Chi sono

Studente di giurisprudenza, da sempre appassionato alla politica, all'economia e alla storia. 
Vivo in un paesino dell'alto casertano, dove non accade mai nulla e dove manca ogni genere di intrattenimento non mainstream. In realtà tutto ciò che c'è sono bar. Ci sono circa due bar per abitante, poi ci sono altri bar alternati a pizzerie. La pizza è buona, però. 

Questa grande varietà di luoghi pubblici mi ha sempre spinto a restarmene a casa fin dalla più tenera età. Vivo nel centro storico, che per definire "centro" ci vuole coraggio: come accade per molti paesini, il centro storico si trova in montagna mentre il resto della città moderna si è sviluppata in pianura. Quindi abito sul fianco della montagna, in un borgo simil-medievale con vie strette, tanti anziani e neanche un'attività commerciale in vista. In compenso è un posto tranquillo e, trovandomi anche alla periferia del centro storico, posso godere di un vasto appezzamento di terra intorno alla casa. Tutto in salita, ovvio. 

Sono sempre stato pigro, reticente a sforzarmi per risultati che ritengo non importanti. Per questo sono sempre stato restio a farmi 10 minuti di strada a piedi per abbandonare il centro storico e fare un giro nel paese moderno, dove avrei trovato solo bar. Sono 10 minuti noiosissimi, percorsi in un borgo fantasma, in cui incroci persone che sembrano provenire direttamente da un racconto di Verga e con le quali non fai mai davvero amicizia. Infatti, dopo una vita trascorsa quassù nel presepe, conosco si e no il 10% di chi mi abita intorno, ma credo di odiarne il 100%. 

La mia salvezza è stata mio nonno.
Si tratta del classico uomo rinascimentale, ex orologiaio che continua a recarsi nel suo negozio per riparare orologi. Fin da piccolo mi ha trasmesso una passione genuina e smaliziata per le scienze, l'arte, la letteratura, la storia ed ogni altro campo del sapere. E' davvero una nota stonata in un borgo dove regnano ancora la superstizione, l'invidia ed una grandissima ignoranza. Un grande uomo del passato cresciuto a pochi metri da casa mia, il fu Generale Petella, disse che la piaga più grande del mio paese era che si leggeva poco. Aveva maledettamente ragione, un secolo fa, e continua ad averne da vendere.

Con la guida sapiente di mio nonno, mi sono avvicinato alla lettura di riviste di divulgazione scientifica e all'assidua visione di SuperQuark. Ero piccolo, non so dire quanto, ma sentivo già di preferire un documentario sul leone che mangia la gazzella ad una uscita in paese. 
Da allora mi sono avvicinato anche alla storia, per merito di mio padre soprattutto, e in breve avevamo casa piena di libri di ogni genere. 
Ho avuto la fortuna di avere genitori che non mi hanno mai impedito di comprare libri, sebbene la mia sia una famiglia di derivazione boscaiola. 
Da quando avevo 12 anni, ho trascorso ogni estate al lavoro nei boschi con mio padre, imparando a dare il giusto valore a cose che chiunque darebbe per scontate: un sorso d'acqua, un paio di scarpe buone, una doccia, il calore di un fuoco, un coltello ben affilato, due braccia capaci di sollevare legname per 10 ore consecutive. 
Rimpiango di aver iniziato l'università, perché l'ambiente dei boscaioli, fatto di persone schiette e generose, è tra i migliori che abbia mai visto. Ho visto uomini privarsi dell'ultimo sorso d'acqua, alle due del pomeriggio di una torrida giornata d'estate, per darne a chi aveva mal razionato la sua. Forse sembrerà banale, ma sono gesti che contano quando hai con te soltanto un litro e mezzo d'acqua e sai che dovrà bastarti dalle 6 del mattino alle 5 del pomeriggio, tutte trascorse al lavoro sotto il sole rovente.
La svolta, comunque, l'ho avuta con internet, all'età di circa 16 anni. Ho potuto studiare a piacimento qualsiasi cosa senza per forza spendere per comprare dei libri e questo ha dato un forte slancio alle mie passioni di sempre. Inoltre, mi ha portato a sviluppare un lato di me già fortemente accresciuto dal possesso di diverse console: il lato nerd. Ho iniziato a giocare online (ero un asso su Battlefield 2), ho iniziato ad appassionarmi a film, serie tv, fumetti, manga, anime, e coltivo tutt'ora questa passione.

Sì, confesso di essere stato fascista un tempo. Ancora prima sono stato comunista. Passioni giovanili, stupide visioni del mondo in bianco e nero che per fortuna ho cambiato con l'apprendimento dell'economia e della giurisprudenza, che studiavo già prima dell'università.
Credo che le posizioni estremiste siano le più normali per chi non ha una chiara visione di come funzioni il mondo. 
Non so dire cosa sia adesso. Forse libertario, ma non condivido tutte le posizioni dei libertari. Credo che sia normale, dopotutto. Ognuno prende ciò che ritiene più giusto dalle varie scuole di pensiero e lo fonde in una visione tutta personale, soggetta a cambiare negli anni. 
Ciò che scrivo oggi potrei non pensarlo più domani o potrei appoggiarlo per tutta la vita, non so dirlo.
Odio chi mi rinfaccia di aver cambiato idea su qualcosa. Sono convinto che cambiare idea sia segno di elasticità mentale e di continua voglia di ricerca... quindi non sorprendetevi se cambierò idea anche su questo che ho appena detto. 
Il futuro?
E' irrilevante. Mi accontento di poco, l'importante è poter avere ancora la libertà di leggere e scrivere ciò che voglio. Insomma, cose che molti danno per scontate. 
Come dite? Mancano donne nella mia storia?
Beh, non ce ne sono state. A parte un accenno di relazione ai tempi del liceo, ma... nulla  di rilevante. E poi sono giovane, mica vi aspettavate una storia di pirati. 

Scrivo principalmente su facebook, sulla pagina ufficiale del blog, che consiglio di seguire. 

Buona permanenza.

5 commenti:

  1. Come diceva sempre qualcuno " solo i cretini non cambiano mai idea"..quindi vai tranquillo a perfezionare le tue idee :)

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  2. Bravo. mi sei simpatico; scrivi diretto e colpisci giusto. Ti aggiungo volentieri

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  3. Ti ricordo la promessa... 2 post prima della fine del mese. Li aspetto. :-)

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