorando con loro e condividendone il salario e la fatica. Sono incapaci perché neanche gli interessa, hanno capito che era una causa persa e che battere sempre sugli stessi argomenti del 1800 non fa più scalpore, e serve qualcosa di nuovo e magari di vero. Sono incapaci perché il loro unico scopo è stato quello di sopravvivere e ce la stanno facendo: <b>il parassitismo è stata la loro unica religione e sono bravissimi nel perseguirla. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Semplicemente, i comunisti sono passati dall'essere il partito anti-sistema, ad essere <b>essi stessi</b> il sistema. L'Italia è una repubblica marxista, non c'è nient'altro da fare per comunistizzarla. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Siamo ancora convinti che sia il lavoro a dare spinte all'economia, quando in realtà secondo i modelli economici è lo sviluppo tecnologico a creare posti di lavoro e capitali da reinvestire. Ma noi battiamo sempre sul lavoro, e pur non migliorando, siamo sempre convinti che la strada sia quella. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Parliamo di piani industriali, nella perfetta tradizione comunista, ma il settore industriale è appena il 24% del PIL in Italia. Oltre il 70% invece è prodotto dal terziario, dai servizi, dalle telecomunicazioni, da tutte quelle attività che necessitano di sviluppo tecnologico e che sono le prime a recepirlo. E che noi ignoriamo sempre. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La verità è che un comunista non ha più argomenti per proporre il suo paradiso della redistribuzione perché l'esperienza italiana gli ha sbattuto in faccia una realtà diversa: la redistribuzione scoraggia l'impresa, e l'impresa scoraggiata non assume né produce capitali sufficienti a fare investimenti. Senza capitali si va a chiedere il prestito alle banche, ma in un'economia come la nostra un prestito ha i 2/3 di possibilità di non rientrare più nella banca. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Gli unici che raccolgono un po' di lavoratori ormai sono i talk-show. Portano un gruppetto con qualche striscione e cercano di ricreare un'atmosfera da bandiere rosse e vodka, ma è una storiella alla quale nessuno crede più davvero, tranne qualche universitario benestante che ha volutamente stravolto ciò che ha appreso per adattarlo alle teorie del paradiso comunista. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Qual è stato l'ultimo vero raduno dei lavoratori? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Berlusconi ha riempito intere piazze. Possiamo cavillare sui numeri, ma almeno una volta ha raccolto più di un milione di persone, ed è un risultato di tutto rispetto <b>e comunque migliore di quelli del PD. </b><br />Grillo non ha mai raggiunto numeri simili, ma ha riempito piazze con molta più frequenza e tutt'ora ci riesce. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il PD? Il PD e tutti gli altri derivati del partito comunista stanno facendo i congressi. Litigano tra loro, fanno di tanto in tanto qualche assemblea nazionale, fanno le sagre, riempiono qualche teatro o qualche palazzetto dello sport, ma sono totalmente incapaci di raccogliere i consensi di quelle classi di elettori che pretendono di rappresentare. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non possono farlo perché sono loro lo Stato che li ha portati alla miseria odierna. Sono state le loro politiche, le loro lotte sindacali, la cretinata dei contratti nazionali, tutti gli adempimenti previdenziali, assistenziali e contributivi imposti alle imprese. Hanno fallito. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E lo sanno benissimo di aver fallito perché dove c'è uno sciopero non si vede un solo comunista a raccogliere le folle. C'è Grillo a fomentare, persino Berlusconi ci riesce, ma il PD non si muove. Il PD non fa più le manifestazioni, ormai partecipa solo a incontri con persone selezionate. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dico, vi immaginate Bersani che si presenta davanti ad una fabbrica chiusa e urla che lo Stato dovrebbe aiutare gli operai? E con quali ragioni convince quelle persone, se poi gli uomini del Governo, <b>i suoi uomini</b>, dichiarano di non poter aumentare la spesa pubblica per sostenere altri disoccupati? Come fa un Bersani a rivolgersi ai metalmeccanici e dire loro che è criminale accettare un salario inferiore a quello imposto dal contratto nazionale? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Come fanno i moderni comunisti a creare binari per l'odio se sono essi stessi la destinazione dell'odio? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La Boldrini verrebbe presa a schiaffi se apparisse davanti ad una fabbrica chiusa. Basterebbe un tweet per organizzare una protesta in piena regola. Ormai nessuno ha bisogno dell'uomo del partito che dica dove andare e cosa dire, <b>perché sanno tutti benissimo dove andare e soprattutto cosa dire. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Credete che se ci fosse la possibilità di raccogliere consensi tra tutti i disoccupati che ci sono ora, il PD e comunistoidi vari non lo farebbero? Sarebbero i primi a lanciarsi, ma sanno di non potere, <b>ed infatti non si muovono. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il PD è costantemente mobilitato, ma contro se stesso. Se provasse a riempire una piazza con i lavoratori, si ritroverebbe con quattro gatti e con un Bersani che ripete che no, non è possibile fare niente perché le politiche socialiste adottate finora hanno distrutto completamente i capitali italiani, e le loro odiate imprese stanno chiudendo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il PD ormai è un partito chiuso su se stesso. Un iscritto al PD ti dirà che è stato alla tal manifestazione "ed erano in tanti giovani pieni di idee". Bella storia. Ma il PD dovrebbe raccogliere persone al di fuori dei tesserati se vuole dimostrare di essere il partito dei lavoratori. Deve essere capace di attrarre folle a prescindere dalla fede politica. Invece il PD organizza tutto in casa e si ritrova a dover riempire luoghi ristretti per non trovarsi nella imbarazzante situazione di organizzare una manifestazione nel 35% di una piazza. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-11346182732675913742013-09-16T00:44:00.001+02:002013-09-16T00:44:12.339+02:00Parabole stataliste: stabilità e larghe intese<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">A</span>mmiro la sottile abilità con la quale i politici ci stanno portando ad odiare la concorrenza tra partiti. Mi riferisco a tutti quei costrutti e registri lessicali elaborati appositamente per cambiare la <i>sostanza</i> dei fatti, per mascherarla, deformarla. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La crisi è stata salutare per la casta politica perché le ha permesso di smantellare il teatro sul quale gli attori fingevano di sfidarsi con spade di plastica e deboli stoccate. Non devono più <b>fingere di essere divisi,</b> ora hanno l'opportunità di stare uniti apertamente e hanno anche una valida scusa per non disaggregarsi mai più. Sono un po' come quelle coppiette di fidanzati che finalmente escono allo scoperto e fanno di tutto per recuperare il tempo perso e dimostrare alla società quanto siano uniti. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il linguaggio è molto importante in questo graduale processo di rimodulazione della concezione della politica. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Scomponiamo il problema per farcene un'idea. La politica, in democrazia, è la <b>concorrenza</b> che avviene tra due o più candidati (sottoforma di persone o di gruppi di persone) che si sfidano davanti alla società per dimostrare chi è il migliore a governare. Con lo strumento del voto, del dissenso più o meno violento, della critica, la società esprime il suo parere sul governante di turno, che può andare dal consenso fino alla revoca del mandato. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Siccome la democrazia si basa su un sistema concorrenziale, e quindi sul confronto, il mandato non può durare in eterno ma ha una durata limitata, così da far sentire sempre il governante in concorrenza con gli altri. Per dirla con una metafora, la scadenza del mandato <b>rende scomodo lo scranno del potere.</b> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma a nessuno piacciono gli scranni scomodi. Noi vogliamo poltrone.<br />Teoricamente, in un sistema democratico, tutti i maggiorenni sono nel gioco della politica, poiché tutti sono potenzialmente eleggibili. Sarebbe, questo, una sorta di sistema di concorrenza perfetta, in cui un solo errore è fatale.<br />La perfezione, però, non è di questo mondo. Noi abbiamo creato barriere all'entrata in questo "mercato della politica" che impediscono a chi sta sullo scranno di sentirsi davvero in pericolo. Lo scranno diventa pian piano poltrona. E' infatti soltanto teorica la minaccia allo scranno che esercitano tutti i maggiorenni della Nazione. In realtà ben pochi di loro riusciranno a scalare tutto il <i>cursus honorum</i> necessario ad arrivare tra i veri candidabili agli scranni che contano. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Essendo così pochi in percentuale rispetto alla totalità della Nazione, essi più che una concorrenza perfetta, formano un oligopolio, cioè un mercato di pochi. E i pochi, soprattutto se hanno un nemico comune costituito dai molti, si coalizzano facilmente e <b>fortificano la posizione. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />Siccome noi ci aspettiamo ingenuamente che questi pochi siano sempre in concorrenza fra di loro e che da questa concorrenza ne nascano offerte politiche sempre migliori, essi <b>fingono di combattersi. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ora che hanno potuto smettere, hanno creato un linguaggio apposito per giustificare moralmente la nascita del monopolio. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Iniziano così a parlare di <i>larghe intese</i> e di <i>governi di servizio</i>, che in realtà non significano niente, ma fanno effetto perché sono accompagnate da una demonizzazione della concorrenza politica, definita improvvisamente <i>lotta</i>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tutto si gioca sulle metafore e su ciò che le parole evocano. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tempo fa era <i>confronto</i> politico, ora è <i>lotta;</i> questo evoca odio, rancore, violenza, che è sempre da disprezzare rispetto ai bei sentimenti che la parola <i>intesa</i> ci suscita. Nella <i>sostanza</i>, però, l'<i>intesa</i> non è altro che <b>dittatura</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Siccome esiste un nemico comune che è "lacrisi", essere uniti è <i>responsabilità</i>. Già, è un dovere, è un atto che fanno a malincuore perché gli piaceva così tanto combattere, eppure si sono uniti per noi perché sono responsabili. Ed attaccano con la forza del moralismo religioso tutti coloro che usano un linguaggio differente (Grillo) perché questi farabutti ricordano agli italiani che è la <i>sostanza</i> che conta, non la <i>forma</i>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>I politici temono la sostanza, perché sanno che la loro sostanza è <i>materia organica anfibia.</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E poi c'è tutto quel mostrarsi sempre seri e con la bocca a culo di gallina, tutto quel formalismo sfrenato, religioso, da sacerdoti. E' sempre un po' un funerale, la politica. Prima c'era il Berlusconi sorridente e ottimista che con i suoi colpi di scena faceva sempre un po' ridere, ma ora si deve dare un taglio netto a queste scenette guascone: ora bisogna ricordare agli italiani che siamo sotto assedio e lo si fa sempre, con la Boldrini che è pronta a condannare dei deputati che dimostrano liberamente su un simbolo del potere, con Napolitano che ripete sempre le stesse parole dal sapore così dolcemente dittatoriale, con Letta che fa le sue metafore ridicole sull'UE che bacchetta e sull'Italia che <i>fa i compiti a casa</i>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Tutta forma. Solo forma. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Nella sostanza siamo ancora uno Stato in cui è impossibile fare impresa ed in cui la ricchezza è demonizzata, così che nessuno la ricerchi visto che lo Stato è l'unico a poterla detenere. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Rileggete sempre i discorsi dei politici. Eliminate sempre le parole che a primo impatto non significano niente, perché continueranno a non significare niente neanche a secondo impatto. Sostituite le espressioni formali con qualcosa di più concreto. Avete un risultato che non ha senso? E' normale: in genere, quando parlano, non stanno dicendo nulla anche se poi, noi, litighiamo su quel nulla. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
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<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-21512618290874014602013-09-11T16:38:00.003+02:002013-09-11T16:38:55.350+02:00Parabole stataliste: il veto del Congresso USA<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">A</span>scoltavo un'intervista in televisione, a proposito del Congresso degli Stati Uniti che ha assunto una posizione contraria all'intervento armato in Siria. L'intervistato stava spiegando come questo sia stato un forte precedente nell'ambito della prassi del diritto internazionale, poiché l'organo rappresentativo - finora escluso dalle decisioni riguardanti gli interventi armati - si è opposto ad una decisione del Presidente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Secondo l'intervistato, si tratterebbe di un grande passo avanti delle democrazie occidentali poiché finalmente l'organo che rappresenta il popolo può esprimersi anche su una materia delicata come quella delle guerre.</span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">L'ingenuità con cui ne ha parlato mi ha quasi fatto tenerezza. Sembrava davvero convinto che si trattasse di una forte presa di posizione del Congresso americano, così ligio a portare al Presidente la volontà dell'elettorato. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Non mi sembra che il Congresso si sia mai espresso negativamente sui finanziamenti alle forze armate, che tutt'oggi sono circa il 4% della spesa pubblica statunitense, a fronte dell'1-2% dei Paesi europei. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Non ho mai neanche visto un veto sulle intercettazioni, per le quali il Congresso continua imperterrito ad approvare fondi e modalità, senza esprimere al Mr President la volontà del popolo di godere della privacy. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ora, però, all'improvviso, vogliono farci credere che il Congresso si sia improvvisamente schierato dalla parte dei cittadini onesti e voglia difendere la pace. <b>Lo stesso Congresso che continua ad approvare i massacri e gli interventi in gran parte del mondo. </b>Perché proprio la Siria no? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Iniziamo col dire che <b>non c'è alcun passo avanti verso la democrazia</b>, ma al massimo c'è un passo avanti verso l'entropia politica, un addensarsi di quella cortina fumogena fatta di istituzioni, giunte, consigli, commissioni, autority e quant'altro che si dividono le responsabilità e permettono ad ognuna di scaricarla sull'altra, in un cerchio senza fine. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Se tutti i parlamenti europei inizieranno ad agire in questo modo in merito alle guerre, gli uomini del governo avranno smesso di addossarsi le colpe. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Come ho più volte ripetuto, infatti, se è un solo uomo a prendere le decisioni, ne è direttamente responsabile; se è un organo consiliare o assembleare, la responsabilità è della collettività che ha deciso: in sostanza, <b>di nessuno</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ad Obama conviene non pasticciare in Siria. La Russia si è già detta disposta a difendere Assad e la reazione dell'Unione Europea, per la prima volta, è tiepida, quasi fredda. La diplomazia americana <b>ha fallito</b>, non riesce più a tirarsi dietro neanche gli alleati di sempre. Persino l'Italia, che ha sempre fatto la prostituta col suo territorio offrendo basi aeree, stavolta ha reagito con incertezza.<br />Gli USA per la prima volta si sentono soli nel Mediterraneo contro una Russia che sembra avere una certa sicumera nell'affiancare la Siria, avendole venduto pressoché tutti i mezzi e i sistemi di difesa. C'è il timore, insomma, che dopo cinquant'anni di guerra USA condotta sempre con gli stessi schemi e quasi le stesse tecnologie, la Russia abbia imparato come contrastare lo strapotere militare americano e voglia darne una prova nel teatro siriano. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Obama lo sa e gli occorre un modo sicuro per fare marcia indietro senza perdere del tutto la sua credibilità. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Già dall'inizio ha messo le mani avanti, specificando che sarebbe stato un intervento rapido ed economico, forse per giustificare a priori l'eventuale fallimento militare. L'ennesimo, d'altronde, poiché l'occupazione di Iraq ed Afghanistan è tutt'altro che completa dopo tanti anni di guerra. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In questo disastroso scenario, Obama non poteva far altro che farsi trattenere da qualcuno, e chi meglio del Congresso per farlo? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' come quelle sceneggiate napoletane in cui uno finge di volersi lanciare nella rissa ma è già d'accordo con altri tre che dovranno trattenerlo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quindi, ritornando al punto iniziale: <b>Obama si è fatto trattenere dal Congresso.</b> Sul piano internazionale la sua credibilità è stata parzialmente salvata da questo evento ed ha dato una lezione a tutti gli esecutivi europei che sicuramente inizieranno a dare le responsabilità belliche - di mancato intervento o meno - agli organi rappresentativi, che assorbono la responsabilità come spugne e la eliminano al loro interno. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In tutto ciò, comunque, il potere di trattative estere non è né dell'esecutivo, né dell'organo rappresentativo: è solo <b>del partito di maggioranza.</b> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />La favoletta del passo avanti della democrazia è l'ennesima parabola di regimi statalisti che tentano di salvare il salvabile, perché ormai hanno perduto credibilità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il Congresso americano, dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ha perso tutto il potere che aveva in precedenza ed ormai era ridotto ad essere un fantoccio perché il Presidente, con la scusa della sicurezza nazionale e forte della sua prerogativa di gestire la politica estera, era riuscivo a scavalcarlo. Questo finto veto sulla guerra è stato un'ottima pubblicità, ma nient'altro. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Non esistono conflitti nelle caste.</b> Possono esserci antipatie personali, ma quando una casta deve sopravvivere <b>è unita.</b> Se così non fosse, lo Stato americano non avrebbe raggiunto un tale controllo sulla società, ma avrebbe incontrato sempre l'ostacolo dell'opposizione sulla sua strada, della denuncia pubblica e dello smantellamento delle porcherie fatte dal governo precedente.<b> Invece è ancora tutto lì.</b><br />Possono fingere di essere in disaccordo su questioni minoritarie, ma quando ci sono di mezzo i soldi pubblici ed il controllo sulla società, la casta sa bene qual è il suo obiettivo: <b>prenderne più che può e trovare giustificazioni di ogni genere per ottenerne ancora. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E la stessa lezione vale per lo Stato italiano. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-69742909175105757942013-09-10T21:47:00.002+02:002013-09-10T21:47:50.087+02:00La cultura della monnezza<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #7b1b02; float: left; font-family: times; font-size: 70px; line-height: 55px; margin-right: 5px; paddin-right: 2px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-top: 2px;">D</span>opo aver fatto anche io una limitata esperienza di viaggi, collezionando qualche viaggio nelle città del nord Italia, del centro e del casertano-napoletano (dove vivo), posso finalmente dire anch'io con cognizione di causa che, almeno noi campani, <b>abbiamo la cultura della sporcizia</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Molti di quei finti patrioti locali saranno a rodersi le mani perché non sto lodando le bellezze naturali tenute malissimo da loro, ma sto puntando il dito contro i difetti delle città, quelli che vanno nascosti, perché se ami il tuo paese non sputi nel piatto dove mangi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In altre parole, se vivi tra idioti, non hai il diritto di dire loro quanto siano idioti, né di insegnare loro che si può essere meno idioti.</span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Prenderò come esempio la mia visita più recente, risalente a poche ore fa (l'articolo è stato scritto alle 03:00 circa del 03/09) e della quale, quindi, ricordo maggiori dettagli, per averli anche esaminati con la consapevolezza di volerne scrivere. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Caserta Vecchia. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Bellissimo borgo antico, come ne esistono migliaia in Italia, ed il merito della sua bellezza è certamente <b>degli antichi</b>. Chi campa ora sulla sua bellezza sta semplicemente campando di rendita. Chi se ne vanta lo fa con la consapevolezza di non aver fatto <b>niente</b> per migliorarlo e che, per fortuna, nonostante ci vivano con automobili e lo abbiano riempito di antennacce di ferro arrugginito ovunque, quel borgo continua a offrire scorci bellissimi. In breve, chi se ne vanta sa di mentire spudoratamente: ha solo il merito di non aver abbattuto la sua vecchia casa e averne edificata una nuova, <b>forse perché esiste una norma che glielo vieta.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il borgo offre anche un parco, tutto in salita, arredato con le classiche panchine in legno e ferro (ben poche), con orribili secchi dell'immondizia accanto ad ognuna <b>per ovvi motivi di stupidità umana</b>, e con alberi tenuti in modo discreto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Vista bellissima da diverse terrazze. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Mi stavo godendo la visita con una ragazza. Essendo stati entrambi in diverse città del nord, ci è stato sufficiente restare sul luogo per più di un quarto d'ora per scoprire che se era un bel posto, era per merito di chi lo aveva costruito negli anni precedenti e per l'<b>incapacità</b> della gente attuale di rovinarlo<b> completamente</b>. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>I vizi sono gli stessi che si riscontrano <u>ovunque</u> nelle zone del casertano e del napoletano. </b></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Innanzitutto le sigarette. Davanti ad ogni panchina c'era un tappeto di sigarette. Ho detto che c'erano secchi dell'immondizia accanto a ogni panchina, qualunque idiota avrebbe potuto spegnere le sigarette con due dita d'acqua in un bicchiere e poi gettarle nel secchio, <b>giusto per dire il metodo più accessibile ai primati</b>, ma nessuno lo ha fatto. I secchi erano quasi vuoti. C'era qualche fazzoletto, qualche bottiglia gettata alzandosi dalla panchina. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Le terrazze. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Sono di quelle a strapiombo che si trovano in genere sui paesini di montagna. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Belle finché si guarda il panorama. Poi si sposta lo sguardo sulla zona immediatamente sottostante ed è piena di bottiglie di ogni materiale, di buste di plastica, di rifiuti metallici, di sigarette, di cavi... di ogni merda possiate sollevare e gettare di sotto. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I vicoli erano ancora bellissimi. Sarebbe stato più bello ripulirli di tutti gli escrementi di cane e delle sigarette a terra davanti a ogni bar, ma sarebbe stato chiedere troppo. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">C'è anche un bella torre campanaria, molto alta, di quelle che è possibile risalire fino in cima con le scalinate e avere una vista da ogni piano. Non so in termine tecnico come si chiamino, ma per rendervi l'idea, è dello stesso tipo della Torre di Giotto di Firenze, quella bianca accanto al Duomo. Al nostro tentativo di entrare, ci siamo imbattuti in una delle ordinanze più stupide che abbia mai sentito dal vivo: era chiusa al pubblico perché un ragazzo, <b>tre anni prima</b>, si era suicidato lanciandosi dalla sommità. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A nulla è valso far notare che se volevo suicidarmi <b>potevo gettarmi da una delle terrazze a strapiombo</b>, molto più alte in alcuni casi: non potevo salire perché qualche idiota ha deciso così per evitare ulteriori suicidi. E' noto che non si muore gettandosi da altre parti, ma solo dai campanili. Ci sarei passato sopra, se quella torre non fosse stata <b>una delle poche attrazioni turistiche del posto</b>. E' pur sempre un borgo, è minuscolo, è bello da girare ma in mezz'ora si visita tutto e se il turista deve restarci così poco,<b> non compra niente. </b>In mezz'ora di passeggiata non viene sete, non viene fame. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il castello. Bellissima la torre - senza ingresso - e l'altra debitamente usata per ospitare teloni di plastica e altre schifezze. Il resto della fortezza è piena di terra, è tenuta malissimo e non c'è un solo cartello che dica il nome di quel posto e ne spieghi in poche righe la storia. Capirete che davanti a un rudere del genere, se l'interesse non è stimolato da informazioni che gli diano valore, la gente lo valuta per quello che è: un rudere. E se ne va. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Anche qui bottiglie, sigarette, plastica e altro pattume gettato un po' ovunque dentro e nei dintorni. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non andrò oltre perché non ne ho bisogno, non perché abbia finito la lista. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il posto è stupendo, ha un alto valore storico <b>per chi ha letto su wikipedia qualche informazione</b>, è romantico per chi possa raggiungerlo con la ragazza o il ragazzo, peccato che sia tanto somigliante a quei tesori sepolti in fondo al mare ricoperti di forme di vita monocellulari che ne corrodono lentamente la struttura e ne offuscano l'antico splendore. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In altre parole, sarebbe un posto migliore se ci abitasse altra gente. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ora i patrioti locali della domenica mi risponderanno che nessuno mi ha sputato in faccia in strada e che quando ho chiesto indicazioni le ho ottenute. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Lo so. </b></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma non ho visto nessuno opporsi a quello schifo. I proprietari dei locali erano tutti lì a tirarsela senza far niente. Nessuno che uscisse con una scopa a ripulire la strada che porta al suo locale, o ai piedi della terrazza accanto. Nessuno che desse del caprone al truzzo che passa e getta la sigaretta a terra. Nessuno che stesse cercando di migliorare un po' il posto per invogliare la permanenza del turista fino all'ora di pranzo o quantomeno per un tempo sufficiente a mettergli sete e fargli comprare una bottiglietta d'acqua. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Erano lì a confidare in ciò che gli antichi fasti gli avevano lasciato e siccome è un patrimonio immenso, la loro colpevole inerzia non è riuscita ancora a intaccarlo così tanto da fargli venire un po' di tremarella. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma non è cattiveria, è ignoranza, intesa come visione provinciale del mondo. E' gente che è vissuta sempre tra standard di pulizia pubblica molto bassi. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per fare un paragone, pensiamo alle capanne dei nativi africani, costruite sulla terra. Quella gente vive nella terra e non spazza certo il pavimento, perché è abituata così da sempre. Non si costruisce un pavimento perché non ne vede la necessità. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Allo stesso modo, il provincialotto locale non trova nulla di strano nell'immondizia varia sparsa ovunque nelle sue città: in aiuole, agli angoli delle strade, incastrata nelle grate delle fogne, infilata dentro i buchi dei muri, <b>appoggiata</b> sui muretti, spaccata a terra. Per lui è normale e il suo occhio esclude automaticamente certi dettagli perché non li ritiene invalidanti, non sono difetti per lui. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando è chiamato a vivere in un borgo che è <b>interamente</b> un'attrazione turistica, il provincialotto ci vive <b>nell'unico modo che conosce</b> e non pensa proprio che le sue pessime abitudini siano <b>la causa della rovina</b> di quel posto. Non si spiega come mai ogni anno ci siano sempre meno turisti. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il turista che viene dal centro Italia o dal nord noterà invece immediatamente lo stato di abbandono in cui sembra versare il posto. Borgo antico un paio di palle, si dirà. Qual è la differenza tra questo borgo antico e la città moderna? Che la sporcizia è concentrata in vie più piccole <b>e quindi è più visibile</b>? </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Così la cerchia di turisti a cui importa vedere il borgo si riduce ai locali che non danno peso alla sporcizia perché ci sono abituati. Quei locali, tuttavia, la guarderanno come ho fatto io e si chiederanno: perché devo vedere questo posto, <b>se è uguale a quello in cui vivo</b>? </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E un locale che è stato fuori da questo letamaio che sono le provincie di Napoli e Caserta, sarà ancora meno propenso a fare bella pubblicità al posto. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Io forse ci tornerò, alcuni ristoranti erano bellissimi, c'è tranquillità tutto sommato ed è piacevole per una passeggiata con la ragazza, ma non ci trascorrerò mai una giornata intera perché è come stare nel paese moderno: vivendoci lo stesso tipo di gente abituata a gettare ogni cosa per strada, non vedo cosa dovrebbe indurmi a restare più del dovuto. Dove sia la storicità del posto quando c'è un complesso di antenne montate su pali di ferro arrugginiti e scritte sui muri dappertutto. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E' ovvio che più rimango sul posto e più dettagli orribili noto. Quando ne ho a sufficienza, vado via. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E intanto il commerciante locale sta lì a chiedersi come mai il turista sia rimasto metà mattinata e non si sia fermato a pranzo nel suo ristorante: <b>forse perché non ha capito bene di trovarsi in un borgo storico</b>, come non l'ho capito io quando sono sceso dall'autobus e ho posato il piede sull'<b>asfalto</b>. La prima frase che ho detto è stata "Tesoro, è questa Caserta Vecchia?"</span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quindi sì, vivo in zone dove ci sarebbe tanto da vedere, tantissimo. Il turismo qui sarebbe spettacolare. Peccato che ci viva gente che non sa cosa sia la pulizia dei tempi moderni. Sono rimasti ai canoni di 80 anni fa e chi viene da fuori si ritrova in zone sporche ovunque, in strade con asfalto spaccato e invase dalle erbacce delle campagne circostanti, tra campi delimitati con reti da letto vecchie, filo spinato e fili dell'antenna. Addirittura col nastro rosso e bianco. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E quel turista è sconcertato. E' sceso a Baghdad? No... è sceso dove c'è <i>o' sole, o' mare e a pizza</i>. <b>E solo quello</b>. Tutto il resto lo stanno rovinando perché non hanno idea di come sia il mondo fuori. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Qualcuno mi obietta che anche nelle belle città del nord c'è che gente che sporca e che sono netturbini e giardinieri a tenere pulito. <b>Può essere vero</b>, ma siccome al sud non fanno funzionare neanche quei servizi, non resta che essere più virtuosi e far in modo di non averne bisogno. Basterebbe molto poco, ma le cattive abitudini e la deselezione naturale di questi posti non lo permettono. Quando vado alla ricerca di un cassonetto per gettare qualcosa mi sento spesso rimproverare perché sto <b>perdendo tempo</b> e mi si invita brutalmente a <b>gettare a terra</b> il rifiuto. E' così dappertutto in queste zone, non c'è nulla da fare: siamo sporchi. </span></div>
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<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.com0