giovedì 30 maggio 2013

Neanche a Gasparri piace la realtà

Qualche settimana fa stavo assistendo ad un talk show politico, ma non ricordo quale dei tanti fosse. Stavano intervistando un gruppo di cittadini che discutevano coi politici in studio, quando un signore anziano ha urlato che i politici vanno ammazzati tutti perché ladri. 
In studio c'era l'on. Maurizio Gasparri, uomo che, fregiandosi del titolo di onorevole, è certamente di grandissima levatura morale e forte tempra. L'on. Gasparri ha infatti raccolto ogni sua forza e ha attaccato con veemenza il dissidente, urlandogli a sua volta - e più volte - che lo avrebbe certamente querelato il giorno successivo. 
Il povero pensionato, preso alla sprovvista dalla reazione spropositata di quell'uomo che per anni ha mangiato col lavoro altrui, e quindi anche col suo, non ha saputo cosa rispondere e si è limitato ad un'alzata di spalle. 

Episodio certamente vergognoso, che mi è rimasto impresso. Tanto impresso che, giusto ieri, sono andato sulla pagina facebook dell'onorevole a chiedere lumi sulla sorte del disgraziato. Siccome Gasparri ritiene inutile ascoltare i suoi elettori, non permette di scrivere direttamente sulla sua pagina, ma per fortuna permette di commentare i post. Sul più recente ho dunque scritto qualcosa del genere "Ha poi querelato quel vecchio che in televisione disse che i politici vanno ammazzati tutti? Spero che sia stato assicurato alla giustizia, quel criminale."
Stamattina, in vena di sfottere qualcuno e speranzoso di risposta, sono tornato sulla sua pagina e ho scoperto che aveva cancellato il mio commento e mi aveva anche bloccato (censurato) così che non potessi più esprimere il mio dissenso. 

Io apprezzo molto che l'onorevole Gasparri si sia preso il disturbo di leggere il mio commento e di decidere che fosse pericoloso per la sua reputazione. Davvero, lo apprezzo, perché significa che mi tiene in grandissima considerazione. E, visti i commenti che si leggevano sulla sua pagina, credo abbia fatto la stessa cosa con molti altri contestatori, visto che si leggeva solo di gente che gli leccava il culo o lo osannava. 
Devo dire, ad onor del vero, che commento ogni post della Boldrini e lei non mi ha mai censurato. Forse lo farà appena si renderà conto che tra le centinaia di leccate al culo ci sono anche io che commento acido come un'emorroide. 

Ad ogni modo, ironia a parte, mi piacerebbe sul serio sapere che fine abbia fatto quel disgraziato. 
La strategia di oscuramento di cui avevo già parlato è molto diffusa a quanto pare, e oramai riguarda qualsiasi commento fuori dal coro dei sottomessi. Peccato che nascondere non sia sempre il modo migliore per eliminare il dissenso, né può esserlo la querela. 
Se esiste una larga parte della popolazione che è pronta a colpire qualunque politico gli capiti a tiro, e se finora è sempre stata combattuta oscurando i commenti (che siano su un social network ma anche nelle piazze, in tv, sui giornali), significa che censurare è il modo peggiore per ottenere consensi. 
Dopo quella infelice uscita, Gasparri avrà certamente perso la credibilità di molti elettori, la mia innanzitutto. Se prima lo ritenevo senza lode e senza infamia, ora lo ritengo solo infame, vigliacco, anche fesso, come diremmo dalle mie parti. 
Ma contento lui. 
In fondo deriva sempre da quella famosa tradizione della DC e dei comunisti che ci hanno insegnato che il dissenso non va mai espresso, mentre il consenso si può esprimere liberamente e con tutto il clamore che si vuole. 

Un esempio lampante l'ho visto a Quinta Colonna. Quando un politico dice qualcosa di banale e socialmente accettabile, c'è il classico applauso generale in studio, e tutto va bene;  quando un politico dice una verità sgradita o dice semplicemente fesserie come Gasparri, parte il coro dei "buuu" che il conduttore subito corre a fermare. Eppure, ho notato, il coro dei buuu è molto meno rumoroso degli applausi e, come gli applausi, non si esprime tramite parole ma soltanto tramite un suono privo di significato semantico. Sono la stessa identica cosa, lo stesso identico modo di comunicare adottato dalle masse che, ovviamente, non potendo parlare in coro si esprimono in questo modo. 
Eppure l'applauso è consentito, il coro dei buuu no. 

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