tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post1854500976579976122..comments2023-01-11T11:41:35.157+01:00Comments on Saint-Jacobus: Le macchine che rubano il lavoro Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14887869566466061215noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-30503292108007499632013-05-05T13:31:23.096+02:002013-05-05T13:31:23.096+02:00Io onestamente non riesco a dare un senso all'...Io onestamente non riesco a dare un senso all'idea della decrescita, lo trovo assurdo. E come risolverebbe il problema alimentare nel 2050 che hai citato? Con un controllo delle nascite (come in Cina, ipotesi che non riesco nemmeno a concepire) o magari con un genocidio apocalittico che riporti la popolazione umana a "numeri sostenibili"? Semmai lo aggraverebbe, no? Ci si troverebbe a produrre cibo con metodologie più obsolete, che riducono la rendita della terra. Io credo che non solo il progresso tecnologico sia l'unico modo per superare questi -e altri- problemi, ma anche l'unico possibile. Tornando alla crisi alimentare, non conoscendoti non so quanto sei informato ma leggevo qualche mese fà su una rivista scientifica che alcuni laboratori stanno studiando il modo di produrre carne in vitro, il che eliminerebbe anche la terribile piaga degli allevamenti intensivi.<br /><br /><br />Come nota personale, avere colonie di umani sulla Luna non è una sfida tecnologica al di là della nostra portata (c'è già la stazione spaziale e vivere nello spazio è molto più proibitivo che farlo sulla luna), il punto è che non è conveniente. A che servirebbe? Il suolo lunare non è coltivabile e le risorse minerarie presenti lì sono ancora ampiamente disponibili sul nostro pianeta. Gli unici elementi che potrebbero attrarre dei "minatori spaziali" sono l'Elio e l'Idrogeno presenti sulla faccia oscura che attualmente non sono così utili ma lo diventeranno col progredire della ricerca nel campo della fusione nucleare.Mario Leggieronoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-71403163819502482012013-05-05T01:08:02.315+02:002013-05-05T01:08:02.315+02:00Per l'appunto: gli individui scelgono da migli...Per l'appunto: gli individui scelgono da migliaia di anni il modello capitalista e privatistico, perché è l'unico che funziona. La selezione naturale esiste un po' per tutto, in economia più che in ogni altro ambito, perché l'economia parla coi numeri ed i numeri non possono mentire. Quando si è provato a socializzare la produzione ci sono stati fallimenti clamorosi, ultimo fra tutti il Venezuela di cui ho parlato un mese fa. <br /><br />Oggi non esiste un'economia totalmente libertaria, abbiamo un pericoloso ibrido che produce mostri/zombie come la FIAT o come le grandi banche che non temono il fallimento perché too big to fail, e quindi lo Stato gli paga i debiti per salvare i depositi, ma anche questo sta svanendo (e ne ho parlato a proposito di Cipro, dopo del Venezuela.), <br /><br /><br /><br />Dobbiamo ancora fare grandi passi per il libero mercato (prossimamente scriverò di quei prodotti proibiti come la droga, che a me fa schifo ma comunque ha una grande domanda) ma non è detto che non riusciremo a farcela. Io penso che ci guadagna l'umanità intera. Anche il settore spaziale si sta privatizzando (dai un'occhiata all'azienda Space X) e tutta la ricerca statunitense è pressoché privata (poi ne parlerò, altro spunto).Luigi Valentenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-60104208342219839082013-05-04T16:55:06.159+02:002013-05-04T16:55:06.159+02:00Il modello non deve essere scelto da chissà chi, m...Il modello non deve essere scelto da chissà chi, ma dagli individui. Non so se la forma sarà proprio quella che immagino io, certamente però il modello cui ti riferisci mostra, oggi più che mai, i sui difetti intrinseci.Luca Fiordelmondohttp://lucafiordelmondo.blogspot.it/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-76628296106012201202013-05-03T22:57:30.773+02:002013-05-03T22:57:30.773+02:00Beh nel 1930 nessuno avrebbe pensato che di lì a 3...Beh nel 1930 nessuno avrebbe pensato che di lì a 39 anni l'uomo sarebbe arrivato sulla luna. E quando i motori andavano a carbon fossile e questo iniziò a scarseggiare nessuno sostenne che di dover tornare al lavoro fisico dei buoi e dei cavalli, ma fu inventato il motore a carburante. Sempre da privati, mai da uno Stato.Luigi Valentenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-44622873787341299542013-05-03T22:55:02.843+02:002013-05-03T22:55:02.843+02:00Siamo sempre allo stesso punto. Le cause di mortal...Siamo sempre allo stesso punto. Le cause di mortalità di 100 anni fa erano differenti, ma sono state risolte dall'evoluzione, non dal regresso. Quelle attuali dobbiamo risolvere allo stesso modo. Non crederai davvero che tornando un po' indietro possiamo vivere nella società perfetta. E le abitudini dei cittadini sono semplici scelte economiche: la bicicletta sarà sana, ma non è veloce come l'auto e noi abbiamo bisogno di essere veloci; i mezzi pubblici sono quel che sono, si sa, perché essendo statali non hanno bisogno di far concorrenza a nessuno né di far quadrare i conti, quindi non migliorano. <br />Mi hai appena detto che noi agiamo perché mossi dalle lobbies, ma tu per primo sostenendo le teorie economiche socialiste ritieni che, appunto, il modo migliore per lo sviluppo umano sia "pilotare" la società verso un modello soggettivamente scelto da chissà chi.Luigi Valentenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-84251739253752000032013-05-03T22:46:23.700+02:002013-05-03T22:46:23.700+02:00Il problema è che non ti rendi conto di quel che d...Il problema è che non ti rendi conto di quel che dici. In campo agricolo siamo già al top della produttività per metro quadrato di terreno, il prossimo passo è l'ogm, che ha sicuramente le potenzialità per far arricchire qualcuno, ma al livello di alimentazione porterà ad un nuovo innalzamento del tasso di mortalità. <br />Per la ricerca medica il ragionamento è lo stesso: oggi non si muore più. Le tre principali cause di morte sono: 1) malattie cardiovascolari; 2) tumori; 3) incidenti stradali. Tutti problemi causati dall'attuale modello socio-economico: il sedentarismo nel primo casa, i vizi alimentari e non solo nel secondo, e l'utilizzo sregolato delle automobili come mezzo di spostamento nel terzo.<br />Proprio da questi esempi posso dimostrarti come nella mia società non si regredisca, ma semplicemente si potrebbe vivere meglio. Avendo un stile di vita sano si ridurrebbero le malattie cardiovascolari, così come i tumori; andare in giro con i mezzi pubblici o con la bicicletta in città permetterebbe di non morire per incidenti stradali. Il problema è che tutto questo non è vantaggioso per chi deve produrre cibo ipercalorico, sigarette, alcolici, automobili e farmaci. la nostra società, sebbene voi abbiate il paraocchi, è studiata per far arricchire pochi grazie ai condizionamenti indotti nelle vite della massa.Luca Fiordelmondohttp://lucafiordelmondo.blogspot.it/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-67312345052066067952013-05-03T22:33:22.749+02:002013-05-03T22:33:22.749+02:00Perché bisogna pensare che l'economia della de...Perché bisogna pensare che l'economia della decrescita porta al Medioevo? Non è questo il senso di decrescita. Detesto l'atteggiamento umano del non porsi mai dei limiti, ma siamo arrivati al punto in cui porseli è necessario. Di questo passo, infatti, nel 2050 non ci sarà più cibo a sufficienza per tutti su questo pianeta, e pensare che da qui a 37 anni possano aversi delle colonie di umani sulla Luna mi pare assurdo.Luca Fiordelmondohttp://lucafiordelmondo.blogspot.it/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-1571963057866811532013-05-03T20:57:31.167+02:002013-05-03T20:57:31.167+02:00Non sono del tutto d'accordo, soprattutto sull...Non sono del tutto d'accordo, soprattutto sull'ultima parte del tuo intervento.<br /><br />Tu scrivi: "Semplicemente, consumiamo più di quanto la Terra sia in grado di rigenerare, e l'unico modo per non collassare sarebbe quello di ridimensionare il sistema economico e, soprattutto, la cultura oggi dominante del voler sempre di più e a qualunque costo."<br /><br />Che consumiamo più di quanto la Terra sia in grado di rigenerare spesso è vero e lo è particolarmente da qualche decennio, quando all'Occidente "indistrializzato" si sono uniti paesi come la Cina, l'India e gli altri emergenti che legittimamente si stanno prendendo la loro fetta di ricchezza. Di questo passo le risorse della Terra si esauriranno... ok, e allora? Potrebbe non essere un problema: la mancanza di cibo incentiverà la razionalizzazione dei processi produttivi e di semina, la necessità di risorse minerarie (ferro, alluminio, silicio, ecc.) il riciclo di quelle inutilizzate (pensa alle migliaia di discariche che interriamo senza tanti problemi) e renderà redditizzio persino lo sfruttamento di fonti fin'ora mai considerate, ad esempio, esistono progetti per lo sfruttamento minierario della Luna o degli asteroidi, roba da visionari certo, ma solo perchè per ora non ne abbiamo stretto bisogno.<br />Quello che voglio dire è che la mancanza di risorse è sempre stata determinante per il progresso tecnologico, oltre che per l'evoluzione biologica della razza umana. Non ha alcun senso pensare di bloccare o limitare lo sviluppo scientifico per una ragione come quella che hai esposto. Il fatto che siamo a un punto di svolta (cosa che condivido) è semplicemente il naturale corso della storia dell'umanità, una tappa obbligata se vogliamo, un ostacolo che la nostra evoluzione ci pone avanti e che noi, con i mezzi messici da essa a disposizione, dobbiamo superare. Prima o poi le risorse del pianeta si esauriranno in ogni caso (fosse anche semplicemente perchè la popolazione avrà raggiunto i 20-30 miliardi di individui) ed è impensabile sperare di aggirare il problema semplicemente tornando a vivere come nel medioevo e rinunciando all'ingegno che con tanti sacrifici abbiamo acquisito.Mario Leggieronoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-55649116850539984972013-05-03T19:52:02.677+02:002013-05-03T19:52:02.677+02:00Hai detto esattamente quel che ho detto io.
A pr...Hai detto esattamente quel che ho detto io. <br /><br />A prima vista le macchine hanno sottratto forza lavoro all'agricoltura, ed infatti è così. Quella forza lavoro però è stata impiegata in altri settori e, come tu dici, è finita proprio nei settori più avanzati, secondario e terziario. <br /><br />I pc che stiamo usando per scrivere sono stati resi possibili soltanto grazie alla manodopera sottratta al lavoro agricolo e non puoi dire che diano vantaggi solo agli imprenditori perché anche io e te ne stiamo traendo vantaggio, così come tutti quanti in occidente. <br /><br />Il primo a guadagnarci è l'imprenditore, certamente, ma è solo il premio del suo coraggio. Nessun investimento è sicuro, come dimostrano tantissime invenzioni nella storia che sono finite nel dimenticatoio perché fallimentari; quegli imprenditori che investirono in quei progetti hanno fallito. Se fosse stato uno Stato (scusa il gioco di parole) a investire in quei prodotti fallimentari, avrebbe fallito lo Stato, non un singolo privato. <br /><br />L'innovazione può venire solo dal coraggio degli imprenditori privati, lo Stato non può e non vuole farsi carico di investire perché se fallisse collasserebbe. Tu stai semplicemente dicendo che, siccome qualcuno ci guadagna su, non bisognerebbe mai innovarsi e l'uomo dovrebbe regredire. Ma dubito che ciò potrebbe mai accadere.Tuttavia per chi voglia vivere in un modo più rustico esistono le comunità Amish: non usano neanche la corrente e fino a 100 anni (ma ti auguro di camparne di più) non avrai problemi di risorse della Terra, perché non ne sfrutterai granché. <br /><br />Io non posso condividere il tuo ragionamento proprio nel punto in cui sostieni che dovremmo tornare indietro: l'umanità non vuole tornare indietro, l'uomo vuole facilitarsi la vita e continuerà a farlo sempre, ma ciò non significa che sia per forza un male. Grazie alle innovazioni in campo agricolo, ad esempio, oggi possiamo nutrirci meglio di 100 anni fa e va tutto a vantaggio della nostra salute. Grazie alla ricerca medica possiamo curarci; grazie alle tecnologie informatiche possiamo comunicare su lunghe distanze. Perché l'uomo dovrebbe voler regredire e tornare a morire a 60 anni?<br /><br />La questione "sviluppo sostenibile" è tutt'altra cosa, si tratta semplicemente di pilotare il progresso per una strada che permetta di sfruttare nel modo migliore possibile le risorse terrestri, ma è impensabile per l'uomo non toccarle affatto. Se anche vivessimo in un eterno medioevo, finiremmo comunque le risorse metallifere, che non si rinnovano mai. Certo, ci sarebbe ancora il petrolio, ma cosa ce ne faremmo con le tecnologie medievali?Luigi Valentenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3173431650819786558.post-62865654034779744712013-05-03T17:44:02.582+02:002013-05-03T17:44:02.582+02:00Hai fatto un tipico ragionamento liberista che Ser...Hai fatto un tipico ragionamento liberista che Serge Latouche definirebbe semplicemente folle. Non tenere conto dei dati ti espone a commenti superficiali. Se tu guardassi i dati storici dell'impiego nell'industria e nell'agricoltura, ti renderesti conto di come il progresso tecnologico ha fatto sì che in quei settori oggi siano impiegati pochissimi individui rispetto a qualche decina di anni fa (i settori citati, assieme, non arrivano al 23% del PIL). È vero che poi si è trovato il modo di generare nuovi bisogni per poter impiegare tutta quella manodopera rimasta disoccupata, ma questo è sempre stato solo a vantaggio degli imprenditori, e l'attuale situazione economica ne è una chiara dimostrazione. Ci ritroviamo, infatti, più del 70% del PIL generato dagli occupati nel terzo settore. Abbiamo, cioè, fatto in modo che tutti quegli individui che avrebbero potuto vivere una vita con meno lavoro, fossero schiavizzati per la produzione di beni superflui, e tutto per il vantaggio di chi è al vertice di quei settori. Ma oggi la matematica presenta il conto. Avendo a disposizione materie prime finite, non è possibile continuare a produrre quantità infinite di beni inventando sempre nuove forme di impiego. Siamo alla fine di un ciclo storico-economico e anche tu dovrai fartene una ragione. Semplicemente, consumiamo più di quanto la Terra sia in grado di rigenerare, e l'unico modo per non collassare sarebbe quello di ridimensionare il sistema economico e, soprattutto, la cultura oggi dominante del voler sempre di più e a qualunque costo. Continuare a ragionare come fai tu, anche se non te ne accorgi, è molto pericoloso, e senza un inversione di tendenza porterà a catastrofi naturali e guerre.Luca Fiordelmondohttp://lucafiordelmondo.blogspot.it/noreply@blogger.com