venerdì 25 aprile 2014

Di che partito siete, fratelli?

Quando discuto di politica con qualcuno, attaccando ogni movimento e partito del mondo, ottengo sempre l'effetto di disorientare il mio interlocutore. "Ma allora tu di che partito sei?", mi domanda, lasciando cadere del tutto l'argomento originario della discussione. Probabilmente si discuteva delle troppe tasse, o di una libertà violata, o di una riforma: non importa più. L'interlocutore, non sapendo chi ha davanti, non riuscendo a schedare l'avversario, finisce per porsi l'unico problema dell'identificazione. 
E' un atteggiamento ho riscontrato spesso anche in persone che mi aspettavo preparate o quantomeno consapevoli di ciò che stavano dicendo. 

giovedì 17 aprile 2014

La crociata dei fessi contro la libertà

Mi è capitato spesso di dover spiegare cosa sia la libertà e per quale motivo, secondo me, lo Stato non dovrebbe arrogarsi alcun diritto di censura né di proibizionismo sui beni. Il più delle volte, a tale liberismo si oppone una categoria di persone che proprio non ce la fa a vivere in un mondo in cui qualcun altro compra, legge, produce o fa cose che a loro non piacciono. Tali oppositori, tra i più ottusi di ogni teoria di stampo liberista, hanno la presunzione di voler costruire un mondo a loro immagine e somiglianza, dove in qualche modo chi si comporta diversamente viene fermato dalla longa manus dello Stato.